Quanto consuma un'asciugatrice?

Aggiornato il: 28/09/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 28/09/2021

L’asciugatrice è un elettrodomestico che si sta diffondendo sempre di più all’interno delle case degli italiani: se un tempo questo dispositivo non garantiva risultati ottimali, paragonabili a quelli dei panni lasciati ad asciugare all’aperto, oggi le nuove tecnologie permettono di risparmiare tempo e fatica, sia con le asciugatrici singole sia con i combinati lavatrice/asciugatrice, le lavasciuga.

Quanto consuma un'asciugatrice

Si tratta però di un grande elettrodomestico, e come tale è comprensibile che si temano consumi troppo elevati, che vanno ad aggiungersi a bollette già piuttosto alte. Senza trascurare il fatto che scegliere le giuste offerte energia permette fin da subito un notevole risparmio grazie al mercato libero, vediamo qui di seguito quando sono i consumi di un’asciugatrice, in media, con un utilizzo tipico della famiglia standard. 

Come funziona l’asciugatrice

Il principio di funzionamento di un’asciugatrice moderna è, sulla carta, piuttosto semplice. Il suo scopo è quello di asciugare i panni bagnati dopo il lavaggio; se l’asciugatrice è indipendente e non legata alla lavatrice, il lavaggio può essere stato fatto sia a mano che in lavatrice. Si tratta di un notevole risparmio di tempo e di fatica, nonché l’unica possibilità per chi non ha uno spazio esterno o non ce l’ha sufficientemente soleggiato, e quindi si vede preclusa l’asciugatura classica sullo stendibiancheria.

Un’asciugatrice è quasi indistinguibile, all’esterno, da una comune lavatrice; anche qui infatti c’è un oblò a carica frontale che protegge un cestello dove mettere i panni (stavolta bagnati) e una serie di comandi digitali per selezionare i programmi desiderati. Le asciugatrici moderne hanno speciali sensori che percepiscono quando il capo ha raggiunto il grado di asciugatura ottimale, a differenza di qualche anno fa quando era necessario selezionare un programma con una durata fissa e rischiare che, se il capo era già asciutto prima della fine, le fibre del tessuto venissero inutilmente stressate. Inoltre, questi sensori consentono di risparmiare energia, ottimizzando i consumi.

L’asciugatrice funziona tramite una resistenza elettrica a serpentina o – sempre più diffuso – un circuito a pompa di calore che scaldano l’aria e la immettono attraverso una ventola nel cestello. Esistono oggi due tipi di asciugatrice, quelle ad espulsione (nelle quali l’umidità che viene estratta dai tessuti è convogliata all’esterno grazie a uno specifico condotto) e quelle a condensazione (l’umidità estratta viene raffreddata grazie a un condensatore e poi raccolta in una vaschetta da svuotare periodicamente).

Non tutti i tessuti possono essere asciugati nell’asciugatrice, perché alcuni sono troppo delicati, come la seta, il lino, il pile.

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Quali sono i vantaggi dell’asciugatrice?

L’asciugatrice è forse il meno diffuso tra i grandi elettrodomestici, perché se frigorifero, lavatrice e lavastoviglie sono percepiti come indispensabili, asciugare la biancheria tradizionalmente viene considerato un qualcosa che è meglio fare alla vecchia maniera. Le nuove funzioni delle asciugatrici invece rendono evidenti i vantaggi rispetto a stendere all’aperto, per una serie di fattori:

  • l’asciugatura con l’asciugatrice impedisce che i capi si sporchino di nuovo durante l’asciugatura, come invece può capitare quando si stende sul balcone, in giardino o sul terrazzo, in caso di pioggia, quando si è in centro città e l’aria non è esattamente limpida;
  • l’asciugatrice è più veloce ad asciugare rispetto allo stendibiancheria: una buona asciugatrice è in grado di restituire capi perfettamente puliti e asciutti in un tempo che varia da 1 a 4 ore in media, a seconda dei modelli e dei programmi selezionati;
  • l’asciugatrice ha un ingombro ridotto, occupando lo stesso spazio di una lavatrice, e può anche essere integrata nella lavatrice stessa;
  • l’asciugatrice non rilascia umidità, che viene invece tutta raccolta dentro l’apposito cassetto;
  • l’asciugatura con l’asciugatrice è di alta qualità; i capi rimangono morbidi e profumati, non secchi.

