Risalire al conto intestato ad una persona defunta può essere necessario per gestire correttamente le questioni ereditarie.
Tuttavia, le banche hanno l'obbligo di proteggere le informazioni dei loro clienti, anche dopo la loro morte, quindi questo può essere un processo complicato e delicato. Ecco una lista dei possibili passi da intraprendere per accedere al conto corrente del de cuius e sapere come conoscere i beni di un defunto:
Per risalire al conto corrente di una persona defunta, diversi documenti sono necessari. Di seguito è presentata una lista puntata che riassume i documenti generalmente richiesti:
Certificato di morte | Comprovare ufficialmente il decesso della persona. |
Atto di notorietà/dichiarazione di successione | Attestare i soggetti legittimati all'eredità. |
Autocertificazione di eredità | Dichiarare lo status e il grado di parentela dell'erede con il defunto. |
Documento d’identità del richiedente | Identificare la persona che sta facendo la richiesta. |
Codice fiscale del defunto e dell’erede | Effettuare verifiche amministrative da parte delle banche. |
Copia del testamento (se presente) | Fornire le disposizioni scritte del defunto circa la distribuzione dei propri beni. |
Documentazione di parentela | Comprovare la parentela tra il richiedente e il defunto. |
Modulistica specifica della banca (Modulo di richiesta degli eredi su rapporti bancari intestati al defunto) | Fornire informazioni richieste da specifici formulari bancari. |
Eventuale procura speciale | Autenticare la delega se la richiesta è avanzata da un rappresentante. |
Atto di accettazione dell'eredità | Formalizzare l’accettazione dell'eredità, fondamentale in fasi successive. |
Dichiarazione di proprietà | Elenca i beni noti appartenenti al defunto. |
La richiesta alla banca
Individuare la banca presso cui il defunto aveva aperto un conto corrente può richiedere una ricerca approfondita tra i suoi documenti personali, o talvolta, una verifica diretta presso varie istituzioni bancarie, particolarmente nel caso in cui non ci sia un chiaro indicatore dell’istituto di credito utilizzato.
Per quanto riguarda la documentazione, è indispensabile avere a disposizione il certificato di morte, un atto notorio o altri documenti che confermino la propria posizione di erede, oltre al documento d’identità e al codice fiscale sia del defunto che dell'erede. Tutti questi documenti saranno fondamentali per confermare la propria identità e legittimazione nel richiedere informazioni bancarie relative al de cuius.
La richiesta alla banca va formulata con chiarezza, evidenziando l'intenzione di ottenere informazioni riguardanti il conto corrente del defunto e citando i diritti legali come erede. La richiesta dovrebbe includere le generalità del richiedente, il grado di parentela con il defunto e le motivazioni per cui si desidera accedere a tali informazioni, quali la necessità di regolare la successione. Tale richiesta può essere presentata direttamente presso un ufficio della banca, o inoltrata tramite una raccomandata con avviso di ricevimento per assicurarsi che giunga a destinazione e vi sia una tracciabilità della comunicazione.
Una volta inviata la richiesta, è necessario attenersi ai tempi previsti dalla legge o dalle policy della banca per ricevere una risposta. Nel caso in cui la banca neghi l'accesso alle informazioni, sarà necessario esaminare le motivazioni del rifiuto e valutare l'opportunità di un'eventuale azione legale. Se le informazioni vengono fornite, sarà poi fondamentale esaminarle con attenzione, valutando accuratamente l’entità del patrimonio e delle passività eventualmente presenti sul conto, considerando anche la consultazione di un esperto per gestire al meglio la successione.
Dopo avere acquisito tutte le informazioni necessarie, la decisione riguardo all'accettazione dell'eredità dovrebbe essere ponderata con attenzione, considerando anche eventuali debiti lasciati dal defunto. Infine, una volta deciso di accettare l’eredità, sarà necessario procedere con le altre fasi legali, come la dichiarazione di successione e la divisione dei beni tra gli eredi.
È sempre fortemente consigliato ricorrere alla consulenza di un professionista, come un avvocato, un notaio o un commercialista, per navigare correttamente attraverso tutte le fasi della gestione dell'eredità e per garantire che tutte le azioni siano svolte in conformità con la legge.
Inoltrare una richiesta all’Agenzia delle Entrate può essere un altro passo vitale nel processo di rintracciamento dei conti correnti e degli altri asset finanziari di una persona deceduta. Nell'ambito della ricerca dei conti correnti del defunto presso l’Agenzia delle Entrate è opportuno prepararsi adeguatamente, disponendo di tutta la documentazione necessaria e seguendo le procedure stabilite per facilitare l’ottenimento delle informazioni.
In primo luogo, va preparata una richiesta formale indirizzata all'Agenzia delle Entrate, nella quale si esprime chiaramente l'intenzione di ottenere informazioni relative ai beni finanziari del defunto. Il documento deve contenere i dati dell’erede e del defunto, il grado di parentela e le motivazioni che giustificano la necessità di accedere a tali informazioni, quali, ad esempio, l’organizzazione della successione. Ciò può implicare la spiegazione dettagliata del legame parentale e dell’interesse legittimo nel richiedere i dati patrimoniali del de cuius.
È cruciale allegare alla richiesta una copia del certificato di morte del defunto e tutti i documenti che attestano la posizione dell’erede, oltre ai relativi documenti d'identità e codici fiscali. L’invio della richiesta può essere effettuato mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, in modo da garantire sia la consegna che la ricezione del documento e per mantenere un registro delle comunicazioni effettuate.
Una volta inoltrata la richiesta, bisogna attendere il periodo necessario affinché l'Agenzia delle Entrate possa processare la domanda e fornire un feedback. In generale, l'agenzia ha l'autorità di accedere a determinati database finanziari, come l’Anagrafe tributaria, che può contenere informazioni dettagliate relative ai conti correnti, investimenti e altri asset finanziari del defunto.
Se l'Agenzia delle Entrate dovesse negare l'accesso alle informazioni richieste anche attraverso l’anagrafe dei conti correnti del defunto, sarà fondamentale valutare accuratamente le motivazioni del rifiuto, potendo considerare l'opzione di intraprendere percorsi legali alternativi per ottenere le necessarie informazioni. In ogni caso, sarebbe consigliabile consultare un professionista del settore legale o fiscale per discutere i dettagli della situazione e determinare il miglior corso d'azione per proseguire nel processo.
Tale processo, benché possa apparire burocratico e complesso, è fondamentale per garantire che la divisione e la gestione del patrimonio del defunto siano eseguite in modo accurato e conforme alla legge, assicurando che tutti gli asset siano correttamente identificati e distribuiti tra gli eredi in maniera equa e legittima.
Quando non si conosce l'istituto bancario presso il quale il defunto aveva aperto un conto, si può procedere con un'indagine bancaria - vedere il paragrafo su La richiesta alla banca - anche tramite le agenzie esperte del settore.
Dopo aver trovato la banca, si procede inviando alla stessa una "richiesta di esistenza di conti correnti", allegando il certificato di morte originale, una copia del documento di identità valido dell’erede più l'autocertificazione per attestare la parentela con il defunto e presenza o meno di un testamento per la successione.
Una volta ricevuta la documentazione, l'istituto informerà gli eredi dei rapporti del defunto con la banca , per poter poi avere il via libera per procedere con la dichiarazione di successione.