Un parente o un familiare è deceduto e avete disattivato le forniture di luce e gas, ma adesso volete riattivarle cambiando intestatario. Ecco come fare il passaggio delle utenze con il subentro per decesso.
Un’altra situazione frequente in cui può essere necessario fare un subentro per decesso è in caso di morte del proprietario di casa se i familiari decidono di disattivare luce e gas in attesa di stabilire cosa fare della casa.
Un'altro caso comune di subentro mortis causa, infine, è quando gli utenti comprano un nuovo appartamento e si trovano con una casa con le utenze di luce e gas staccate da dover riattivare.
Il subentro delle utenze per decesso ha dei tempi abbastanza lunghi e una richiesta formale al proprio fornitore che poi dovrà inviare al distributore. Ci sono inoltre delle differenze di costo rilevanti tra i clienti del libero mercato e quelli del mercato tutelato.
Per fare il subentro l’utente deve fornire diverse informazioni al fornitore:
Infine, per i subentri luce è necessario comunicare la potenza impegnata in kW. Per le utenze domestiche con un consumo medio in genere si sceglie una potenza contrattuale di 3 kW e i fornitori garantiscono una tolleranza del 10%. Questo fattore però dipende dal numero di elettrodomestici presenti in casa e utilizzati con regolarità.
Offerte Luce in evidenzaOfferte Gas in evidenzaLe pratiche di questo tipo possono seguire diverse strade: mail, posta raccomandata, sito del gestore. È inoltre possibile procedere tramite apposito numero dell’assistenza telefonica. In base al mezzo scelto per comunicare la richiesta di riattivazione ci sono iter leggermente differenti.
Le innovazioni introdotte negli ultimi anni permettono anche di siglare la nuova sottoscrizione di un’offerta con subentro con la firma elettronica. Scegliendo questa opzione permetterà di non stampare i documenti e di compilare in formato digitale tutta la documentazione. Il gestore prescelto invierà un sms sul numero di cellulare del cliente o una mail con la password per accedere alla propria pratica.
Quando si sceglie di riattivare un contatore dopo un periodo di inattività si potrà farlo anche cambiando l’offerta luce e gas. La società con cui si sottoscrive il nuovo contratto poi dovrà trasmettere la richiesta di subentro al distributore di gas e luce di zona entro 2 giorni lavorativi.
È importante informarsi correttamente e compilare in modo accurato il modulo per effettuare il subentro in tempi rapidi. Se non si invia tutta la documentazione sarà infatti necessario integrare i materiali e questo prolungherà i tempi di gestione della pratica con conseguenti ritardi sull’approvazione dell’operazioni di riattivazione.
Le tempistiche prescritte dall’ARERA (authority dei servizi di fornitura gas e luce) sono differenti per le pratiche luce e quelle gas. Il subentro per un’utenza luce deve avvenire in 7 massimo 10 giorni dall’invio della richiesta. La procedura per la procedura gas in genere non viene completa prima di 10 giorni lavorativi.
Si deve considerare che i 10 giorni come tempo massimo imposto dall’ARERA si riferiscono al periodo che dovrà rispettare il distributore una volta che il fornitore gli girerà la richiesta. Questa informazione diventa rilevante qualora la pratica vada per le lunghe e il cliente voglia richiedere un indennizzo per il disagio che la situazione gli provoca. I rimborsi in questo caso possono andare da 35 euro a 105 euro, l’importo dipenderà dai ritardi e dalle conseguenze per gli utenti.
Il fattore tempi è uno degli elementi che differenzia i subentri dalle volture, infatti i fornitori devono sbrigare i cambiamenti di intestazione entro 4 giorni lavorativi. Non essendo necessario accedere al contatore inoltre la voltura è una pratica puramente amministrativa che può essere fatta in autonomia da remoto dal nuovo gestore.
I costi per queste operazioni di nuova attivazione del contatore per decesso del precedente intestatario sono differenti per i clienti del mercato tutelato e per quelli del libero mercato.
Chi ha è un utente del mercato a Maggiori tutele il subentra costerà 67 euro, in questa cifra sono conteggiati spese amministrate, contributi fisse e l’imposta di bollo di 16 euro. Più complesso è fare un calcolo di quali siano i costi per il subentro con gli operatori del libero mercato. I contributi fissi sono pari a 27 euro circa, c’è poi una quota stabilita dai diversi provider (questa spesa può andare da 20 euro a 60 euro a seconda del proprio contratto).
Oltre alle spese per la pratica e la riattivazione del contatore potrà essere necessario aggiungere anche il deposito cauzionale. La richiesta di questo deposito dipende dall’offerta luce o gas selezionata e dal metodo di pagamento attivato. I gestori non richiedono alcun contributo iniziale ai clienti che paghino le bollette con RID o addebito su carta.
Nel caso di subentro, come in quello di voltura, al nuovo intestatario non potranno essere addebitate le bollette non saldate dal precedente cliente. L’utente dovrà però compilare una dichiarazione di estraneità rispetto al precedente intestatario. La documentazione aggiuntiva da presentare è la seguente:
atto notorio compilato e firmato dal proprietario dell’immobile
documento di identità e codice fiscale del proprietario dell’immobile
documento e codice fiscale del cliente
contratto di affitto o atto di rogito o qualsiasi altro certificato che attesti il ruolo del cliente che chiede il subentro
Se il subentro viene richiesto per decesso del familiare ovviamente si dovranno corrispondere le somme arretrate. I subentri come le volture nei casi di morosità sono molto complessi e richiedono dei tempi più lunghi delle altre pratiche.