Abolizione Roaming in Europa: guida ai cambiamenti da luglio 2022


Dal 1° luglio 2022 entra in vigore il nuovo regolamento europeo sul roaming, ovvero sul costo aggiuntivo, oltre alla tariffa nazionale, per l’utilizzo dei telefoni cellulari (per chiamate, messaggi, navigazione Internet mobile) anche all’estero, nella fattispecie nei Paesi dell’Unione Europea.

Abolizione Roaming Europa

In sintesi, l’abolizione del roaming già vigente fin dal 15 giugno del 2017 viene estesa per altri dieci anni. Questo significa che fino al 2032 sarà possibile utilizzare il proprio smartphone senza costi ulteriori rispetto alla propria tariffa nazionale. Vediamo più nel dettaglio di che cosa si tratta.

Che cos’è il roaming e come funziona

Fino a qualche anno fa la parola roaming faceva venire una certa ansia a chi viaggiava molto; tecnicamente con questo termine si indicano quei procedimenti che permettono a un telefono che non si trova nella rete del proprio operatore di telefonia mobile di funzionare anche su un’altra rete disponibile. Ma con roaming, nell’uso comune, si indicano soprattutto i costi aggiuntivi che per lungo tempo chi andava all’estero ha dovuto pagare (e deve ancora pagare se si trova fuori dall’Unione Europea), spesso salatissimi.

Non era inusuale, agli albori della telefonia mobile, pagare decine di euro o anche di più per un semplice viaggio; tutto questo fino al 2007, quando in Europa è entrato in vigore un nuovo regolamento – noto con il nome di Eurotariffa – che ha obbligato i gestori di telefonia mobile ad abbassare i costi di chiamata di 30 Paesi, con un tetto massimo per gli SMS, le chiamate in uscita e quelle in entrata. Il 30 aprile 2016 i prezzi sono nettamente diminuiti, e infine dal 15 giugno 2017 le tariffe di roaming sono state del tutto rimosse, prima in Unione Europea e poi anche in Norvegia, Islanda e Liechtenstein, cioè gli Stati che formano lo Spazio Economico Europeo.

Con la situazione vigente – quella appena rinnovata a partire da luglio 2022 – tutti gli abitanti di questi Paesi possono spostarsi in un’altra nazione dello SEE utilizzando la stessa tariffa che usano a casa, senza costi aggiuntivi.

Quanto costa il roaming fuori dall’Europa

Se con l’abolizione del roaming in Europa viaggiare nell’Unione Europea, telefonare e navigare su Internet (senza esagerare, in quest’ultimo caso, come viene spiegato più sotto) è molto semplice e poco costoso, il discorso cambia radicalmente quanto si esce dalla Ue. In questo caso, infatti, a meno di singoli accordi con i Paesi ospitanti il roaming può arrivare a cifre molto alte (di solito possono essere previste tariffe speciali per nazioni come gli Stati Uniti, il Canada, la Cina, il Giappone e ultimamente anche i Paesi Arabi, cioè le destinazioni in cui è più probabile che gli italiani si rechino per lavoro o per svago).

Ci sono però delle offerte degli operatori telefonici pensate proprio per chi viaggia molto fuori dall’Europa e può mettere un limite alla spesa telefonica e di navigazione, con dei forfait o perlomeno delle tariffe speciali. Nella tabella qui di seguito analizziamo alcune offerte degli operatori (soprattutto TIM e Vodafone, in quanto gli altri operatori di norma propongono tariffe a consumo) per navigare e telefonare all’estero senza dover subire veri e propri salassi:

