Centralle d'Allarme Interbancaria: quanto dura e quali le conseguenze di essere iscritto nella CAI?

Aggiornato il: 24/11/2021
di Redazione SOStariffe.it
Pubblicato il: 18/11/2021

La Centrale d'Allarme Interbancaria (CAI) è l'archivio digitale che costituisce Bankitalia con tutte le informazioni che riguardano eventuali irregolarità commesse dai consumatori nell'uso di assegni e carte di credito. L'iscrizione nella CAI comporta la revoca del permesso per usare la carta di credito e per emettere assegni. Ecco quale sono le cause dell'iscrizione nella CAI, quanto dura e quali sono le sue conseguenze.

Scambio di denaro via web

Secondo la definizione della Banca d'Italia, la Centrale d'Allarme Interbancaria (CAI) è l'archivio informatizzato istituito presso Bankitalia ai sensi della L. 25.6.1999, n. 205, e del D.lgs. 30.12.1999, n. 507.

L’archivio fornisce un servizio di interesse generale con lo scopo di assicurare il normale funzionamento del sistema dei pagamenti.

La CAI contiene i dati di tutte le persone:

  1. che hanno emesso assegni bancari e postali senza autorizzazione o senza i fondi necessari per far fronte al pagamento dell’assegno;
  2. a cui è stata revocata l’autorizzazione all'uso di carte di credito e di debito a causa del mancato pagamento delle somme relative alle transazioni o ai prelievi effettuati con le suddette carte.

In quali casi si viene iscritti nella CAI?

Il soggetto viene iscritto nella CAI nel caso in cui l'emittente della carta di credito abbia revocato il cliente dall’utilizzo della carta stessa a causa del mancato pagamento delle spese connesse con gli acquisti e i prelievi effettuati, oppure quando sono stati emessi assegni bancari senza fondi o senza autorizzazione.

A proposito di iscrizione CAI 2021, si segnala inoltre che l'iscrizione CAI senza preavviso non è illegittima, ovvero che è possibile fare una segnalazione al CAI in caso di revoca dell’autorizzazione all’utilizzo delle carte di pagamento in assenza di preavviso.

Quanto dura e che effetti ha l'iscrizione nella CAI?

Segnalazione CAI assegni: l’iscrizione nella CAI determina l'applicazione della c.d. “revoca di sistema”, che comporta il divieto, per la durata di 6 mesi, di emettere assegni e di stipulare nuove convenzioni di assegno presso il sistema bancario e postale.

Segnalazione CAI carta di credito: quanto dura? L'iscrizione nella CAI dei soggetti a cui sia stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo di carte di credito e di debito dura 2 anni. Tuttavia, non comporta l’impossibilità di ottenere il rilascio di altre carte: tale scelta è lasciata alle singole banche.

In effetti, diversamente dagli assegni, l’iscrizione relativa alle carte di pagamento ha valore soltanto informativo: ciascun emittente (banche e istituti di credito) può quindi autonomamente decidere se rilasciare o meno una carta a un soggetto iscritto nella CAI.

Infine, la Banca d'Italia informa che nell’archivio confluiscono anche i dati relativi alle sanzioni irrogate dagli Uffici territoriali del Governo (Prefetti) e dall’Autorità Giudiziaria nonché i dati anonimi identificativi degli assegni e delle carte “a rischio” (ad esempio, perché smarriti o rubati). Questi ultimi dati sono consultabili da chiunque.

Per quanto riguarda gli assegni, è disponibile un servizio di consultazione online sul sito della società SIA-SSB.

Differenza tra segnalazione CAI e segnalazione CRIF

CAI e CRIF (Centrale Rischi Finanziari) sono due istituti differenti, anche se si tende spesso a fare confusione tra i due. Un elemento che accomuna le due segnalazioni è il mancato o tardivo pagamento di un soggetto segnalato come cattivo pagatore. 

Tuttavia:

  • la segnalazione CAI avviene nel caso dell'emissione di assegni scoperti e dell'utilizzo di carte di credito revocate;
  • la segnalazione al CRIF, invece, è relativa al mancato o tardivo pagamento di prestiti e finanziamenti.