Come usa l’energia l’asciugatrice

Per mandare in pensione lo stendibiancheria ovviamente c’è un prezzo da pagare, quantificato dai consumi dell’asciugatrice. Quando non c’erano alternative all’uso della tradizionale resistenza elettrica, i consumi di energia elettrica potevano effettivamente essere elevati, considerando che la trasformazione diretta di elettricità in calore è il modo meno efficiente di utilizzare l’energia e quello che consuma di più, come possiamo constatare anche a casa nostra quando il phon e il forno sono in uso nello stesso momento e il contatore, se non è stato opportunamente potenziato, “salta”.

Oggi invece molto è cambiato. Le asciugatrici a pompa di calore sono molto più efficienti perché si basano su una speciale tecnologia che sfrutta il ricircolo dell’aria; il costo di un’asciugatrice a pompa di calore è infatti leggermente più elevato da quello di un’asciugatrice tradizionale con resistenza elettrica, ma nel medio-lungo termine si tratta di un investimento molto più conveniente proprio per l’elevato risparmio che sono in grado di assicurare in bolletta questi modelli.

Il tutto, naturalmente, senza dimenticare che la pompa di calore è migliore anche come risultato finale, con capi asciugati meglio e in meno tempo. Inoltre, tramite i motori inverter l’utilizzo dell’energia per alimentare l’asciugatrice è più “smart”, visto che gli impulsi elettronici che li alimentano fanno variare la potenza e la velocità del motore adeguandola via via a quanto è necessario, invece di mantenere la stessa intensità per tutta la durata del programma. I motori inverter durano anche più tempo perché al posto delle vecchie spazzole ci sono dei magneti che riescono ad eliminare del tutto l’usura che deriva dall’attrito meccanico, oltre ai residui di polvere che si possono formare in seguito all’erosione delle spazzole stesse.

A quanto ammontano i consumi di un’asciugatrice

Quali sono quindi i consumi dell’asciugatrice, oggi? Oggi un modello di classe A arriva a consumare circa 2 kWh per ogni ciclo di asciugatura: tradotto in termini monetari, sono poche decine di centesimi di euro. Ma è possibile spendere ancora meno, se si è scelto un’asciugatrice a pompa di calore.

Naturalmente nell’acquisto di un’asciugatrice è assolutamente necessario orientarsi sul modello con la classe energetica migliore disponibile, visto che i pochi euro spesi in più per passare da un modello all’altro vengono immediatamente recuperati, soprattutto se si conta di fare un uso abbastanza frequente dell’elettrodomestico. Per un famiglia media di quattro persone, alla fine il consumo energetico sarà di meno di 50 euro l’anno, a fronte di un notevole risparmio di tempo e di capi sempre morbidi, puliti e che durano di più.

Per risparmiare ulteriormente, è possibile ricorrere ad alcuni accorgimenti. Il primo è cercare di inserire panni solo umidi, e non completamente fradici, all’interno del cestello; questo significa strizzarli molto bene dopo un lavaggio a mano – ovviamente in maniera compatibile con la delicatezza del tessuto – o, se arrivano direttamente dalla lavatrice, usare un programma e centrifughe elevate, che faccia già una parte del lavoro.

Inoltre, se la propria offerta energia è bioraria o trioraria – con costo dell’energia che quindi varia a seconda del giorno della settimana e della fascia oraria – è meglio concentrare i cicli di asciugatura nel weekend, alla sera o durante la notte, o ancora al mattino preso; se si tratta di una monoraria invece non ci sono preferenze, l’asciugatura può essere effettuata anche in pieno giorno senza nessun tipo di aggravio. 

Non va poi sottovalutata la manutenzione dell’asciugatrice stessa, perché impurità nel filtro e nella pompa possono renderli meno efficienti e quindi costringere il dispositivo a “faticare” di più nel tentativo di raggiungere i risultati consueti; ecco perché è buona norma pulire l’asciugatrice spolverando il filtro con regolarità (idealmente dopo ogni ciclo, altrimenti una volta alla settimana) e pulendolo più a fondo una volta ogni due mesi. I tecnici specializzati possono aiutare nell’indicare i modi corretti per provvedere alla manutenzione della pompa.