La dipendenza italiana dal gas russo è, in queste settimane, probabilmente il tema più caldo dell’agenda politica: un’elevatissima porzione del fabbisogno del nostro Paese (il 41%) viene soddisfatto infatti dalla Russia, una percentuale che negli ultimi anni è addirittura andata aumentando, a causa del calo delle forniture dall’Algeria nel 2012.
Ora i prezzi di gas ed energia elettrica sono cresciuti in modo vertiginoso, e l’Italia, come il resto dell’Europa, guarda altrove, cercando di fare i conti con il monopolio di fatto del gas russo nelle nostre fonti energetiche, e con la necessità di mutare politica: sia acquistando da altri Stati, sia accelerando la necessaria transizione dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili. Sole, vento, energia geotermica sono fonti “casalinghe” che non pongono i problemi del gas, e permettono quindi di spendere meno senza rinunciare al proprio stile di vita. La domanda di molti utente, quindi, è la seguente: qual è il risparmio delle fonti rinnovabili in una bolletta?
Visto l’altissimo prezzo del gas di questi mesi (e quindi dell’energia elettrica, che per una parte non trascurabile viene ricavata proprio dall’utilizzo del gas), chi ha scelto offerte basate sulle energie rinnovabili oggi sorride, visto che può permettersi di pagare bollette decisamente inferiori. Ancora meglio va a chi, potendo, si è dotato di un impianto fotovoltaico, montando pannelli solari in grado di garantire l’autosufficienza parziale o addirittura completa, e che quindi non deve sottostare alle presenti difficoltà del mercato.
In Italia oggi operano molte aziende che offrono energia al 100% rinnovabile, e gli sforzi in questo senso da parte dei produttori sono evidenti: non si tratta esclusivamente di protezione dell’ambiente, che comunque è fondamentale soprattutto con l’emergenza climatica che richiede l’adozione immediata di nuove misure in materia di politica energetica, ma anche di convenienza economica. Così, se un tempo richiedere una tariffa con energia (gas e/o luce) proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, alcuni anni fa non era inconsueto dover pagare una specifica «opzione» qualche euro al mese, mentre oggi queste formule sono sempre più rare.
Offerte Luce in evidenzaOfferte Gas in evidenzaAl momento, tra le società fornitrici che prevedono offerte con il 100% di energia rinnovabile c’è Illumia, con Luce Flex Web monoraria, tariffa non indicizzata ARERA e con pagamento tramite RID. La tariffa propone energia al prezzo di costo senza contributo annuo, e per una famiglia tipo di tre persone, che utilizza come elettrodomestici il forno, la lavatrice, il frigorifero e la lavastoviglie, la spesa calcolata ammonta a 855,07 euro l’anno, cioè 71,26 euro al mese, per un risparmio annuo, rispetto al regime di maggior tutela, pari a 239,27 euro (con questi parametri, chi si trova in regime di mercato tutelato spende attualmente 1086,06 euro all’anno).
Al 100% di rinnovabili anche Prezzo Chiaro A2A di A2A Energia, sempre tariffa monoraria e non indicizzata, pagabile o con RID o con bollettino postale: la spesa mensile qui ammonta a 72,62 euro, e c’è da tenere presente anche dell’anno di contributo pagato da A2A, per un risparmio annuo di 222,88 euro. In questa categoria rientra anche Next Energy Sunlight Luce Dual di Sorgenia, con 74,36 euro al mese di spesa e un risparmio annuo di 202,07 euro: tra i vantaggi anche un buono Amazon da 100 euro per chi attiva l’offerta dual fuel (cioè sia luce che gas) e la possibilità di avere uno sconto fino a 3.000 euro in bolletta portando nuovi contratti in Sorgenia.
E.On ValoreMercato Luce ha una spesa mensile, sempre per la famiglia tipo, di 75,54 euro al mese, con un risparmio annuo che quindi ammonta a 187,86 euro. Si tratta, a differenza delle altre, di una tariffa trioraria, e questo significa che se l’energia viene utilizzata soprattutto nelle fasce più economiche (cioè la sera e la notte, e nei weekend), i vantaggi sono ancora più evidenti. In più anche con E.On si può partecipare ad una promozione del tipo “Porta un amico” (con bonus in bolletta fino a 480 euro) e si ha diritto al bonus in bolletta di 28 euro in tre mesi.
Insomma, il risparmio con le fonti rinnovabili è tutt’altro che un miraggio, anche in questi tempi in cui è particolarmente complicato orientarsi tra le varie offerte: il comparatore di SOSTariffe.it permette di mettere a confronto le diverse promozioni per aiutare l’utente a scegliere quella più conveniente, non solo in assoluto ma anche in base alle sue specifiche esigenze, con la possibilità di cambiare le variabili (numero di membri del nucleo familiare, tipologia di elettrodomestici utilizzati, Comune di riferimento, ripartizione del consumo e così via) e ottenere così un preventivo il più possibile aderente alla realtà.
Il risparmio è ancora più “estremo” se si ha la disponibilità di un impianto fotovoltaico. Questo genere di impianti oggi è molto più facile da installare, avendo la superficie (di solito un tetto) dove montarlo; il miglioramento delle tecnologie, soprattutto per quanto riguarda le batterie e lo stoccaggio, consente oggi anche a chi non ha decine di metri quadrati di spazio libero con perfetta esposizione al sole di ottenere la totale autosufficienza energetica, e di non avere cioè bisogno di acquistare energia da produttori esterni, o addirittura avere la possibilità di rivendere al sistema l’energia in eccesso. L’investimento è comunque ingente, e per rientrare dalla spesa bisogna pazientare qualche anno; dopo, però, si potrà essere tranquilli – almeno per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico – a prescindere dagli equilibri geopolitici ed economici del pianeta.
Per quanto l’utilizzo di fonti rinnovabili sia un passaggio fondamentale che, anche a livello di mentalità, dovrà essere adottato per venire incontro non solo alle crisi legate alle contingenze del presente, ma soprattutto alle sfide dell’immediato futuro, ci sono altri modi da abbinare alla scelta di un’offerta “verde” per risparmiare energia. In primo luogo la sostituzione, per chi ancora le possiede, delle vecchie lampadine a incandescenza con quelle a LED, che consumano molto meno e durano molto di più; poi la scelta di elettrodomestici con una buona classe energetica (come per il fotovoltaico, anche in questo caso ci vorrà un po’ per rientrare dall’investimento visto il maggior costo dei modelli più eco-friendly, ma poi sarà tutto guadagno); e l’uso degli elettrodomestici stessi con oculatezza (far funzionare lavastoviglie e lavatrice solo quando sono a pieno carico e con i programmi ecologici; tenere il frigorifero e il freezer a una temperatura non troppo bassa, soprattutto d’estate; limitare il più possibile l’utilizzo di elettrodomestici che trasformano direttamente l’energia elettrica in calore, come gli asciugacapelli, le stufe elettriche e così via).
A questi accorgimenti vanno aggiunte anche altre piccole buone abitudini, come quella di spegnere i led degli elettrodomestici che rimangono accesi in standby durante la notte (meglio staccare direttamente la spina, soprattutto se si tratta di elettrodomestici che vengono utilizzati solo una volta ogni tanto, come il lettore di DVD e simili); o utilizzare il più possibile l’illuminazione naturale invece di accendere le lampadine in stanze dove si sta solo per pochi secondi (ad esempio può essere utile installare degli interruttori a tempo per quei locali, come le soffitte e le cantine, dove il rischio di lasciare la luce accesa può riguardare addirittura giorni interi prima che ce ne si renda conto).