La Centrale d'Allarme Interbancaria (CAI) è l'archivio digitale che costituisce Bankitalia con tutte le informazioni che riguardano eventuali irregolarità commesse dai consumatori nell'uso di assegni e carte di credito. L'iscrizione nella CAI comporta la revoca del permesso per usare la carta di credito e per emettere assegni. Ecco quale sono le cause dell'iscrizione nella CAI, quanto dura e quali sono le sue conseguenze.
Secondo la definizione della Banca d'Italia, la Centrale d'Allarme Interbancaria (CAI) è l'archivio informatizzato istituito presso Bankitalia ai sensi della L. 25.6.1999, n. 205, e del D.lgs. 30.12.1999, n. 507.
L’archivio fornisce un servizio di interesse generale con lo scopo di assicurare il normale funzionamento del sistema dei pagamenti.
La CAI contiene i dati di tutte le persone:
Il soggetto viene iscritto nella CAI nel caso in cui l'emittente della carta di credito abbia revocato il cliente dall’utilizzo della carta stessa a causa del mancato pagamento delle spese connesse con gli acquisti e i prelievi effettuati, oppure quando sono stati emessi assegni bancari senza fondi o senza autorizzazione.
A proposito di iscrizione CAI 2021, si segnala inoltre che l'iscrizione CAI senza preavviso non è illegittima, ovvero che è possibile fare una segnalazione al CAI in caso di revoca dell’autorizzazione all’utilizzo delle carte di pagamento in assenza di preavviso.
Segnalazione CAI assegni: l’iscrizione nella CAI determina l'applicazione della c.d. “revoca di sistema”, che comporta il divieto, per la durata di 6 mesi, di emettere assegni e di stipulare nuove convenzioni di assegno presso il sistema bancario e postale.
Segnalazione CAI carta di credito: quanto dura? L'iscrizione nella CAI dei soggetti a cui sia stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo di carte di credito e di debito dura 2 anni. Tuttavia, non comporta l’impossibilità di ottenere il rilascio di altre carte: tale scelta è lasciata alle singole banche.
In effetti, diversamente dagli assegni, l’iscrizione relativa alle carte di pagamento ha valore soltanto informativo: ciascun emittente (banche e istituti di credito) può quindi autonomamente decidere se rilasciare o meno una carta a un soggetto iscritto nella CAI.
Infine, la Banca d'Italia informa che nell’archivio confluiscono anche i dati relativi alle sanzioni irrogate dagli Uffici territoriali del Governo (Prefetti) e dall’Autorità Giudiziaria nonché i dati anonimi identificativi degli assegni e delle carte “a rischio” (ad esempio, perché smarriti o rubati). Questi ultimi dati sono consultabili da chiunque.
Per quanto riguarda gli assegni, è disponibile un servizio di consultazione online sul sito della società SIA-SSB.
CAI e CRIF (Centrale Rischi Finanziari) sono due istituti differenti, anche se si tende spesso a fare confusione tra i due. Un elemento che accomuna le due segnalazioni è il mancato o tardivo pagamento di un soggetto segnalato come cattivo pagatore.
Tuttavia: