Il calcolo della giacenza media del proprio conto corrente è un’operazione che potrebbe tornare utile in diverse occasioni, come per esempio capire se si dovrà pagare l’imposta di bollo, oppure per la presentazione del modello ISEE.
Come si calcola, dunque, la giacenza media di un conto corrente? Vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito, partendo dalla definizione di giacenza media.
La giacenza media si riferisce all’ammontare medio del saldo a credito del titolare di un conto corrente. Ogni correntista potrà richiedere qual è la propria giacenza media alla propria banca.
In più, la giacenza media dovrà essere comunicata in modo obbligatorio all’Agenzia delle Entrate, sia da parte degli istituti di credito, sia da parte di Poste Italiane, ai sensi di quanto previsto dal provvedimento n. 73782 del 25 maggio 2015 dell’Agenzia delle Entrate.
La giacenza media si applica a ogni singolo conto corrente (bancario o postale) posseduto: nel caso in cui si fosse titolari di più di un rapporto, allora, si dovrebbero indicare tutte le giacenze medie relative a ciascun conto corrente.
La giacenza media è uno degli indicatori più importanti per la valutazione del conto corrente. Per questo eseguire il calcolo della giacenza media è molto importante e può risultare necessario in svariati contesti di utilizzo. Ad esempio, il calcolo della giacenza media di un conto corrente, di un libretto postale o anche di una carta prepagata può servire per l’ISEE e, quindi, per l’accesso a tutte le agevolazioni legate a quest’importante indicatore.
Poter conoscere questo parametro è importante in varie situazioni. Per l’accesso al reddito di cittadinanza o ad agevolazioni come borse di studio, oltre che per l’IISEE, il calcolo della giacenza media di un conto rappresenta un requisito spesso essenziale. Si tratta, quindi, di un’operazione molto importante che può essere eseguita sia direttamente dal titolare del conto che dalla stessa banca.
Di fatto, la giacenza media è un indicatore che serve per comprendere il valore medio di un conto corrente andando a considerare le variazioni nel corso di un intero anno. Il valore della giacenza media del conto, infatti, serve per determinare il superamento della soglia che comporta il pagamento dell’imposta di bollo sul conto corrente. Tale soglia è attualmente fissata a 5 mila euro.
La giacenza media aggiornata dal 31 dicembre è riportata sempre nel documento di sintesi che viene elaborato a fine anno da tutte le banche, sia quelle fisiche sia quelle digitali, e da Poste Italiane. Il calcolo, dunque, può essere richiesto direttamente alla banca presso la quale si è titolari. Tuttavia, conoscere come si calcola la giacenza media del conto corrente potrebbe comunque risultare utile.
Nella pratica, si dovrà partire dal totale delle giacenze giornaliere e dividerlo per 365 (che sono i giorni complessivi di un anno solare). Si dovrà, inoltre, dividere per 365 a prescindere dal periodo in cui il conto corrente è attivo.
A proposito della giacenza giornaliera, si devono considerare i saldi per valuta, i quali:
Al fine di comprendere meglio come si calcola la giacenza media potrebbe essere molto utile fare un esempio concreto. Si dovranno considerare solamente i saldi attivi, quindi supponiamo che il titolare di un conto corrente abbia ricevuto 80 euro al giorno per un totale di 200 giorni. A fine anno avrà accumulato una cifra di 16.000 euro.
Questa cifra dovrà essere divisa per 365: si otterrà il risultato di 43,84. Tale numero corrisponde alla giacenza media annua del conto corrente. Nell’ipotesi di conto corrente cointestato:
Nel caso del modello ISEE, dovrà essere presentato obbligatoriamente il documento relativo alla giacenza media. In caso contrario si andrebbe incontro a sanzioni di tipo pecuniario.
Il documento ISEE - che viene generalmente elaborato dai CAF o dai commercialisti (o da soli, se si sa come compilare tutti i suoi campi) dovrà essere presentato tutte quelle volte in cui si intenda usufruire di un beneficio o di un’esenzione prevista sulla base del proprio reddito.
La giacenza media dovrà, in questo caso, essere indicata nei campi appositi, avendo l’accortezza di segnalare il valore numerico corrispondente a ogni rapporto di conto corrente. In caso di giacenza negativa, si dovrà indicare un importo pari a zero e non si potrà omettere tale informazione.
La trasmissione del calcolo della giacenza media dovrà essere inviata anche nei casi in cui il conto corrente fosse stato chiuso nel corso dell’anno.
Anche in questa ipotesi, il calcolo dovrà essere effettuato sempre con gli stessi criteri, seppur con una lieve differenza: non si dovrà dividere l’importo sommato per 365, ma per il numero di giorni in cui il conto è rimasto attivo.
