Cashback privato: tutte le opportunità di banche e istituti di credito

Aggiornato il: 08/11/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 08/11/2021

Il cashback è il meccanismo con il quale, pagando per l’acquisto di un bene o di un servizio, viene riaccreditato del denaro. In altre parole è un’altra forma di sconto, anche se funziona in modo un po’ diverso: un prodotto può costare ad esempio 100 euro, e io posso pagare i 100 euro con la mia carta di credito per poi ricevere 5 euro in forma di cashback, pagando così, nel complesso, solo 95 euro.

transazioni e cashback

Può essere uno strumento promozionale per invitare a effettuare i propri acquisti in un determinato punto vendita, oppure – com’è successo in Italia durante la pandemia da coronavirus – a promuovere un determinato metodo di pagamento al posto di un altro.

Per evitare il contagio, infatti, è meglio utilizzare il contante il meno possibile, visto che le banconote e le monete possono essere vettori del virus; il cashback, con l’accredito immediato sul conto corrente, incoraggia a scegliere invece i metodi di pagamento come le carte, sia di debito che di credito.

Dopo il cashback pubblico che ha riscosso un notevole successo in Italia nel 2020 e nei primi sei mesi del 2021, oggi sono diverse le realtà che offrono un cashback privato: vediamo le più interessante.

Il cashback pubblico in Italia

A differenza dei normali programmi di fidelizzazione tramite raccolta punti, a cui noi italiani siamo più abituati, il cashback non dà premi a scelta da un catalogo, ma soldi veri, semplicemente facendo acquisti, e potendo aggiungere il rimborso a eventuali promozioni o sconti.

Il Piano Italia Cashless, che è durato fino al 1° luglio del 2021, ha permesso di ricevere un rimborso del 10% con l’uso di carte di credito, carte di debito e prepagate, Bancomat e app di pagamento, fino a 300 euro l’anno (cioè fino a 150 euro a semestre, con però almeno 50 pagamenti, e nessuna validità per gli acquisti online, e in rimborso massimo di 15 euro per transazione).

Con il Super Cashback, i primi 100.000 cittadini a fare più transazioni ogni 6 mesi ricevevano 1.500 euro, mentre con la lotteria degli scontrini si è potuto partecipare a una lotteria nazionale gratuita con estrazioni settimanali, mensili e annuali, per premi fino a cinque milioni di euro.

Tutto questo, però, ora è finito, perché al momento il cashback è bloccato e non dovrebbe tornare nel 2022, anche se la situazione è in divenire e il Governo potrebbe decidere di finanziare quest’iniziativa anche per il prossimo anno.

Di certo il cashback del Piano Italia è stato un grande successo: i pagamenti digitali, nei primi sei mesi del 2021, hanno infatti raggiunto i 145,6 miliardi di euro, con una crescita del +23% rispetto allo stesso periodo del 2020, in particolare con ottimi risultati arrivati dai pagamenti tramite contactless (+66%, da 31,4 e 52,1 miliardi di euro) e da smartphone (+108%, fino a 2,7 miliardi di euro); il tutto tenendo conto che ancora nel 2021 ci sono state numerose chiusure in diverse tipologie di esercizio, quindi anche le possibilità di spesa erano sicuramente inferiori a quelle di un anno “normale”. Insomma, agli italiani il cashback è piaciuto, ed è per questo che dopo il cashback pubblico comincia ad affermarsi il cashback privato.

Che cos’è il cashback privato

Il cashback privato non è regolamentato dal Governo, e quindi ogni sua caratteristica – la percentuale di rimborso, l’eventuale soglia massima per il singolo rimborso, la soglia periodica, la tempistica del rimborso – viene decisa dal soggetto che rende disponibile la promozione per i suoi clienti.

Si tratta di una casistica molto varia, promossa sia da banche e istituti di credito che da altri tipi di sistemi di pagamento, come app e simili, e i termini non possono essere riassunti in genere ma visti caso per caso.

C’è da ricordare, comunque, che il cashback non è esattamente uno sconto, nel senso che anche se l’effetto è praticamente identico – un bene o un servizio vengono pagati meno – prima si paga l’intera cifra e solo dopo (a volte quasi contestualmente, altre volte ci vogliono anche settimane o mesi) si riceve il denaro rimborsato.

È necessario quindi che, prima di effettuare un acquisto tramite cashback, si sia certi di avere a disposizione sul conto corrente i soldi necessari per pagare tutto l’ammontare; l’unica eccezione è il cashback attraverso carta di credito, in cui, come ogni volta in cui si usa questo strumento di pagamento, l’addebito della cifra pagata non è immediata ma avviene il mese successivo. 

Il cashback privato di American Express

American Express è probabilmente la più celebre tra le aziende che emettono carte di credito ad aver sviluppato una serie di piani diversi per i propri strumenti di pagamento: man mano che aumenta il canone mensile o annuale da pagare, le carte AmEx offrono agli utenti delle funzionalità in più, che permettono di rendere più comoda e conveniente la propria esperienza d’acquisto. Una di queste è proprio il cashback. Al momento Blu American Express offre il 10% di cashback sui primi 1.500 euro spesi con la carta di credito e registrati in estratto conto, poi l’1% sugli acquisti. Blu American Express è gratuita per il primo anno e dal secondo costa 3 euro al mese, ed è richiedibile con un reddito annuale lordo di almeno 11.000 euro.

Il cashback privato con Hype

Hype è la carta conto studiata da Banca Sella che, oltre ad avere tutte le funzionalità di una carta con IBAN, permette di guadagnare il cashback per gli acquisti online (a differenza del cashback di Stato che riguardava soltanto gli acquisti nei negozi fisici). Basta fare shopping tramite l’app e si potrà ricevere un rimborso variabile, fino al 10%: ad esempio un 3% su Volagratis, un 6,50% su Groupon, un 7,60% su NOW TV e così via. In più l’app di Hype ha una sezione dedicata proprio alle promozioni, con offerte speciali tutto l’anno dove il cashback ha percentuali più alte.

Il cashback di Revolut

Revolut è un’altra banca che offre l’opportunità dei premi in cashback. Revolut ha diversi piani (Standard, Plus, Premium e Metal, con abbonamenti crescenti da 0, 2,99, 7,99 e 13,99 euro al mese) e il cashback su tutti i pagamenti con carta è riservato alla versione più costosa, ovvero la carta Revolut Metal.

Per la precisione, Revolut Metal permette di guadagnare fino all’1% di cashback in qualsiasi valuta tra le 30 supportate da Revolut (incluse le cripto) e su tutti i pagamenti, online e offline. In più c’è, per chi accede dal browser, l’estensione Revolut Shopper, che trova automaticamente gli sconti negli shop online e permette di ottenere fino al 42% di cashback presso partner selezionati, come Apple o Nike.

Il cashback con Satispay

Anche Satispay mette a disposizione il cashback: l’app di pagamento elettronico infatti consente di fare shopping in più di 115.000 punti vendita in tutta Italia. Questo cashback non ha una percentuale fissa, ma varia a seconda della zona, della promozione o della partnership attiva, oltre a speciali promozioni (ad esempio con bonus più alti per il primo acquisto in un esercizio). Con Satispay si ha una disponibilità di denaro legata a quanto si carica sull’app, e il rimborso ricevuto del cashback va immediatamente ad aumentare questo patrimonio, pronto per essere utilizzato per nuovi acquisti o anche per scambi di denaro con altri utenti di Satispay.