Operatore Offerta Caratteristiche Prezzo
TIM TIM in Viaggio Pass 10 giga di Internet 4G, 500 minuti e 500 SMS per Europa (anche non Ue), USA, Canada e Brasile 20 euro per 30 giorni
TIM TIM in Viaggio Pass Mondo 2 giga di Internet 4G, 100 minuti e 100 SMS in oltre 80 Paesi extra Ue 30 euro per 10 giorni
TIM TIM opzione Svizzera 5 giga di Internet 4G e 500 minuti in Svizzera 5 euro al mese
TIM TIM in Viaggio Internet 4 giga in Europa e in USA 25 euro per 10 giorni
Vodafone Travel Mondo 200 minuti, 10 SMS e 1 giga (Paesi in Zona 1), 3 giga (Paesi in Zona 2), 5 giga (Paesi in Zona 4), 10 Giga (Paesi in Zona 4)

29,99 euro per 10 giorni

Vodafone Smart Passport+ Mondo 60 minuti, 60 sms e 200 mega in Albania, Turchia, Canada, Svizzera e Principato di Monaco; 60 minuti, 60 SMS e 500 mega al giorno negli Stati Uniti; 30 minuti, 30 SMS e 500 mega in diversi Paesi del resto del mondo, sempre con la possibilità di traffico extra soglia pagando un sovrapprezzo 3 o 6 euro al giorno (a seconda del Paese)
WindTre Travel Svizzera 10 giga, 50 minuti in Svizzera e 10 minuti dall’Italia verso la Svizzera 4,99 euro al mese

Che cosa cambia per la velocità di navigazione con l’abolizione del roaming

Le nuove misure in materia di roaming riguardano anche la qualità e la velocità della connessione all’estero. I consumatori, infatti, hanno diritto alla stessa qualità e velocità di cui godono nel proprio Paese, a patto ovviamente che siano disponibili reti equivalenti. Per fare un esempio, gli operatori non potranno imporre agli “ospiti” che si collegano una connessione di qualità inferiore rispetto a quella offerta ai clienti normali, come una 3G al posto della 4G, una 4G al posto della 5G e così via.

Le nuove norme migliorano anche l’accesso ai servizi di emergenza in tutta l’Unione Europea, oltre a garantire tutte le informazioni chiave a proposito dei servizi che potrebbero essere soggetti a costi aggiuntivi. Gli operatori inoltre possono fornire ulteriori servizi, come ad esempio la possibilità di rinunciare al roaming su reti non terrestri, come quelle delle navi e degli aerei, oppure l’interruzione automatica dei servizi quando il consumatore raggiunge un limite predefinito.

Quali sono i Paesi Ue in cui è abolito il roaming?

Il roaming è abolito nei Paesi dello Spazio Economico Europeo, che comprende Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Repubblica d'Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito.

Che cos’è il fair use e cosa c’entra col roaming

Quando si parla di roaming si fa spesso riferimento alla cosiddetta regola del “fair use”, ovvero dell’”utilizzo corretto” del telefono. Infatti, per evitare abusi viene applicata all’utente la tariffa nazionale solo se viene rispettata questa clausola, per la quale si confronteranno i consumi registrati all’estero e quelli effettuati di norma nel territorio nazionale alla ricerca di eventuali scarti macroscopici. Ad esempio, chi vive soprattutto all’estero e ha una SIM italiana dovrebbe munirsi, prima o poi, di una SIM del Paese che lo ospita e utilizzare quella. Se infatti i consumi in roaming risulteranno superiori – si parla soprattutto di Internet mobile, più che di chiamate e messaggi – la compagnia telefonica ha il diritto di contattare l’utente e informarlo che si passerà a un sovrapprezzo nel caso di prosecuzione della permanenza all’estero.

Il periodo di confronto utilizzato è di almeno quattro mesi e in ogni caso l’utente ha la possibilità di chiarire la propria situazione entro 14 giorni ed evitare così che il sovrapprezzo venga applicato. Se il traffico nazionale torna a essere quello prevalente in queste due settimane, non verrà applicato automaticamente alcun sovrapprezzo. In linea di massima – ma si tratta solo di un’indicazione – si può dire che all’estero si può usare un numero di Gigabyte di traffico pari all’incirca agli euro dell’offerta (per un’offerta che costa 5 euro al mese, quindi, 5 gigabyte), ma è buona regola controllare quanto scritto sul contratto per evitare brutte sorprese.

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