L’impianto elettrico è uno dei componenti più importanti di casa e, come tale, il suo funzionamento non va trascurato in alcun modo. E’, quindi, fondamentale, assicurarsi che tutto l‘impianto elettrico di casa (la stessa cosa vale per i luoghi di lavoro) sia a norma, ovvero rispetti precisi dettami imposti dalla legge, che garantiranno il corretto funzionamento dell’impianto stesso e, quindi, la possibilità per l’utente di utilizzare senza rischi l’energia elettrica a casa.
Per verificare se l’impianto elettrico di casa sia effettivamente a norma, ossia rispetti tutta la normativa in materia, è necessario affidarsi ad un consulente esperto del settore, un impiantista in grado di effettuare un’analisi completa di tutta la rete e valutare, in modo completo, tutti i suoi aspetti. In questo modo si potrà ottenere anche un certificato di conformità alla normativa che attesterà che il nostro impianto è effettivamente a norma.
Il tecnico che si occupa di verificare che un determinato impianto elettrico rispetti appieno la normativa deve analizzare diversi elementi dello stesso assicurandosi che tutte le norme vengano rispettate. Avere un impianto elettrico a norma è molto importante, soprattutto se l’unità immobiliare viene utilizzata a fini commerciali, e rappresenta un requisito essenziale per poter massimizzare la sicurezza andando così a ridurre al minimo qualsiasi tipo di rischio per le persone e le cose legate all’utilizzo dell’elettricità.
Un aspetto da tenere in considerazione quando si valuta la possibilità di effettuare un lavoro di messa a norma su di un impianto elettrico è la possibilità di sfruttare una detrazione fiscale sulla spesa richiesta per completare quest’operazione. L’importo preciso della detrazione fiscale cambia di anno in anno, a seconda delle varie Leggi di Bilancio e provvedimenti del Governo.
Se si sta valutando la possibilità di effettuare un intervento di messa a norma, quindi, è consigliabile contattare un consulente fiscale per verificare la possibilità di ottenere una detrazione da un intervento di questo tipo. Quest’opportunità rappresenta un bonus decisamente interessante per chi ha intenzione di mettere a norma l’impianto di casa.
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Le caratteristiche di un impianto elettrico “a norma”
Per essere definito a norma un impianto elettrico deve presentare alcune determinate caratteristiche. Ecco alcuni dettagli:
- Una delle prime caratteristiche che deve avere un impianto elettrico “a norma” è rappresentata dalla presenza di interruttori differenziali ad almeno 2 unità. L’impianto deve avere almeno due linee di alimentazione. E’ importante, infatti, che le linee di alimentazione dei grandi elettrodomestici casalinghi risultino differenziate rispetto alla linea d’alimentazione di energia elettrica dedicata alle luci di casa;
- Un altro fattore importante da analizzare è rappresentato dalle prese elettriche. Queste devono essere in grado di sopportare il carico a cui saranno sottoposte tenendo conto la tipologia e il quantitativo dei dispositivi elettrici che verranno collegati alla rete elettrica di casa;
- L’impianto elettrico di casa deve poter contare su un interruttore generale di emergenza, su un sistema di messa a terra e su un salvavita nella centralina da cui parte il sistema di cablaggio dei fili elettrici che compongono l’impianto stesso. E’ necessario, quindi, che l’impianto risulti protetto da sovracorrenti tramite la presenza di un apposito interruttore che va ad interrompere il passaggio della corrente elettrica nel caso venga riscontrato un potenziale pericolo (ad esempio un filo bruciato);
- Un impianto elettrico a norma non deve presentare conduttori in tensione a vista o facilmente accessibili. Allo stesso modo, non devono esserci fili volanti o coperti da solo nastro isolante, i cavi vanno disposti in apposite canaline ed è necessario verificare l’assenza di fonti di acqua in punti potenzialmente pericolosi.
- E’ importante che vengano installate luci di emergenza e di sicurezza. In caso di assenza di corrente, queste luci entreranno in azione in modo da eliminare potenziali pericoli legati al black out.
Un tecnico abilitato dovrà, quindi, verificare tutti questi punti al fine di poter definire conferme alla normativa un determinato impianto elettrico. Il certificato di conformità di un impianto è valido esclusivamente se viene rilasciato da un professionista autorizzato. Un certificato “fatto in casa” da un utente non abilitato non avrà, quindi, alcun valore anche se l’impianto in questione è stato realizzato “a regola d’arte”. Da notare, inoltre, che sono previste sanzioni pecuniarie, anche sino a 10 mila Euro, e penali per danni causati da impianti realizzati in “fai da te”.
Impianto elettrico a norma: è obbligatorio?
Non è necessario munirsi di un certificato di conformità dell’impianto elettrico della propria abitazione. Anche al momento di una vendita dell’immobile o della cessione dello stesso in locazione, il proprietario non è obbligato a presentare tale certificato al momento della stipula del contratto. E’ però buona norma, da parte del proprietario, presentare tale certificato di conformità al fine di evitare possibilità contestazioni, successive alla stipula del contratto di cessione o di locazione, da parte dell’altra parte coinvolta.
Un proprietario che celi il difetto dell’immobile rappresentato dall’impianto elettrico non a norma, quindi potenzialmente pericoloso per chi abiterà la casa, potrebbe essere costretto, dopo un iter legale, a coprire il costo dell’intervento tecnico per la messa a norma dell’impianto stesso.