Verifica Codice Fiscale per Agenzia delle Entrate: come fare e a cosa serve

Aggiornato il: 04/05/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 04/05/2020

Il codice fiscale è un codice univoco per ogni cittadino rilasciato dallo Stato italiano a fini fiscali. Si tratta di una serie di 16 caratteri alfanumerici di grande importanza, visto che vengono richiesti in diverse situazioni quotidiane al cittadino: ad esempio quando apre un conto corrente, quando deve riscuotere un pagamento, acquistare determinate categorie di beni come i veicoli a motore, quando si emette una fattura, si deve pagare una multa e così via.

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Il ministero delle Finanze dispone di un’Anagrafe tributaria che registra tutti i dati e i relativi codici fiscali dei cittadini. Oggi, il codice fiscale si trova riportato sulla propria tessera sanitaria. Per verificarne la correttezza, ad esempio perché si vogliono controllare che siano veritieri i dati di un’altra persona che fa una transazione con noi o perché ci viene richiesto e non lo abbiamo sottomano, l’Agenzia delle Entrate propone una serie di strumenti sul proprio sito Internet.

Anche le società registrate e le altre persone non fisiche hanno un loro codice fiscale: nel primo caso, questo corrisponde al numero di iscrizione al Registro delle imprese, altrimenti si riceve in automatico un codice composto da 11 cifre in tutti di cui le prime 7 sono un numero sequenziale univoco dell’azienda e le altre sono assegnate dall’Agenzia delle Entrate.

Che cos’è il servizio di verifica del codice fiscale

Il servizio di verifica del codice fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate ha l’obiettivo di verificare l’esistenza e la corrispondenza tra un codice fiscale e i dati anagrafici del soggetto (derivati da sesso, data e luogo di nascita), grazie a un confronto con i dati registrati presso l’Anagrafe tributaria.

La consultazione è ad accesso libero, e chiunque, quindi, può accedervi, secondo quanto disposto dal decreto legge n. 78 del 2010.

Come funziona la verifica del codice fiscale

Per effettuare la verifica del codice fiscale, è possibile scegliere una delle seguenti tre opzioni sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

  • verifica del codice fiscale di una persona fisica o di un soggetto diverso da una persona fisica

  • verifica e corrispondenza tra il codice fiscale e i dati anagrafici di una persona fisica

  • verifica e corrispondenza tra il codice fiscale e la denominazione di un soggetto diverso da persona fisica

La verifica del codice fiscale di persona fisica o soggetto diverso da una persona fisica

Scegliendo questa opzione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, si accederà a una pagina dove dovranno essere compilati i campi relativi al codice fiscale in questione e al codice di sicurezza per dimostrare di non essere un bot (disponibile anche in versione audio).

Dopo aver premuto su Invia, la pagina visualizzata mostrerà semplicemente se il codice fiscale inserito è valido (se il soggetto è correttamente registrato in Anagrafe tributaria) oppure non valido. Da segnalare che il servizio non permette di verificare la validità di una partita IVA, in compenso può verificare anche la validità di un codice fiscale provvisorio numerico attribuito a una persona fisica.

La verifica e corrispondenza tra codice fiscale e dati anagrafici

Cliccando sull’opzione corrispondente, la pagina visualizzata sarà più complessa, perché presenterà i seguenti campi da completare:

  • codice fiscale

  • cognome

  • nome

  • data di nascita

  • provincia di nascita

  • comune o stato estero di nascita

  • sesso

Anche qui bisognerà inserire il codice di sicurezza e, dopo aver premuto Invia, si visualizzerà una pagina che confermerà o meno la correttezza dei dati inseriti. L'applicazione verifica anche la validità e la corrispondenza tra un codice fiscale provvisorio numerico e i dati anagrafici completi di una persona fisica.

La verifica e corrispondenza tra il codice fiscale e la denominazione di un soggetto diverso da una persona fisica

L’ultima opzione nella pagina dell’Agenzia delle Entrate verifica la validità e l'esatta corrispondenza tra un codice fiscale e la denominazione di un soggetto diverso da persona fisica, attraverso il collegamento con l'Anagrafe tributaria. Il link mostrerà una pagina con i seguenti campi da completare:

  • codice fiscale

  • denominazione

  • codice di sicurezza.

La verifica di corrispondenza viene effettuata per esatta coincidenza di tutti i caratteri inseriti con quelli registrati in Anagrafe tributaria, con il messaggio “Dati validi” qualora la corrispondenza sia positiva. Il servizio non consente di verificare la validità di una partita Iva.

