Come disattivare il roaming

Aggiornato il: 22/10/2019
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 22/10/2019

Anche se in Europa, in seguito alle ultime decisioni della Commissione Europea, telefonare o connettersi alla Rete avendo un abbonamento italiano non è più costoso come qualche anno fa – quando si rischiavano bollette per la telefonia mobile da centinaia di euro – il roaming rimane una funziona de utilizzare sempre con estrema attenzione.

Come disattivare il roaming

La possibilità di connettersi a un altro operatore con cui il nostro fornitore di riferimento ha stretto specifici accordi commerciali, e poter così utilizzare il telefonino anche in altre zone dove la nostra copertura non arriverebbe, è un grande vantaggio; ma attenzione, perché in determinate circostanze (ad esempio se ci si trova in un Paese extraeuropeo, oppure se non si vogliono attivare per sbaglio gli abbonamenti giornalieri, assai diffusi con certi operatori come ad esempio Vodafone) è meglio disattivare il roaming. Ma come si fa?

Che cos’è esattamente il roaming?

Il roaming, detto in parole semplici, è la funzionalità per quale la nostra SIM è in grado di svolgere le sue funzioni naturali – chiamare, ma anche mandare SMS o utilizzare la Rete per scaricare la posta o navigare tramite browser – su reti non di proprietà dell’operatore con cui è stato stipulato il contratto. In questo modo, la copertura di fatto è totale, di solito dietro il pagamento di un sovrapprezzo per ogni operazioni effettuata sulla rete d’appoggio. Il collegamento è possibile quando sono stati stretti specifici accordi tra due o più operatori; in altre parole, non è possibile collegarsi con qualsiasi operatore estero quando si passa il confine, ma il fornitore italiano fornirà la rete a cui connettersi.

Dall’8 maggio 2017, e con non poche resistenze da parte degli operatori che si sono visti diminuire i fatturati di non pochi euro, i sovrapprezzi per il roaming sono stati ufficialmente aboliti nei Paesi dell’Unione Europea, anche se rimane il margine per gli operatori di valutare se una condotta è scorretta (visto che l’agevolazione è rivolta soprattutto ai turisti e a chi si ritrova in una nazione diversa a titolo occasionale). Attenzione perché si parla di Unione Europea e non semplicemente d’Europa perché basta spostarsi, ad esempio, in un vicino Paese non aderente all’Ue come la Svizzera per trovare di nuovo sovrapprezzi di varia entità.

Da ricordare che il roaming non è sempre solo internazionale, ma anche nazionale. Ad esempio, fino a pochi anni fa, chi aveva un abbonamento con Tre si trovava spesso collegato ad una rete TIM dove la rete Tre non arrivava. Ora che è stato stipulato l’accordo con Wind Infostrada, però, l’infrastruttura è migliorata tanto da permettere di utilizzare solo la rete proprietaria.

Come si fa disattivare il roaming su un dispositivo Android?

Per quanto riguarda la disattivazione del roaming su tablet e smartphone Android:

  1. la prima cosa da fare è aprire le Impostazioni, trovare la sezione Wireless e reti o Connessioni di rete e qui selezionare Altro (o Altre reti)
  2. Ora si dovrebbe trovare l’opzione Roaming dati nella sezione Reti mobili del pannello
  3. Successivamente basterà disabilitarla e confermare con l’OK l’operazione per essere sicuri di non spendere più del necessario senza nemmeno accorgersene quando ci si trova all’estero.
  4. Nel caso in cui non si riesca a disabilitare l’opzione, può essere che la connessione dati sia disabilitata, quindi andrà prima riattivata.

Naturalmente i modelli Android sono molto numerosi e le versioni del sistema operativo finiscono sovente col cambiare leggermente le procedure, quindi le istruzioni potrebbero essere un po’ diverse (è il caso soprattutto degli smartphone che hanno firmware fortemente personalizzati e quindi interfacce diverse dalle classiche Android Stock).

Ad esempio, per quanto riguarda i modelli Xiaomi il percorso da seguire è Impostazioni, poi SIM card e reti, Data roaming e infine la selezione dei permessi. Con altre tipologie di cellulare, la procedura può essere ancora diversa: in questo caso, il suggerimento è ricercare su Internet il manuale d’uso del proprio dispositivo e trovare le operazioni da seguire per disattivare l’opzione roaming.

