Pagamento bollette, qual è la tolleranza sul ritardo?

Aggiornato il: 02/01/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 02/01/2020

Le bollette luce e gas presentano una precisa data di scadenza. L’utente deve rispettare tale data provvedendo al pagamento della bolletta entro i tempi indicati dall'azienda che fornisce il servizio. Il mancato pagamento della bolletta entro la data di scadenza della stessa non comporta la cessazione immediata del servizio.

Quando non si opta per un sistema di pagamento automatizzato (con addebito su conto corrente ad esempio), il rischio di dimenticarsi di andare a pagare la bolletta (in posta oppure presso una ricevitoria che offre questo servizio) è concreto. Per questo motivo è prevista la presenza di un periodo di tolleranza in cui l’utente ha la possibilità di provvedere al saldo di una bolletta scaduta.

La durata del periodo di tolleranza non è fissa. Ogni azienda, anche in base alla tipologia di servizio erogato (connessione ad Internet, fornitura energetica etc.) presenta un procedimento ben preciso per quanto riguarda il pagamento delle bollette inviate al cliente e la relativa data di scadenza. In generale, nei giorni immediatamente seguenti la scadenza è possibile rimediare al mancato pagamento e provvedere al saldo della bolletta (con interessi di mora limitati).

Successivamente, nel caso in cui il pagamento della bolletta scaduta non venga effettuato, l’utente potrebbe registrare la sospensione totale o la riduzione della qualità del servizio erogato. Solitamente, la riduzione o la sospensione del servizio erogato avvengono una volta che è terminato il periodo di tolleranza.

Il passaggio successivo a quello della riduzione/sospensione del servizio è rappresentato dal recesso unilaterale del contratto. Al termine del periodo di tolleranza, l’azienda che eroga il servizio invierà una comunicazione scritta (tramite raccomandata) al suo cliente informandolo, nei minimi dettaglio, in merito alle tempistiche del processo che, in caso di mancato pagamento, si concluderà con l’interruzione del servizio e il recesso del contratto.

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La presenza di un periodo di tolleranza è, quindi, fondamentale per evitare che una piccola dimenticanza possa tradursi in un danno notevole, come la sospensione del servizio o il recesso unilaterale da parte dell’operatore, per il cliente che avrà tutto il tempo per regolarizzare la propria situazione andando a provvedere, nel minor tempo possibile, al pagamento di quanto dovuto.

Tempo di tolleranza

Il tempo di tolleranza relativo al mancato pagamento di una bolletta di un’utenza domestica varia in base a diversi fattori. Ad influenzare la durata di tale periodo sono la tipologia di servizio a cui fa riferimento la bolletta e l’azienda che eroga il servizio stesso. In linea generale, infatti, ogni azienda applica precisi criteri per la tolleranza in merito ai mancati pagamenti di un’utenza domestica.

Per evitare problemi di qualsiasi tipo, è quindi necessario consultare le condizioni contrattuali del servizio offerto dall’azienda con cui si è attivato un nuovo contratto. A seconda dei casi, la tolleranza in merito al mancato pagamento seguirà delle linee guida ben precise che l’azienda è tenuta ad indicare al cliente in qualsiasi momento. Molte aziende, in particolare per quanto riguarda gli abbonamenti per Internet e il telefono di casa, applicano diverse fasce di tolleranza a cui corrisponderanno interessi diversi.

Bisogna sottolineare, in ogni caso, che il tempo di tolleranza parte dal giorno successivo la scadenza della fattura. Questa data è l’unica data da tenere in considerazione sia per quanto riguarda il tempo di tolleranza e gli interessi applicati dall’azienda che per le tempistiche legate ad una possibile sospensione del servizio che porterà al recesso unilaterale dal contratto da parte dell’azienda.

Il giorno di scadenza della fattura, ovvero l’ultimo giorno utile per effettuare il pagamento entro le tempistiche richieste dall’azienda che eroga il servizio, viene fissato non meno di 20 giorni dopo l’invio della bolletta al cliente. Non viene presa in considerazione, quindi, la data di ricezione della bolletta che potrebbe essere soggetta a ritardi di vario tipo, rendendo impossibile all’utente il completamento del pagamento.

Cosa succede, quindi, se la bolletta arriva in ritardo? Se la bolletta cartacea viene consegnata al cliente dopo la data di scadenza, ad esempio a causa di un ritardo nella consegna da parte dei servizi postali che si occupano di questo processo, sarà compito dell’utente stesso dover dimostrare di aver ricevuto in ritardo la fattura e, quindi, di non aver provveduto al pagamento entro i tempi previsti.

Ricevere la bolletta dopo la data di scadenza e dopo la fine del periodo di tolleranza, concesso all’utente dall’azienda che eroga il servizio, può essere un problema. Per questo motivo, se si riceve la bolletta via posta ordinaria, è molto importante tenere sempre sotto controllo le possibili date di scadenza dei pagamenti delle varie utenze.

