Quando aumenteranno le bollette di luce e gas nel 2023?

Aggiornato il: 10/01/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 10/01/2023

In 30 secondi

  • Nel 2022 i prezzi delle materie prime luce e gas sono aumentati come non mai a causa della guerra, ed è difficile fare previsioni per quest’anno, visto che molto è legato all’esito del conflitto.
  • Secondo le ultime rilevazioni dell’ARERA, nel primo trimestre del 2023 il prezzo della luce per la maggior tutela sarà più basso (-19,5% per la famiglia tipo). Malgrado il miglioramento dello stoccaggio, la bolletta del gas di dicembre è aumentata del 23,3% rispetto a quella di novembre.
  • Per entrambe le materie prime la legge di Bilancio ha comunque confermato l’azzeramento degli oneri di sistema per il primo trimestre dell’anno.

Il 2022 è stato un anno terribile per tutti gli italiani – e per buona parte del resto d’Europa – per quanto riguarda le utenze come la luce e il gas. I già considerevoli aumenti della fine del 2021 sono stati di gran lunga superati dagli effetti della guerra tra Russia e Ucraina, con la conseguente decisione, da parte dei Paesi europei, di non affidarsi più a Mosca per l’importazione del gas naturale (la Russia era il primo venditore di questa materia prima all’Italia).

Aumenti luce e gas

Grazie a un inverno meno freddo di quanto previsto e alle scelte politiche dei governi, c’è stata un po’ di tregua questo inverno, quando si temeva che la pressione sulle famiglie e sulle aziende sarebbe stata non più sostenibile: si attende, però, una fase di vera e propria discesa dei prezzi, e in molti si stanno chiedendo quanto e quando aumenteranno le bollette di luce e gas nel 2023, o se ci sarà finalmente la sospirata flessione.

La situazione corrente per la luce e per il gas

Come sempre, è molto difficile fare previsioni sugli aumenti (o sulle auspicabili riduzioni) delle bollette per l’anno prossimo: la situazione geopolitica è ancora la variabile più influente nell’andamento dei prezzi, ed è impossibile prevedere quali saranno nel 2023 gli esiti della guerra in corso.

Di certo rispetto a un anno fa la situazione per l’Europa è cambiata, da una parte con un ricorso sempre maggiore a gas naturale di altri fornitori; dall’altra, con misure come il price cap sul gas, approvato in sede europea il 19 dicembre scorso, proprio con l’obiettivo di limitare il prezzo massimo a cui può arrivare la materia prima.

Com’è noto, il costo della materia prima stessa è solo una parte della bolletta: prima degli ultimi aumenti circa il 50%, ma oggi – con la complicità dell’azzeramento degli oneri di sistema da parte del Governo – la percentuale di incidenza è molto più alta.

Offerte Luce in evidenzaOfferte Gas in evidenza

Nel primo trimestre 2023 scende il prezzo della luce

Se è quindi complicato fare ipotesi a lungo termine, su un’orizzonte più immediato, come il primo trimestre del 2023, abbiamo invece già qualche dato certo.

Per quanto riguarda infatti l’energia elettrica, l’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che sovrintende al mercato tutelato) ha annunciato in una nota che per i primi tre mesi dell’anno il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo (con consumi media di energia elettrica pari a 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) in tutela si ridurrà del -19,5%.

La variazione riguarda il mercato tutelato, ma anche quelle tariffe del mercato libero che sono indicizzate sulla stessa tutela (e anche quelle che non lo sono diminuiranno di conseguenza, per rimanere competitive).

Causa di questa diminuzione è, anche se può sembrare un paradosso, il miglioramento della situazione del gas; elettricità e gas sono infatti legati a doppio filo (proprio per questo si parla del necessario decoupling, cioè svincolamento dell’una dall’altro) e una quota di elettricità viene ottenuta proprio attraverso l’utilizzo del gas.

Il miglioramento degli stoccaggi europei di gas e, come scrive l’ARERA, «condizioni meno tese per l'equilibrio di domanda e offerta del gas» fanno sentire i loro effetti quindi anche sulla luce, continuando con la riduzione già vista nel quarto trimestre 2022, in seguito al “terribile” terzo trimestre quando i prezzi avevano veramente raggiunto livelli molto difficili da sostenere per le famiglie italiane (472 €/mWh, scesi poi a 246).

In questa tabella si possono vedere quali sono le componenti della bolletta della luce che sono variate, portando alla diminuzione del prezzo complessivo:

Componente Variazione
PE (materia prima energia) -23,4%
PD (dispacciamento) +0,4%
PPE (perequazione) +3,2%
Tariffe di rete +0,3%

L’ultima legge di Bilancio fa sì anche che continuino ad essere azzerate gli oneri generali di sistema per il settore elettrico a tutti i clienti domestici e ai non domestici con potenza disponibile fino a 16,5 kW, e per il gas alla generalità degli utenti. Inoltre è stata ampliata anche per il primo trimestre del 2023 la fascia dei beneficiari che sono ammessi ai bonus sociali: il livello ISEE necessario per usufruirne sale infatti da 12.000 euro a 15.000 euro (20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico).

La riduzione del prezzo della luce è definitiva?

Ci si può chiedere, a questo punto, se il calo del prezzo dell’elettricità segni un trend di riduzione che verrà seguito per tutto l’anno o se la luce tornerà a salire. Anche in questo caso è molto difficile fare delle previsioni, ed è la stessa ARERA, nella persona del suo presidente Stefano Besseghini, a smorzare troppo facili entusiasmi: «Come in altre occasioni la variazione percentuale pur marcata del costo dell'energia elettrica non deve spingere a conclusioni affrettate. La situazione sui mercati all'ingrosso certamente ha risentito di particolari condizioni ambientali ma anche di una evoluzione e di un rafforzamento della capacità di reazione del sistema al permanere delle tragiche vicende belliche che ancora caratterizzano lo scenario internazionale. Tuttavia i mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilità, la stagionalità inciderà sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti».

Che cosa cambia per il prezzo del gas?

L’ARERA ha comunicato anche la situazione a dicembre 2022 rispetto al mese precedente in materia di prezzo del gas, e qui i risultati sono meno confortanti. Per la famiglia tipo in tutela (con consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui), infatti, la bolletta dell’ultimo mese dell’anno è aumentata del +23,3% rispetto a novembre.

Il prezzo della materia prima gas, aggiornata da ARERA come media mensile del prezzo sul mercato all'ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento, è fissato in 116,6 €/MWh, ovvero la media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso.

Un po’ di respiro arriva dal cambiamento attuato dall’ARERA in materia di aggiornamento del prezzo del gas in tutela, che prima era trimestrale ex-ante e ora invece è mensile ex-post: col vecchio metodo, infatti, durante tutto l'ultimo trimestre del 2022 si sarebbe applicata una CMEM di oltre 240 €/MWh.

In ogni caso per le famiglie italiane il periodo davvero difficile per quanto riguarda le utenze è confermato: la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole, cioè da gennaio a dicembre 2022, è aumentata rispetto al 2021 del +64,8%, per un totale di circa 1.866 euro. Anche per quanto riguarda il gas l’ARERA ha già azzerato gli oneri generali di sistema per il primo trimestre del 2023, in ossequio alla legge di Bilancio, quindi almeno da quel fronte non arriveranno aumenti per la bolletta del gas.