Come si fa a disattivare il roaming su un dispositivo iOS?

Se invece si possiede un iPhone o un iPad dotato di SIM, la procedura prevede

  1. per prima cosa la selezione dell’app Impostazioni, poi la voce Cellulare e l’opzione Opzioni dati cellulare
  2. La schermata che compare avrà un interruttore per il Roaming dati, da attivare e disattivare secondo le esigenze
  3. Così come sui modelli Android, può darsi che non si veda l’opzione Roaming dati anche facendo tutto come descritto perché non è stata abilitata sul dispositivo la connessione del cellulare
  4. Si dovrà tornare su Cellulare e selezionare l’interruttore presente a fianco di Dati cellulare

Come si fa a disattivare il roaming su un dispositivo Windows Mobile?

Con uno smartphone che monta Windows Mobile come sistema operativo:

  1. si seleziona come sempre l’app Impostazioni dal proprio elenco disponibile in homepage
  2. poi da qui Rete cellulare, Opzioni dati in roaming 
  3. infine si sceglie “non collegare in roaming”

Valgono sempre le indicazioni già riportate qui sopra qualora non si trovi l’opzione per il roaming, ovvero la necessaria riattivazione della rete dati.

Che cos’è l’A-GPS?

Anche se il roaming è stato disattivato, questo non vuol dire che si è sempre al sicuro da addebiti “strani” quando si è all’estero.

È il caso, ad esempio, del GPS assistito o A-GPS. Si tratta di una tecnologia di localizzazione satellitare che abbrevia i tempi necessari alla prima localizzazione, in particolare quando ci si trova in viali urbani con palazzi molto alti o una cospicua presenza di alberi.

Ormai l’A-GPS è presente in quasi tutti gli smartphone, ma per il suo utilizzo può essere necessaria una breve connessione alla rete dati. Se questo non comporta problemi di sorta in Italia, invece può essere più complicato quando ci si trova all’estero, soprattutto se il proprio operatore è uno di quelli che attiva un abbonamento giornaliero alla prima connessione all’estero registrata.

L’unico modo per essere certi che l’A-GPS non si colleghi alla rete è disattivare del tutto la localizzazione, selezionando l’apposita opzione sia sui telefoni (e sui tablet) Android che su quelli iOS o Windows Mobile. Naturalmente così facendo la connessione al GPS “classico” sarà un po’ più lenta e meno efficiente (un po’ come quando si corre o ci si sposta con uno smartphone con la localizzazione standard e arrivano notifiche a proposito di un segnale GPS debole, malgrado si sia all’aperto).

Come risolvere ulteriori problemi legati al roaming?

Se malgrado tutto quanto indicato nella guida qui sopra ci si ritrova addebitati ulteriori importi in bolletta, l’unica cosa da fare è quella di mettersi in contatto con il servizio clienti dell’operatore presso il quale abbiamo attivato il nostro abbonamento.

Solo così infatti sarà possibile trovare una risposta a quelle voci di cui non si capisce l’origine, ed eventualmente chiedere un rimborso qualora si dimostri che gli addebiti da parte dell’operatore sono stati immotivati.

Se non si riesce a trovare un accordo con l’operatore, come in qualsiasi caso di inadempienza del contratto (ma è meglio consultare con cura la Carta dei Servizi disponibile sul sito dell’operatore per avere la certezza di essere in una fattispecie sanzionabile) si può chiedere un risarcimento attraverso la procedura della conciliazione (rivolgendosi a una delle tante associazioni dei consumatori che operano sul territorio italiano) e, in ultima analisi, all’autorità giudiziaria.

Resta il fatto che è sempre possibile cambiare operatore e trovarne un altro che faccia più al caso del cliente: prima di farlo, però, è bene controllare di non essere ancora nell’eventuale periodo promozionale dell’offerta, perché un recesso prima del tempo potrebbe dare origine ad altri addebiti nell’ultima bolletta (uno di questi casi è la spesa di attivazione ridotta per chi accetta di rimanere con lo stesso operatore per un certo numero di mesi: cambiando fornitore del servizio prima della scadenza, ci si troverà con tutta probabilità addebitata l’intera cifra dell’attivazione).

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