ISEE e bonus bollette: come avere la riduzione nel 2022

Aggiornato il: 07/06/2022
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 07/06/2022

Con il nome di bonus bollette 2022 si indicano le misure relative ai bonus sociali per le forniture, verso i quali sono state previste delle variazioni volte a venire incontro a chi è in difficoltà a causa dell’aumento del costo delle materie prime, in primo luogo il gas (ma anche il prezzo dell’energia elettrica deriva parzialmente dal gas), in seguito alla guerra tra Russia e Ucraina.

È proprio il cosiddetto “Decreto Ucraina” infatti a contenere delle disposizioni innovative riguardo a chi può accedere al bonus bollette per quest’anno: vediamo di che si tratta qui di seguito.

Che cos’è il bonus bollette 2022

I bonus sociali sono:

  • il bonus elettrico
  • il bonus gas
  • il bonus idrico

Si tratta di agevolazioni previste per chi ha redditi bassi o famiglie particolarmente numerose. Non sono stati introdotti quest’anno, facendo ormai parte da anni delle misure dello stato sociale italiano, che le ha via via implementate grazie all’Autorità, ovvero l’ARERA (Autorità di Regolazione Energia Reti Ambiente). Tra chi è titolare di una fornitura tra le tre elencate qui sopra (attiva o anche sospesa per morosità) si stabilisce chi è che ha diritto a uno o più bonus sociali grazie a una serie di parametri: in primo luogo l’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, la misura utilizzata dallo Stato per valutare la condizione economica di una famiglia.

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Che ISEE serve per bonus bollette?

Per avere diritto al cosiddetto bonus bollette relativo al gas e all’energia elettrica è necessario avere un indicatore ISEE non superiore a 12.000 euro. Si tratta di un sensibile aumento rispetto al valore precedente, che si fermava a un massimo di 8.265 euro. Il periodo in cui è valevole questa soglia va dal 1° aprile 2022 fino al 31 dicembre 2022. Per chi ha almeno 4 figli a carico, e rientra quindi nella fattispecie della famiglia numerosa, la soglia ISEE ha un valore massimo di 20.000 euro.

Attenzione perché per il bonus acqua la soglia ISEE non varia e rimane a 8.265 euro (20.000 euro, ovviamente, per chi ha almeno 4 figli a carico).

Tipo di bonus Soglia ISEE  Soglia ISEE per famiglia numerosa
Bonus energia elettrica 12.000 euro 20.000 euro
Bonus gas 12.000 euro 20.000 euro
Bonus acqua  8.265 euro 20.000 euro

Come ottenere bonus bollette 2022?

A differenza degli anni antecedenti al 2021, quando per ottenere il bonus bollette era necessario farne apposita richiesta, dall’anno scorso non c’è più bisogno di presentare una domanda specifica oltre alla dichiarazione ISEE per vedersi riconosciuto il bonus, ovviamente se si rientra nelle categoria specificate. Tutto infatti avviene in automatico.

Chi ha diritto alla riduzione delle bollette?

Hanno diritto alla riduzione delle bollette tramite il bonus sociale tutti gli intestatari di un contratto di fornitura per usi domestici di energia elettrica, di gas o di acqua, che rientrino nei limiti ISEE descritti più in alto. Questo significa che si può avere il bonus bollette 2022 sia essendo proprietari dell’immobile in cui si risiede sia se si vive in affitto, l’importante è che le utenze, in questo caso, non siano intestate al proprietario dell’immobile. Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipo (anche tutti e tre) per ogni anno di competenza della DSU, in base al cosiddetto vincolo di unicità.

Per quanto riguarda l’ammontare della riduzione delle bollette, questa varia in base alle decisioni dell’ARERA, che periodicamente li rivede a seconda del prezzo delle materie prime. Per il primo trimestre del 2022 gli importi delle agevolazioni sono stati i seguenti per l’energia elettrica:

Componenti del nucleo familiare Bonus ordinario di compensazione
1-2 165,60 euro
3-4 200,70 euro
più di 4 persone 235,80 euro

 

Più complicato invece il calcolo dell’ammontare della riduzione bollette gas, in quanto, a differenza del bonus per l’energia elettrica, non dipende soltanto dal numero di componenti del nucleo familiare ISEE ma anche dalla categoria d’uso associata alla fornitura agevolata (se relativa al solo uso dell’acqua calda sanitaria e/o del gas per la cottura dei cibi, solo riscaldamento o entrambi gli utilizzi) e infine dalla zona climatica in cui è è localizzata la fornitura: si va da un minimo di 62,10 euro per le famiglie fino a 4 componenti che utilizzano il gas solo per l’acqua calda sanitaria/uso cottura (non dunque il riscaldamento) a un massimo di 816,30 euro per le famiglie con più di 4 componenti che hanno entrambe le tipologie di utilizzo e vivono nella zona climatica più onerosa, la F.

Come richiedere il bonus per le bollette?

Si è detto che dal 2021 il bonus sociale viene riconosciuto automaticamente a chi rientra nelle condizioni di disagio economico definite in base all’ISEE, senza che sia necessario presentare ulteriori domande. È però indispensabile che lo Stato italiano sia a conoscenza dell’ISEE del nucleo familiare, che va comunicato tramite la presentazione annuale della DSU, ovvero la Dichiarazione Unica Sostitutiva.

  • La DSU può essere presentata:
  • all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
  • al Comune;
  • a un Centro di Assistenza Fiscale;
  • online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

Ha una validità che va dal momento della presentazione fino al 31 dicembre successivo ed è costituita da una serie di dati autodichiarati (i dati anagrafici, quelli relativi ai beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione) e altri dati che invece sono acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (come il reddito complessivo ai fini IRPEF) e dall’INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF).

Quando è disponibile l’ISEE per il bonus bollette

L’INPS effettua il calcolo dell’ISEE in base alle informazioni che l’utente dichiara e a quelle che l’ente ha a disposizione grazie ai suoi archivi. Entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della DSU, l’INPS rende disponibile l’attestazione attraverso l’accesso al servizio online dedicato, le sedi territoriali competenti oppure lo stesso ente al quale è stata presentata la dichiarazione, in presenza di specifico mandato conferito dal dichiarante. Online è possibile accedere – così come si fa già per la dichiarazione dei redditi – al servizio ISEE precompilato con DSU precompilata: questo documento contiene sia i dati autodichiarati dall’utente sia i dati precompilati forniti da Agenzia delle Entrate e INPS.

L’attestazione può venire richiesta all’INPSA da qualsiasi componente del nucleo familiare, utilizzando il servizio online dedicato oppure attraverso le sedi territoriali competenti. Nel caso in cui il patrimonio familiare subisca ingenti variazioni, a partire dal 1° aprile di ogni anno è possibile ottenere il calcolo dell’ ISEE corrente sulla base dei patrimoni posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU. Se vengono aggiornati solo i redditi, l’ISEE corrente ha validità di sei mesi dalla data di presentazione della DSU ISEE corrente (a meno di variazioni su situazione occupazionale o fruizione dei trattamenti, nel cui caso l’aggiornamento deve essere ogni due mesi); se vengono aggiornati solo i patrimoni, l’ISEE corrente ha validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU corrente; nel caso di aggiornamento sia per i redditi che per i patrimoni, infine, l’ISEE corrente ha validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU corrente, a meno di variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti, in tal caso deve essere aggiornato entro due mesi.