Come calcolare il codice BIC da IBAN?

Aggiornato il: 09/12/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 09/12/2021

Sono ormai pochissimi, in Italia e nei Paesi più avanzati del mondo, a non avere un proprio conto corrente usato per gestire i propri risparmi, l’accredito dello stipendio o della pensione, il pagamento delle utenze e così via.

codice iban

Visto che si parla di miliardi di persone, una delle sfide per le banche e per gli istituti di credito, ma anche per i governi e le istituzioni, è riuscire a trovare un sistema efficace per identificare senza errori il singolo conto e il suo titolare (o i suoi titolari, in caso di conto cointestato).

Questo a maggior ragione da quando la globalizzazione ha reso molto più comuni i trasferimenti di denaro tra nazioni diverse, specialmente in Europa: per questo nel 1997 è stato inventato l’IBAN, acronimo per Internation Bank Account Numer, che entrando a far parte dello standard internazionale ISO 13616:1997 è oggi obbligatorio per disporre e ricevere bonifici. Ma l’IBAN non è il solo codice che si utilizzi in ambito bancario: anche il codice BIC/SWIFT è spesso citato. Vediamo qui di seguito di che cosa si tratta e se è possibile calcolare il codice BIC da IBAN.

Che cos’è l’IBAN e com’è strutturato

L’IBAN è uno standard utilizzato in Europa e altri Stati (soprattutto in Medio Oriente e nei Caraibi, per un totale di 77 nazioni) per identificare in maniera univoca un conto bancario a livello internazionale, in modo da favorire le transazioni da Paese a Paese (e ovviamente anche all’interno di un Paese) per ridurre al minimo gli errori. L’IBAN non ha lo stesso formato in tutti gli Stati che lo adottano, ma ha comunque alcune caratteristiche condivise: in particolare, inizia con il codice della nazione della banca emittente, di due lettere (in Italia è IT), seguono due caratteri di controllo e poi quello che viene definito con BBAN, o Basic Bank Account Number.

Il BBAN ha un massimo di 30 caratteri alfanumerici, a seconda della nazione, ed è formato dal codice della banca, dall’eventuale codice dello sportello, dall’eventuale CIN (Control Internal Number, un ulteriore carattere di controllo che assicura la corretta digitazione dell’IBAN) e infine dal numero del conto corrente. In alcuni casi, come quello della Germania, l’IBAN è molto corto perché comprende soltanto il codice della banca e il numero di conto corrente, così come accade anche in Arabia Saudita, Austria, Azerbaigian, Bahrein, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Georgia, Gibilterra, Kazakistan, Kuwait, Kosovo, Lettonia, Libano, Liechtenstein, Lussemburgo, Moldavia, Paesi Bassi, Repubblica Dominicana, Romania, Svizzera; in Italia, invece, il BBAN è stato fissato a 23 caratteri e l’IBAN quindi a 27 caratteri. 

Il codice della banca all’interno del BBAN in Italia è formato dal codice della banca, ovvero l’ABI, e dal numero della filiale, il CAB.

Che cos’è il BIC e com’è strutturato

Un’altra delle più utilizzate coordinate bancarie, il codice BIC – acronimo di Bank Identifier Code – viene anche detto informalmente codice SWIFT (malgrado esistano codici BIC non SWIFT) ed è utilizzato per il trasferimento di denaro tra banche, in particolare nelle transazioni internazionali.

Il codice BIC è lungo 8 o 11 caratteri, di cui i primi 4 indicano la banca, 2 indicano la nazione secondo lo standard ISO 3166, 2 indicano la città dove si trova la banca. In più possono esserci ulteriori 3 caratteri opzionali che rappresentano la filiale. Se non ci sono questi tre caratteri aggiuntivi, il codice BIC è quindi riferito alla sede centrale della banca, altrimenti il pagamento è diretto a una filiale specifica.

Si può calcolare il codice BIC dall’IBAN?

Da quanto si è detto finora, si capisce bene perché non sia possibile calcolare il codice BIC dall’IBAN: si tratta infatti di due codici completamente diversi e che non hanno alcuna relazione tra loro, a differenza dell’ABI e del CAB che possono essere ricavati senza difficoltà dall’IBAN, insieme al numero di conto.

In altre parole, se si effettua una transazione che oltre all’IBAN richiede anche il codice BIC/SWIFT è necessario averli entrambi: per fortuna, se l’IBAN è personale e cambia a seconda del conto corrente, il codice BIC/SWIFT è relativo alla banca ed è rintracciabile con una semplice telefonata (o un altro canale di comunicazione) al proprio istituto di credito.

Quando serve il codice BIC

Di norma, per effettuare un bonifico SEPA in Europa basta conoscere l’IBAN, ma la situazione cambia quando si è al di fuori del sistema SEPA: in questo caso, per ricevere e disporre pagamenti è necessario avere anche il codice BIC.

Al momento l’area SEPA, acronimo di Single Euro Payments Area, comprende i Paesi dell’Euro, ovvero Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna; poi alcuni Pasi che non adottano l’euro ma sono comunque mebri dell’Unione Europea, cioè Bulgaria, Croazia, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria; e infine Città del Vaticano, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Principato di Monaco, Regno Unito, Svizzera e San Marino, 9 Stati non membri Ue.

Questo vuol dire che per una transazione in uno di questi Paesi è difficile che venga richiesto il BIC della banca verso cui effettuare il bonifico (ma non impossibile, ad esempio quando il modulo per disporre un bonifico è uno solo e non specifico a seconda che sia SEPA o extra SEPA). Quando invece si effettua un pagamento in una nazione che non è compresa in questo elenco il codice BIC/SWIFT sarà indispensabile.

Come trovare il codice BIC

Come detto, se non si conosce il proprio codice BIC la prima cosa da fare è contattare il servizio clienti della propria banca, che fornirà immediatamente il codice richiesto. È però molto probabile, e anzi quasi certo, che il proprio servizio di home banking preveda già al suo interno, ovviamente dopo essere entrati nell’area personale fornendo le nostre credenziali (username e password), una sezione dedicata alle coordinate bancarie, quando queste non vengono riportate direttamente nella pagina d’arrivo dell’area clienti.

Qui si troveranno l’IBAN (eventualmente anche con indicazione dell’ABI e del CAB, per quanto come si è visto questi codici possano essere facilmente ricavati dall’IBAN) e il codice BIC/SWIFT, senza quindi che sia necessario entrare in contatto con il personale della banca, spesso con lunghe attese al telefono.

Altre cose da sapere sui bonifici extra SEPA

Posto che non c’è modo per ricavare il codice BIC dall’IBAN e che questo codice è indispensabile per effettuare un bonifico (o per riceverne uno) fuori dall’area SEPA, è necessario anche ricordare che questo tipo di operazioni bancarie ha anche un costo di solito superiore, e a volte anche di molto, rispetto al normale bonifico SEPA.

Questo infatti, per facilitare le transazioni tra gli Stati che appartengono all’Eurozona, può essere anche immediato o comunque venire accreditato sul conto nel giro di un giorno lavorativo; oltre ai costi, anche i tempi sono molto più lunghi per i bonifici che richiedono di fornire anche il BIC/SWIFT. Prima di effettuare un’operazione come il bonifico extra SEPA è quindi buona norma sincerarsi di conoscere le eventuali commissioni bancarie, i costi una tantum e, se si ha bisogno del denaro liquido il più presto possibile (o se questo viene richiesto dal destinatario della transazione), i tempi medi, eventualmente valutando se non sia meglio utilizzare strumenti alternativi come ad esempio PayPal.