Corrente alternata e continua

Aggiornato il: 21/05/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 21/05/2021

La corrente continua è un fenomeno fisico generato da cariche elettriche che scorrono senza impedimenti in un sistema, si tratta del funzionamento degli impianti elettrici delle nostre abitazioni o nelle batterie.

Il flusso di elettroni che si muove in modo continuo genera una tensione costante e di uguale intensità, l’elettricità. La corrente continua viene identificata dalla sigla CC o in alcuni casi da DC (corrente diretta).

La corrente alternata invece è instabile ed è caratterizzata da un flusso in cui gli elettroni oscillano in un andamento che li porta da un picco positivo ad uno negativo, si passa da una soglia positiva di 16 ampère al picco negativo di -16 ampère.

Grazie a inverter e alternatori si può creare una corrente alternata da quella continua o viceversa. La trasformazione da corrente continua in alternata è abbastanza complessa e si deve tenere conto di molte variabili, come la frequenza e la forma dell’onda.

La corrente alternata viaggia grazie a degli alternatori e il sistema elettrico italiano funziona a corrente alternata trifase con frequenza 50 Hz. Non è possibile notare i cali e i picchi di tensione che caratterizza questo sistema dato che i periodi in cui si susseguono i cambi di intensità sono 50 volte in un secondo.

Le uniche volte in cui si può percepire questo fenomeno sono quando avvengono delle anomalie nel sistema e ad esempio si nota uno sfarfallio nella luce prodotta dalle lampadine.

Se la corrente alternata trova ampio utilizzo negli impianti elettrici ad alta tensione e negli impianti che alimentano gli elettrodomestici, la corrente continua invece ha i suoi ambiti di applicazioni in pile, batterie e negli impianti a pannelli fotovoltaici.

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