Cosa, cambia, invece, nel caso di un conto corrente estero? Intanto, è bene sapere che si dovrà fare riferimento alla regolamentazione che è stata pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate e che regola i rapporti finanziari esteri.
A differenza di quelle italiane, le banche estere non hanno l’obbligo di calcolare e trasmettere il valore della giacenza media: per questo motivo, chi ha un conto corrente estero dovrà calcolare la giacenza media in autonomia.
Per farlo, potrà scegliere se:
In merito ai rapporti finanziari in valuta estera, il saldo e la giacenza dovranno essere convertiti. In particolare, la conversione potrà avvenire:
Il calcolo della giacenza media di un conto corrente postale potrebbe essere utile, alla stregua di quanto valido per il conto corrente bancarie, nel caso in cui si dovesse presentare il modello ISEE al fine di poter accedere a un’agevolazione.
Il libretto postale non è altro che uno strumento - messo a disposizione da Poste Italiane - attraverso il quale è possibile depositare i propri risparmi e accreditare la pensione, che non prevede alcun costo di apertura.
Anche in questo caso, i titolari di un libretto postale avranno la possibilità di richiedere qual è la loro giacenza media: le modalità per effettuare la richiesta sono diverse e sono sempre gratuite.
Si ricorda che la giacenza media dovrà essere richiesta direttamente dal titolare di un libretto postale e, nell’ipotesi in cui fosse cointestato, da uno dei cointestatari. Le due modalità previste sono:
Poste Italiane dà la possibilità, ai propri clienti, di richiedere direttamente online il saldo e la giacenza media di tutti i suoi prodotti finanziari, ovvero:
Si potrà richiedere la giacenza media annua di tutti i tipi di libretto postale, quindi sia quelli cartacei sia quelli dematerializzati, sia quelli ancora attivi, sia quelli estinti. I passaggi da seguire sono i seguenti:
Sarà possibile richiedere l’assistenza di un operatore di Poste Italiane, contattando il numero verde 800 003 322, che è disponibile dal lunedì al sabato, dalle ore 8:00 alle ore 20:00.
Se il proprio rapporto viene amministrato da un tutore o da un amministratore, sarà necessario presentare il documento d'identità in corso di validità, il codice fiscale o la tessera sanitaria, il documento che attesti la tutela.
Per richiedere la giacenza media annuale relativa al proprio libretto postale presso un ufficio postale si dovrà compilare il modulo di Richiesta Attestazione a fini ISEE.
Si dovrà portare con sé:
Presentando il modulo allo sportello, il documento indicante la giacenza media potrà essere ottenuto in tempo reale.
Nel caso in cui si volesse calcolare la giacenza media di un libretto postale ai fini ISEE, ci sarebbe due strade da percorrere:
Per dichiarare la giacenza media occorre presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE.
Il saldo contabile attivo e la giacenza media che si riferiscono al secondo anno precedente la dichiarazione dovranno essere indicati nel Modulo FC, Quadro FC2, prima sezione, alla dicitura depositi e conti correnti bancari e postali.
In assenza di rapporti finanziari, si dovrà barrare la casella con la dicitura Nel secondo anno precedente la presente DSU non è stato posseduto alcun rapporto finanziario. Nel caso di rapporti finanziari si dovrà barrare invece la casella Nel secondo anno precedente la presente DSU è stato posseduto almeno un rapporto finanziario” e vanno compilate le relative sezioni.
Per ogni rapporto finanziario si dovrà segnalare:
Si dovranno inoltre indicare la data di inizio e fine rapporto, la somma dei saldi e delle giacenze medie nello spazio indicato rispettivamente come totale (A) e totale (B), la quota di saldo e giacenza posseduta, nel caso in cui i rapporti fossero cointestati.
Tornando all’ISEE, quest’ultimo viene calcolato:
Nel caso in cui tale differenza fosse negativa, ma ci fosse un incremento del patrimonio immobiliare e/o mobiliare tale da compensare la differenza negativa, l’ISEE sarebbe calcolato sul saldo.
Giacenza media e imposta di bollo conto corrente
Il calcolo della giacenza media potrebbe risultare molto utile anche in tutti quei casi in cui si potrebbe non pagare l’imposta di bollo, pari a 34,20 euro e applicata alle persone fisiche che possiedono un conto corrente.
Questi ultimi potrebbero non pagare tale importo nel caso di giacenza media inferiore ai 5.000 euro. In alternativa, per non pagare l’imposta di bollo, si potrebbero valutare i conti correnti con imposta di bollo gratuita che sono presenti sul comparatore di conti correnti di SOStariffe.it.