Se, ad esempio, la fatturazione di un determinato servizio è di tipo bimestrale e l’ultima bolletta è arrivata tre mesi fa sarà facile ipotizzare che vi sia stato un problema nelle procedure di consegna della bolletta via posta. In questi casi, non appena ci si rende conto della mancata ricezione, sarà necessario contattare l’azienda erogatrice del servizio per richiedere chiarimenti e, eventualmente, l’invio di una bolletta.

Per ovviare ai rischi di una bolletta arrivata in ritardo o anche solo al rischio di dimenticare di effettuare il pagamento, dopo aver ricevuto la bolletta, è possibile optare per strumenti come la bolletta digitale e il pagamento con addebito automatico su conto. Questi due fattori, come vedremo nel paragrafo seguente, permettono di eliminare qualsiasi rischio relativo al mancato pagamento di un’utenza e permettono, nella maggior parte dei casi, di ridurre al minimo i costi.

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Bolletta digitale e pagamento automatico

Il pagamento in ritardo di una bolletta di un’utenza domestica è legato, nella maggior parte dei casi, alla mancata ricezione della bolletta cartacea, che normalmente viene spedita tramite posta ed è quindi soggetta allo smarrimento o ad una consegna in ritardo.

Può capitare, inoltre, di non effettuare il pagamento di una bolletta, dopo aver ricevuto la fattura cartacea normalmente, per una semplice dimenticanza. Tra un impegno e l’altro della vita quotidiana, infatti, il rischio di dimenticarsi di pagare una bolletta è concreto.

Per evitare di dover fare i conti con tutti i problemi connessi al mancato pagamento di una bolletta è consigliabile abbandonare le soluzioni “tradizionali”, rappresentate dalla ricezione della bolletta cartacea via posta ordinaria e dal pagamento da effettuare tramite bollettino in un ufficio postale o in un punto abilitato (una ricevitoria, una tabaccheria etc.).

Per essere certi di non dover fare i conti con una bolletta non pagata, a prescindere dalla motivazione che ha impedito di effettuare il pagamento, è consigliabile optare per due opzioni che la maggioranza degli operatori mette a disposizione dei suoi clienti:

  • in primo luogo è necessario preferire la bolletta digitale alla bolletta cartacea; optando per questa soluzione, infatti, il provider invierà via e-mail al proprio cliente la fattura di pagamento in modo da eliminare il rischio di una mancata consegna oppure di una consegna in ritardo, ovvero dopo la data di scadenza della bolletta stessa; in questo modo, l’utente riceverà la bolletta subito dopo la sua emissione da parte dell’azienda che fornisce il servizio andando così a velocizzare tutto l’iter di pagamento.
  • Il secondo elemento da considerare è l’addebito automatico su conto corrente in sostituzione del tradizionale bollettino da pagare, di volta in volta, presso un ufficio postale oppure un punto abilitato a questo tipo di pagamenti (una ricevitoria, una tabaccheria etc.); scegliendo quest’opzione, il cliente registrerà l’addebito immediato dell’importo riportato in fattura al momento dell’emissione della bolletta stessa eliminando così il rischio di dimenticarsi di effettuare il pagamento della bolletta stessa

Bisogna sottolineare che molte aziende che erogano servizi come gli abbonamenti Internet casa o le forniture di luce e casa per la casa obbligano i loro clienti a scegliere la bolletta digitale e/o il pagamento automatico con conto corrente. In molti casi, infatti, le offerte più vantaggiose includono questi due fattori come elementi necessari per la loro attivazione.

In altri casi, questo avviene in particolare per quanto riguarda le forniture di luce e gas, le aziende garantiscono uno sconto extra ai loro clienti che scelgono il pagamento automatizzato sul conto corrente e l’invio della bolletta digitale in sostituzione della classica bolletta cartacea e del bollettino di pagamento che vengono recapitati tramite posta ordinaria.

Per i clienti, inoltre, scegliere di ricevere la bolletta digitale ed optare per il pagamento automatico sul conto corrente sono elementi che garantiscono un notevole risparmio. L’invio della bolletta cartacea ha un costo fisso (solitamente 1-1.5 Euro per fattura cartacea inviata) ed anche il pagamento del bollettino in ufficio postale o preso un altro punto abilitato presenta un costo aggiuntivo (solitamente 1.5-2 Euro per transazione) pari alla commissione applicata.

Moltiplicando questi costi per il numero di fatture annuali delle utenze domestiche sarà possibile calcolare i costi extra dovuti all’utilizzo dei sistemi “tradizionali”. Per le utenze energetiche (luce e gas) e l’abbonamento Internet casa si ricevono, ipotizzando una fatturazione bimestrale per tutti i servizi, un totale di 18 fatture all'anno. Moltiplicando il numero di fatture annuali per la somma del costo di invio e della commissione si otterrà la spesa complessiva che, facilmente, arriverà a superare i 50 Euro all’anno.