Com’è composto il codice fiscale in Italia

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che i programmi che si trovano online e che permettono il calcolo del codice fiscale non sono affidabili, e il loro utilizzo può portare dei problemi ai cittadini: nessuno certifica, infatti, che l’algoritmo utilizzato sia quello giusto. Per questo, se magari ci si trova in una situazione in cui si è dimenticato il proprio codice fiscale e non lo si ha sottomano, ma serve per qualche pratica di persona oppure online, si può anche utilizzare un generatore di codici fiscali ma poi è vitale controllarne l’aderenza con i propri dati presso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il codice fiscale italiano è composto da una serie di numeri e lettere di 16 caratteri, articolata in questo modo:

  • i primi 3 caratteri sono le prime tre consonanti del cognome; nel caso in cui il cognome abbia meno di 3 consonanti, si integra con le prime vocali, fino ad avere tre caratteri; se il cognome ha solo due caratteri, il terzo è la lettera X (trovate più informazioni qui sotto).

  • i secondi 3 caratteri sono composti dalle prime tre consonanti del nome di persona; se il nome ha più di tre consonanti, si prendono la prima, la terza e la quarta (attenzione, si salta la seconda: ad esempio “Sebastiano” avrà come lettere SST e non SBS).

  • i primi 2 numeri del codice fiscale sono le ultime due cifre dell’anno di nascita.

  • il carattere successivo è un carattere derivato dal mese di nascita.

  • i successivi 2 numeri sono il giorno di nascita (aumentato di 40 unità per i soggetti sesso femminile).

  • i successivi tre caratteri indicano il luogo di nascita.

  • l’ultimo carattere ha funzione di controllo.

Come funzionano nel dettaglio i caratteri del codice fiscale

Più precisamente, queste sono le regole da tenere a mente per il codice fiscale e i relativi caratteri derivati dai dati del cittadino. Per quanto riguarda i caratteri del cognome:

  • Se il cognome contiene tre o più consonanti, i tre caratteri da rilevare sono, nell'ordine, la prima, la seconda e la terza consonante.

  • Se il cognome contiene due consonanti, i tre caratteri da utilizzare sono, nell'ordine, la prima e la seconda consonante e la prima vocale.

  • Se il cognome contiene una consonante e due vocali, si utilizzano, nell'ordine, quella consonante e quindi la prima e la seconda vocale.

  • Se il cognome contiene una consonante e una vocale, si utilizzano la consonante e la vocale, nell'ordine, e si assume come terzo carattere la lettera X.

  • Se il cognome è costituito da due sole vocali, esse si utilizzano, nell'ordine, e si assume come terzo carattere la lettera X.

Per quanto riguarda invece il nome:

  • Se il nome contiene quattro o più consonanti, i tre caratteri da utilizzare sono, nell'ordine, la prima, la terza e la quarta consonante.

  • Se il nome contiene tre consonanti, i tre caratteri da utilizzare sono, nell'ordine, la prima, la seconda e la terza consonante.

  • Se il nome contiene due consonanti, i tre caratteri da utilizzare sono, nell'ordine, la prima e la seconda consonante e la prima vocale.

  • Se il nome contiene una consonante e due vocali, i tre caratteri da utilizzare sono, nell'ordine, quella consonante e quindi la prima e la seconda vocale.

  • Se il nome contiene una consonante e una vocale, si utilizzano la consonante e la vocale, nell'ordine, e si assume come terzo carattere la lettera X.

  • Se il nome è costituito da due sole vocali, esse si utilizzano nell'ordine, e si assume come terzo carattere la lettera X.

Il carattere relativo al mese di nascita segue questa logica:

  • gennaio=A

  • febbraio=B

  • marzo=C

  • aprile=D

  • maggio=E

  • giugno=H

  • luglio=L

  • agosto=M

  • settembre=P

  • ottobre=R

  • novembre=S

  • dicembre=T

Il carattere alfabetico di controllo viene determinato con un procedimento piuttosto complesso: tutti i quindici caratteri precedenti vengono convertiti in un valore numerico, a seconda che occupino posizione pari o posizione dispari, in base ad alcune tabelle di corrispondenza; i valori numerici così determinati vengono poi sommati e la loro somma si divide per 26. Infine, si ottiene il carattere di controllo convertendo il resto di tale divisione nel carattere alfabetico ad esso corrispondente utilizzando un’ultima tabella.

È che due persone abbiano lo stesso codice fiscale?

Ci sono casi in cui non è sufficiente dimostrare che un codice fiscale sia rispondente ai dati anagrafici di una persona, perché gli stessi dati non indicano in modo univoco un solo cittadino italiano, ma due o addirittura più di due.

La cosiddetta “omocodia” – cioè la condizione per cui due o più persone hanno dati anagrafici che darebbero origine allo stesso codice fiscale – è molto rara, ma teoricamente possibile. Pensiamo ad esempio a un nome e un cognome molto comuni (come “Mario Rossi”) in una grande metropoli, come Milano: considerando che ogni giorno nascono 25-30 bambini, la possibilità che i dati anagrafici per il codice fiscale siano identici esiste.

In questo caso, è sempre l’Agenzia delle Entrate ad attribuire a ogni persona con omocodia un nuovo codice fiscale, che viene calcolato in base a quello generato dai dati anagrafici. Inoltre, il programma di controllo della correttezza formale del codice fiscale può essere utilizzato anche in questi casi.