Assegno circolare: guida completa su scadenza, validità, tempi di incasso e costi delle principali banche
SOStariffe.it vi propone un riassunto in merito al costo dell'assegno circolare con le principali banche italiane; costi che figurano tra i costi accessori di un conto corrente - come ad esempio anche le spese per prelievi e bonifici. Vedremo inoltre la differenza tra assegno circolare e assegno bancario, come compilare un assegno circolare e la sua validità.
Cos'è un assegno circolare
L’assegno circolare è un titolo di credito all'ordine emesso da una banca autorizzata da un'autorità competente (come la Banca d'Italia); questa banca dunque permette all’intestatario o al beneficiario che sia d'incassare la somma indicata nell'assegno.
L’assegno circolare è uno strumento di pagamento sicuro in quanto l'impegno a pagare il titolo è a vista, quindi direttamente in carico alla banca che l'ha emesso.
Cos’è un assegno bancario
L'assegno bancario è uno strumento che può essere utilizzato in sostituzione del contante per effettuare pagamenti. In pratica, il titolare di un conto corrente (traente) ordina alla propria banca (trattario) di versare una data somma a favore di un soggetto beneficiario.
Con gli assegni è possibile pagare importi elevati, senza la necessità di dover prelevare denaro contante: ecco perché sono strumenti di pagamento che di solito prevedono dei costi.
Al momento di scegliere un conto corrente, il prezzo dell'assegno bancario potrebbe essere un importante costo accessorio da valutare. Sopratutto quando si dispongono assegni tutti i mesi per pagare utenze, affitti e altri servizi.
Qual è la differenza tra assegno bancario e assegno circolare
Sappiamo che l'emissione di assegni circolari e bancari è un servizio accessorio previsto dai conti correnti. Ma qual è la differenza tra assegno circolare e assegno bancario?
In ogni caso, l'assegno bancario si usa molto più frequentemente rispetto quello circolare, sopratutto per pagare utenze e servizi.
Come si ottiene un assegno circolare?
Per richiedere un assegno circolare si potrà:
- andare nella banca presso la quale si ha un conto corrente, la quale verificherà la disponibilità presente sul conto stesso per emettere l'assegno circolare;
- recarsi presso un'altra banca, portando con sé i contanti che saranno versati sull'assegno circolare.
Rispetto al pagamento in contanti, l'assegno circolare conviene in quanto resta traccia del pagamento effettuato. Per ottenerlo, sarà prima necessario compilare un modulo di richiesta: dopo averlo compilato, i soldi da utilizzare per coprire l'assegno saranno vincolati.
Come fare un assegno circolare?
Per compilare un assegno circolare basta presentarsi in banca - anche senza essere correntisti - versare il controvalore dell'assegno in contanti e richiederne l’emissione compilando un apposito modulo.
L'assegno circolare, oltre al numero d'identificazione, deve contenere gli elementi qui sotto:
- denominazione di assegno circolare;
- promessa di pagare a vista una data somma di denaro;
- nome e cognome del beneficiario (ragione o denominazione sociale qualora si tratti di una società o di un’azienda);
- data e del luogo in cui è stato emesso;
- importo da pagare scritto in cifre e in lettere;
- sede, filiale o agenzia della banca emittente;
- firma della banca emittente, che è obbligatoria;
- clausola “non trasferibile” per importi uguali o superiori a 1.000 euro*
Se un assegno circolare dovesse non presentare anche solo 1 di questi elementi non sarebbe considerato valido.
*La regola della non trasferibilità per importi superiori o uguali a 1.000 euro è valida anche per tutti gli assegni bancari e postali.
Costo assegno circolare
Quando ci si presenta in banca per fare un assegno circolare bisogna dunque portare sia la somma relativa all’importo dell’assegno sia quella relativa alle commissioni.
Infine, in alcuni casi l'emissione dell'assegno circolare potrebbe essere gratuita, in quanto la banca può godere della somma da pagare nel periodo compreso tra la data di emissione e la data di riscossione, senza alcun pagamento d'interessi al cliente.
Validità assegno circolare
L’assegno può anche essere riscosso in contanti in base all'importo e nei limiti delle norme antiriciclaggio italiane.
Quanti giorni ci vogliono per incassare un assegno circolare?
Rimborso assegno circolare
Nell'ipotesi in cui non si dovesse rispettare tale tempistica, soltanto la persona che ha richiesto l'emissione dell'assegno potrà, nel periodo compreso tra 3 e 10 anni, richiederne il rimborso.
Per farlo dovrà:
- recarsi presso l'istituto in cui è stato emesso l'assegno;
- mostrare un documento di riconoscimento in corso di validità e il codice fiscale;
- compilare un modulo per ricevere il rimborso della cifra indicata sull'assegno.
Nell'ipotesi in cui l'importo dell'assegno sia troppo elevato, non sarà possibile incassare tutta la cifra in contanti, ma la somma dovrà essere versata su un conto corrente, un libretto o una carta ricaricabile.
Quali sono le banche autorizzate a emettere assegni circolari?
Le banche che potranno emettere assegni circolari sono quelle che hanno ricevuto l'apposita autorizzazione da parte della Banca d'Italia, autorizzazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Sulla base di quanto previsto dalla legge assegni, le banche che saranno autorizzate a emettere assegni circolari dovranno:
- prestare cauzione;
- possedere le somme disponibili nel momento in cui rilasciano l'assegno.
In caso di dubbio in merito alla veridicità dell’assegno circolare è possibile richiedere il bene emissione, un documento che attesta il possesso da parte della banca di garanzie adeguate sull’effettiva esistenza dell'assegno e la sua relativa emissione.