Le commissioni bancarie sono costi che le banche addebitano ai loro clienti per fornire servizi legati al loro conto corrente e ad altre operazioni finanziarie, dai mutui ai prestiti, passando per gli investimenti, magari nel mercato azionario. Le commissioni bancarie possono variare a seconda del tipo di servizio offerto e delle specifiche del prodotto finanziario.
Tipo di commissione bancaria |
Descrizione |
Commissioni per manutenzione conto |
Costi periodici (mensili o annuali) per la gestione del conto corrente |
Commissioni per prelievi da ATM esterni |
Costi per prelievi presso sportelli automatici di altre banche |
Commissioni per bonifici SEPA |
Costi per l'esecuzione di bonifici all'interno dell'area SEPA |
Commissioni per bonifici internazionali |
Costi per l'esecuzione di bonifici al di fuori dell'area SEPA |
Commissioni per pagamenti POS |
Costi per l'utilizzo del terminale POS con carta di debito o credito |
Commissioni per emissione assegni |
Costi per l'emissione di assegni bancari |
Commissioni per protesti e insoluto |
Costi applicati in caso di mancato pagamento di assegni o altre operazioni non onorate |
Commissioni per carte di credito/debito |
Costi periodici (mensili o annuali) per la gestione e l'utilizzo di carte di credito o debito |
Commissioni per cambio valuta estera |
Costi applicati per il cambio di valuta in operazioni internazionali o prelievi in valuta estera |
Il profilo della banca influenza la presenza di determinate commissioni e il loro ammontare:
Non è semplice capire al volo quanto si spende con un conto corrente in base alle commissioni, perché questo, più che un valore fisso, è un ammontare derivato dalle abitudini di uso del conto del correntista stesso.
La Banca d’Italia ha però introdotto qualche anno fa un indicatore che può aiutare proprio in questo senso: l’ISC, o Indicatore Sintetico di Costo, che deve essere obbligatoriamente comunicato dalla banca prima dell’apertura del conto (e che si può trovare nel prospetto informativo).
L'obiettivo dell'ISC è fornire ai clienti una misura unica e facilmente comprensibile per confrontare i costi dei diversi conti correnti e per aiutarli a scegliere il prodotto finanziario più conveniente in base alle loro esigenze. L'ISC viene calcolato tenendo conto di tutte le commissioni e le spese applicabili al conto corrente, come le commissioni di gestione di manutenzione del conto, le commissioni per i prelievi e i versamenti, quelle per i bonifici, gli assegni, le carte di debito o di credito, i servizi accessori come l’home banking e così via.
Una volta compresa la natura delle commissioni bancarie e le differenti strategie messe in atto dalle banche e dagli istituti di credito, è più che lecito per il correntista cercare dei modi per ridurre le commissioni e risparmiare sul conto corrente.
Oltre alle commissioni che si pagano sulle operazioni più comuni, ci sono altre spese che fanno salire i costi del conto corrente. Tra queste voci di spesa bisogna tener conto sia dei costi fissi sia di quelle commissioni bancarie che potremmo definire "nascoste", addebitate per operazioni fatte solo saltuariamente e a cui non si presta grande attenzione.
All'interno di questa categoria possiamo far rientrare vari tipi di costi:
Il costo del canone annuo è uno di quelli che pesa di più tra le varie voci di spesa per il conto corrente. L'importo del canone varia molto da banca a banca: va dall'essere gratuito nel caso dei conti a zero canone fino ad arrivare a svariate decine di euro al mese per i conti correnti che hanno funzionalità avanzate.
Quando si valutano le diverse offerte delle banche è importante verificare anche se è possibile azzerare il canone e quali operazioni è necessario fare. In alcuni casi, ad esempio, si può ridurre o azzerare il conto accreditando lo stipendio o la pensione, oppure facendo un certo numero di operazioni al mese.
Lo stesso discorso vale per la carta di credito: mentre il costo di emissione è pressoché inevitabile, il canone annuo può essere azzerato con facilità. Sono molte le banche emittenti che permettono di ridurre il canone fino ad azzerarlo, ad esempio, raggiungendo determinate soglie di spesa mensile.
Chi vuole risparmiare sulle spese del conto corrente ha diverse alternative a disposizione. Oltre a considerare l'apertura di un conto corrente zero spese , infatti, può valutare:
Ognuna di queste soluzioni presenta dei pro e dei contro che vanno valutati attentamente leggendo le condizioni economiche del prodotto e valutando i costi addebitati per i vari tipi di utilizzo.
Tipo di conto |
Caratteristiche |
Per chi è adatto |
Conto corrente online | Può essere gestito esclusivamente tramite il servizio di home banking |
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Conto corrente base | Conto corrente a basso costo che permette di fare un numero limitato di operazioni all'anno |
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Conto corrente a zero spese | Conto corrente senza commissioni per operazioni come bonifici, prelievi di contante, ecc. | Per chi fa molte operazioni all'anno |
Conto corrente a canone zero | Conto corrente senza canone fisso | Per chi fa poche operazioni all'anno |
Carta conto |
Carta di pagamento dotata di IBAN che permette di fare le più comuni operazioni di un conto corrente (bonifici, prelievi, pagamenti) |
Per chi ha bisogno di fare solo le operazioni base di un conto corrente |