Allaccio, attivazione e subentro sono le più frequenti operazioni che tutti noi dobbiamo effettuare quando ci ritroviamo alle prese con la fornitura di energia elettrica o gas della nostra casa. Queste operazioni sono di norma una nostra responsabilità, sia nel caso in cui siamo i proprietari o semplicemente gli affittuari di un locale presso cui dobbiamo effettuare la richiesta.
Pur essendo relativamente semplici e veloci, occuparci di questi interventi spesso può prendere più tempo del necessario se non ci informiamo in maniera adeguata sui processi, le modalità, i tempi e i costi, oltre che sugli interlocutori a cui rivolgerci per ognuno di essi. Per questo motivo, è importante comprendere fin da subito quale è l’azione corretta da intraprendere per ogni caso specifico.
In questo articolo vi presentiamo caso per caso le istruzioni essenziali per procedere con successo al compimento di ogni operazione di fornitura.
Innanzi tutto, occorre capire quali sono le definizioni delle operazioni più comuni che riguardano le forniture di energia domestica. Per maggiore chiarezza, ne riportiamo la spiegazione qui sotto.
Se ci troviamo in una nuova abitazione domestica, sia in caso si tratti di una nostra proprietà oppure semplicemente in vista di un nuovo affitto, dobbiamo essere in grado di capire qual è l’operazione da effettuare per ottenere la fornitura di energia elettrica o del gas. Di seguito, abbiamo schematizzato i diversi casi che potrete affrontare, connettendoli alle azioni corrette da compiere.
Per effettuare l’operazione di allaccio della fornitura di energia elettrica è prima di tutto necessario contattare il distributore di energia elettrica. Ricordiamo che la figura del distributore è da distinguersi dal fornitore. Il primo, a differenza del secondo, non si può scegliere. Oggi la maggior parte degli utenti è servita da e-distribuzione, che è anche proprietaria dei contatori.
Importante: nel caso in cui abbiate necessità di procedere con l’attivazione della fornitura di energia elettrica immediatamente in seguito dell’allaccio, potrete saltare questo passaggio e richiedere l’assistenza diretta di un fornitore. Potrete scegliere un fornitore tra quelli a vostra disposizione sul mercato libero o tra quelli di maggiore tutela. Questo si occuperà per conto vostro di contattare il distributore parallelamente alla stesura e chiusura del contratto.
Una volta entrati in contatto con il distributore o fornitore, dovrete essere in grado di fornire le seguenti informazioni:
I tempi di allacciamento della rete elettrica sono molto variabili e possono estendersi da un minimo di 10 ad un massimo di 180 giorni. Vi consigliamo pertanto di effettuare l’operazione con largo anticipo rispetto alle proprie necessità di utilizzo. Nell’arco del tempo necessario per l’allacciamento, è inclusa anche la possibilità da parte del distributore di effettuare un sopralluogo. Secondo le regole stabilite dall’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), una volta che avrete effettuato il pagamento, possono trascorre fino a 60 giorni dal completamento dell’operazione. In caso contrario, sono previsti rimborsi che vengono calcolati sulla base dei giorni di ritardo a tutela degli utenti.
I costi risultano da una combinazione di fattori, qui elencati:
Alla somma di questi fattori deve poi essere aggiunto il costo della pratica, più IVA del 10%.
Complessivamente, possiamo affermare che il totale complessivo per un’abitazione domestica con potenza di 3 kW risulta essere intorno ai 500 Euro.
Nel caso di una richiesta di allacciamento della fornitura di gas, occorre rivolgersi direttamente al distributore oppure al fornitore preferito disponibile su libero mercato, o di maggiore tutela. Vi ricordiamo che il primo è il responsabile del controllo dell’impianto tecnico e dell’installazione del contatore, di cui è generalmente proprietario. È però possibile rivolgersi direttamente al fornitore, che è tenuto a comunicare la richiesta effettuata da parte vostra entro due giorni dalla data in cui l’avete effettuata.
La documentazione necessaria alla richiesta si limita alla presentazione di una semplice domanda. Per quanto riguarda invece la procedura in sé, è necessario osservare l’iter previsto dall’ARERA (l’Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente) che, tramite la Delibera 40, regola l’operazione. La Delibera 40 prevede due documenti, con l’obiettivo di assicurare che l’impianto sia a norma di legge: l’H40 e l’I40.
Tenete a mente che, in caso di impianto non a norma, la richiesta viene respinta.
I tempi necessari possono variare tra un mese e due mesi di attesa, dovuti principalmente a motivi tecnici e burocratici. Proprio per questa ragione, è importante prestare molta attenzione alla compilazione dei documenti per non incappare in semplici errori di compilazione, che possono portare ad un’inutile estensione della procedura. In caso di interventi tecnici significativi, l’intervallo potrebbe risultare più ampio. Al contrario, la presenza di impianto già funzionante e a norma naturalmente può invece facilitare il conseguimento della procedura.
I costi dipendono principalmente dal tipo di impianto controllato, che si aggirano sui 50 Euro nel caso di fornitura ad uso domestico.
Se non vi è mai stato un contratto, per attivare un contatore già esistente ma non funzionante, dovrete contattare il fornitore sul libero mercato e di maggiore tutela da voi scelto. Nella maggior parte dei casi, grazie ai nuovi contatori elettronici, per l’attivazione non sarà necessario l’intervento del tecnico di persona. Sarà invece il fornitore a procedere con l’attivazione a distanza una volta conclusa con successo l’operazione.
Le informazioni da recuperare per procedere con l’attivazione sono:
I tempi non si prolungano solitamente entro i cinque giorni lavorativi a partire dalla data della richiesta.
Per quanto riguarda i costi, questi dipendono dalle offerte del fornitore da voi scelto.
Nel caso in cui lo spazio per cui richiedere la fornitura sia già dotato di contatore, non attivo ma già allacciato alla rete di distribuzione del gas, dovrete procedere con l’operazione di attivazione della fornitura di gas.
Innanzi tutto, occorre che scegliate il fornitore sul mercato libero o a mercato tutelato a vostra disposizione. Potrete contattarlo e richiedere così l’attivazione.
Per quanto riguarda le informazioni da comunicare al fornitore da voi scelto, è necessario presentare:
I tempi di attivazione previsti dalla data della richiesta si aggirano solitamente sui 10 giorni lavorativi.
I costi dipendono dalle offerte del fornitore da voi selezionato.
Se vi trovate nel caso in cui presso l’abitazione per la quale dovete richiedere la fornitura di energia elettrica è presente un contatore, ma il contratto esistente in precedenza è stato chiuso dall’intestatario precedente, allora dovrete procedere con l’operazione di subentro.
Come primo passo, dovrete rivolgervi ad un fornitore sul mercato libero o a mercato tutelato per provvedere alla richiesta di subentro.
Nel corso della richiesta, saranno necessarie alcune informazioni. Vi elenchiamo qui di seguito quelle che dovrete preparare in occasione dell’azione:
Il tempo necessario per completare la procedura di subentro è di circa 7 giorni lavorativi. Questi termini relativamente veloci sono motivati dal fatto che secondo norma il fornitore deve inoltrare al distributore locale la richiesta entro 2 giorni dalla data di presentazione da parte dell’utente. A sua volta, al distributore servono 5 giorni per procedere con il completamento dell’operazione.
I costi sono variabili a seconda dell’offerta che avete scelto presso il fornitore. Vi ricordiamo inoltre che, in occasione di subentro, non tutte le offerte sono attivabili perché esclusivamente pensate per l’operazione di voltura.
In occasione di un subentro delle fornitura di gas, occorre innanzi tutto che vi rivolgiate ad uno dei fornitori sul mercato libero o di maggiore tutela a vostra disposizione. È importante tenere a mente che, anche nel caso di subentro fornitura gas, così come con l’energia elettrica, non tutte le offerte sono a disposizione per questa operazione.
I documenti che vi serviranno per procedere con la richiesta di subentro sono:
I tempi previsti non superano i 15 giorni lavorativi. Infatti, il fornitore deve trasmettere la richiesta di subentro da parte dell’utente entro due giorni dalla data di ricezione. Il distributore a sua volta è tenuto ad attivare il gas entro 10 giorni lavorativi.