Numero conto corrente: come ricavarlo?

Aggiornato il: 26/07/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 29/01/2020

Le 12 cifre che indicano il proprio conto corrente fanno parte dell’IBAN, non sapete cosa sia questo codice e come ricostruirlo. Ecco tutte le informazioni utili per trovare i dati del conto corrente e ricavare il codice

Il numero del conto corrente è uno dei componenti dell’International Bank Account Number, l’IBAN. Quest’ultimo è un codice di 27 caratteri alfanumerici che viene richiesto per:

  • effettuare bonifici

  • ricevere dei pagamenti

  • avere accredito stipendio

Cos’è il conto corrente e a cosa serve

Prima di capire come ricavare il numero di conto dall’IBAN cerchiamo di capire cosa sia il conto e a cosa serva. Non si tratta solo di uno strumento finanziario che permette di conservare i propri risparmi o di effettuare versamenti e ricevere denaro. Il conto corrente permette di gestire le risorse finanziarie e grazie al contemporaneo home banking ha reso più immediate e semplici molte operazioni di controllo e gestione dei propri fondi.

I tipi di conto corrente possono essere molto diversi. Ci sono i conti correnti per giovani, adatti agli under 30 che vogliono aprire il loro primo account risparmiando. Ci sono i conti deposito, con o senza vincoli, che permettono di vedere crescere i propri risparmi e di maturare interessi sull’importo depositato. Ci sono anche dei conti per i minori, si tratta quasi dello stesso principio dei conti deposito e vengono aperti dai genitori per i figli. Questi ultimi di solito vengono sbloccati solo alla maggiore età del minore.

Ultime, ma non per importanza, le tipologie di conto corrente pensionati e conto aziendale. Ciascun prodotto ha le proprie condizioni di apertura e chiusura, i propri costi di gestione, una serie di componenti aggiuntive (come le carte di credito) e delle tariffe per le operazioni svolte. In ogni caso ogni conto, in Italia è contraddistinto da un codice di 12 cifre che è il numero di conto corrente e da un IBAN di 27 caratteri.

Come si compongono i nuovi IBAN

Fino al 2018 l’identificativo del conto era composto da due codici, l’ABI e il CAB seguiti dall’IBAN. Il primo indicava l’Associazione Bancaria Italiana e il secondo il Codice di Avviamento Bancario. Poi si è reso necessario un processo di uniformazione dei codici italiani ai criteri internazionali e quindi il vecchio IBAN e stato sostituito da un nuovo codice.

L’attuale IBAN è composto da sei sottocodici e ognuno di questi indica un elemento specifico. I primi due caratteri dei codici italiani sono sempre le lettere IT che indicano per l’appunto la nazione del conto corrente.

Gli altri 5 codici sono:

  • Codice di sicurezza: 2 caratteri che sono un numero di controllo internazionale

  • CIN: 1 carattere alfabetico per il controllo nazionale

  • ABI: 5 cifre che indentificano la Banca

  • CAB: altre 5 cifre che indicano la filiale presso cui è stato aperto il conto

  • Conto: le 12 cifre finali che rappresentano il conto corrente

Le 12 cifre finali sono dunque quelle che indicano il vostro numero di conto.

Il nuovo codice di 27 caratteri è diventato obbligatorio in tutte le operazioni di bonifico, fino al 2018 invece i bonifici potevano essere fatti anche con i soli codici ABI, CAB e con il proprio numero di conto.

La SEPA e le operazioni bancarie

Le modifiche subite dall’IBAN negli ultimi anni sono state necessarie per permettere di semplificare le operazioni di controllo e per consentire delle comunicazioni più agili tra i sistemi dell’area SEPA. Questa sigla la ritrovate anche sugli ordini di bonifici e operazioni di pagamento, l’acronimo sta per Single Euro Payments Area che in italiano si traduce in Area dei pagamenti in euro.

Fanno parte dell’Area SEPA:

  • gli Stati Membri dell'Unione Europea, anche quelli che non hanno ancora adottato la moneta unica

  • Islanda, Norvegia e Liechtenstein

  • Svizzera, Principato di Monaco, San Marino, Guernsay, Jersey, Isola di Man, il Principato di Andorra e la Città del Vaticano

Ci sono diversi vantaggi legati a questa uniformazione e alla possibilità di effettuare i propri pagamenti nei sistemi SEPA. Innanzitutto, sia privati che imprese possono usare strumenti di pagamento elettronico con una riduzione dei costi di distribuzione e gestione del contante. Ci sono tempi ridotti e procedure semplificate per le operazioni bancarie. Ci sono anche dei risvolti positivi che riguardano i pagamenti con carte di credito, sono stati resi infatti più semplici e diffusi.

Potrebbe capitare in operazioni al di fuori dei territori SEPA che venga richiesto un ulteriore codice di identificazione bancaria, il Bank Identifier Code. Se non siete in possesso di questo codice swift lo troverete sul sito della vostra banca.

Come si ricavano IBAN e numero di conto

Se non sapete quale sia il vostro codice IBAN potrete trovarlo sul contratto con cui avete aperto il conto corrente, oppure potrete richiederlo presso la vostra banca. Su alcune carte di credito è riportato anche il codice IBAN.

In ogni caso si può ricostruire il proprio IBAN avendo una connessione e conoscendo alcuni dati principali. Le coordinate ABI e CAB sono consultabili online, per ricavarle è necessario conoscere l’istituto in cui è stato aperto il conto e la filiale. Dovrete però conoscere il numero di conto corrente, altrimenti riuscirete a calcolare solo parte dell’IBAN.

Ci sono anche dei siti che ricavano per voi il CAB, ABI. Si deve però sempre essere in possesso del numero di conto e anche del CIN. Una volta recuperati i singoli codici si dovrà ricostruire l’esatta sequenza, quindi dovrete inserire:

  • Codice Paese

  • Codice di sicurezza

  • CIN

  • ABI

  • CAB

  • Conto corrente

È sempre meglio controllare che si sia inserito correttamente ciascun dato. Comunque qualora proviate ad effettuare un’operazione è i dati dell’intestatario non corrispondano a quelli del conto vi apparirà un messaggio di errore.

Carte con IBAN

Il principio è lo stesso anche per risalire al numero di conto tramite le carte con IBAN. Su queste carte elettroniche è riportato l’intera stringa di codice, contate dalla fine verso l’inizio le ultime 12 cifre e avrete il numero del conto corrente.

Queste carte non hanno un vero e proprio conto proprio, in genere sono associate al vostro account principale o sono delle ricaricabili. La differenza sta nel fatto che la presenza dell’IBAN le rende abilitate a fare e ricevere bonifici.