Capitale

In economia questo termine identifica i beni economici prodotti dall’uomo che vengono reinvestiti per produrre altri beni. Il capitale viene anche definito come la ricchezza materiale disponibile. Esistono due tipi di capitale quello reale e quello monetario.

Nel capitale reale vengono considerati anche le materie prime possedute, eventuali macchinari, impianti e la forza lavoro. Il secondo è invece identificato con il denaro accumulato.

Questa parola viene accostata a diversi termini che ne modificano il significato, se ad esempio ci spostiamo nel campo finanziario i mercati azionari sono definiti anche mercati di capitali.

Oppure nell’ambito imprenditoriale si definisce capitale proprio che corrisponde al capitale sociale dell’impresa, si tratta dei conferimenti dei soci. Questo si contrappone al capitale di debito cioè quella quota finanziata da terzi, siano essi privati o società.

Anche parlando di conti correnti si trovano dei riferimenti al capitale, in questo caso si intendono i risparmi accumulati o investiti. Se si apre un conto corrente remunerato o un conto deposito nel contratto saranno esplicitate le condizioni di remunerazione del capitale, cioè della somma investita e sulla quale si ottengono degli interessi.

Per una banca il capitale non è altro che la somma di denaro ottenuta dagli azionisti e dagli investitori, in questo caso l’importo complessivo considera anche gli utili non distribuiti.

Il capitale bancario deve garantire la copertura dei debiti che l’istituto contrae, ad esempio concedendo prestiti ai clienti. Se il capitale non dovesse essere sufficiente a coprire le passività della banca si rischierebbe la bancarotta.

Il parametro utile a capire se la banca a cui volete affidare i vostri risparmi è solida e ha un capitale sufficiente a garantirvi è il CET 1 Ratio, deve essere superiore all’8%. Questo indice misura il rapporto tra il capitale bancario, i crediti ed altre attività ad alto rischio tenute dall’istituto. Il livello ottimale del CET 1 Ratio è del 10%.