Posso pagare le bollette con il reddito di cittadinanza? E cosa posso comprare esattamente con il finanziamento ricevuto? In questa guida abbiamo raccolto le domande più frequenti legate al reddito di cittadinanza e guidarvi così al meglio nel suo utilizzo, evitando il rischio di incorrere nelle sanzioni previste.
Il reddito di cittadinanza è la misura approvata nel marzo 2019 dal Ministero del Lavoro della scorsa legislatura. È mirato alla riattivazione e al reinserimento dei disoccupati a zero o basso reddito. La misura si basa su tre pilastri:
Data la varietà di categorie di spesa che è possibile coprire, capire se è possibile per quali utilizzare il reddito di cittadinanza o meno è piuttosto complesso. D’altro canto, è stato ormai chiarito che, per quanto riguarda le utenze domestiche, ci si può servire del reddito di cittadinanza solo per pagare determinati tipi di bollette.
Con la carta del reddito di cittadinanza è permesso pagare le bollette luce e gas, mentre non è permetto coprire le bollette telefono e quelle internet.
Il motivo per il quale è stata fatta questa distinzione si basa sulla dicitura ministeriale che restringe il campo della carta ai beni di consumo. Per questo motivo, le utenze luce e gas sono considerati beni primari, mentre secondo l’INPS le seconde categorie sarebbero beni superflui. Come noterete si tratta di una distinzione molto labile (la linea internet è considerata oggi un servizio fondamentale a tutti gli effetti ed è spesso messa a disposizione gratuitamente presso gli spazi pubblici, come metropolitane, piazze e ospedali), ma si tratta al momento dell’unica confermata.
Certamente, ciò che rende ancora più complicato questa distinzione è il fatto che ad oggi il Ministero non ha pubblicato una lista precisa con le voci di spesa espressamente consentite e vietate. L’elenco più recente risale infatti all’aprile 2019 e si limita a specificare le spese categoricamente escluse, tra cui armi, gioco d’azzardo, navi, gioielli e pellicce.
Una volta determinata questa distinzione, potrete procedere con il pagamento delle vostre bollette luce e gas tramite la card del reddito di cittadinanza. Il Ministero del Lavoro ha deciso di erogare il finanziamento attraverso una carta bancomat di Poste Italiane da cui è possibile prelevare in contanti solo una porzione dell’intera somma che riceverete. Si tratta di 100 Euro al mese per i single e di una somma più alta a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare interessato.
Per pagare le vostre bollette, dovrete semplicemente recarvi presso uno degli uffici di Poste Italiane. Ricordate naturalmente di portare con voi il bollettino. Sottolineiamo che la card consente il pagamento delle sole utenze luce e gas, quindi il pagamento non sarà accettato nel caso in cui si trattasse di un’utenza che cade al di fuori delle categorie di spesa consentite.
La transazione tramite bancomat reddito di cittadinanza avverrà tramite apposito lettore presso la cassa dell’ufficio e associata in automatico al vostro nome. Uno strumento di controllo (software) del Ministero consentirà alla transazione di andare a buon fine, previa verifica della tipologia di spesa che state effettuando.
La scelta di fornire una carta bancomat per erogare il finanziamento del reddito di cittadinanza si basa essenzialmente sulla necessità di massima trasparenza e controllo degli acquisti che vengono effettuati dai cittadini beneficiari. A differenze delle transazioni tramite contante, i pagamenti elettronici sono infatti completamente tracciabili.
Recentemente, il Ministero ha dovuto fare chiarezza relativamente a cosa fosse possibile pagare o meno attraverso il finanziamento erogato con il reddito di cittadinanza. Infatti, sul sito dedicato, è stato specificato semplicemente che questo contributo consente l’acquisto di ogni genere di bene di consumo. Questa definizione generica ha scatenato molte perplessità, a cui sono seguite numerose richieste di chiarimento presso gli sportelli e il centralino INPS incaricato.
Al momento, è possibile solo trovare una lista delle spese categoricamente vietate, che sono:
Inoltre, sono specificate alcune condizioni in cui è di nuovo vietato l’utilizzo della carta reddito di cittadinanza:
Infine, è molto importante ricordare che il reddito di cittadinanza implica l’obbligo di fruire dell’intero importo ricevuto ogni mese. Non è possibile quindi effettuare operazioni di “risparmio” o di recupero del credito non utilizzato da un mese all’altro. Al contrario, è previsto che l’importo non utilizzato nel mese precedente venga sottratto dal totale erogato per il mese successivo, nei limiti del 20% del beneficio erogato.
In caso di esito positivo della richiesta di reddito di cittadinanza agli Enti preposti, il beneficio sarà trasmesso attraverso una carta bancomat (detta Carta reddito di cittadinanza) emessa attualmente da Poste Italiane. In questo senso, la scelta della carta è stata determinata dal fatto che i pagamenti elettronici consentono la massima tracciabilità e offrono la possibilità di creare uno storico delle transazioni. Questa decisione non solo rientra nelle politiche di trasparenza, ma anche permette di raccogliere e conservare i dati di utilizzo per analizzarli e creare relative statistiche.
Con il bancomat, il cittadino beneficiario ha la capacità di:
È importante ricordare che per ricevere la carta e usufruire del reddito non è necessario essere intestatari di un conto corrente o postale.
Il Patto per il lavoro e per l’inclusione sociale che viene sottoscritto per ricevere l’erogazione del reddito di cittadinanza prevede alcune condizioni entro le quali questo può essere ridotto oppure cancellato. Inoltre, è prevista la reclusione da due a sei anni per specifiche casistiche.
Le ragioni che possono portare alla riduzione o alla perdita del reddito di cittadinanza sono:
Come accennato nei paragrafi precedenti, viene prevista anche la reclusione in casi particolarmente gravi. Si tratta di: