Che cos’è l’indirizzo IP
“IP” sta per Internet Protocol e, in soldoni, è un numero che identifica un determinato dispositivo connesso a una rete (dal PC allo smartphone collegato al Wi-Fi di casa), in modo da permettere la comunicazione dei dati da altri terminali o dispositivi di rete. Sono quindi univoci per ogni rete ed essenziali come “carte d’identità” dei vari apparecchi.
L’IP nel tempo ha seguito diversi protocolli, il più recente dei quali è l’IPv6, con indirizzi a 128 bit (e non a 32 come il vecchio IPv4) per rendere disponibile un numero molto maggiore di indirizzi, affinché – visto il proliferare degli apparecchi in rete – questi non raggiungano la saturazione.
L’IPv4 rimane comunque ancora lo standard, ed è questo il formato più familiare: è costituito da quattro numeri, separati ciascuno da un punto, che possono variare da 0 fino a 255 (cioè un totale di 2^8 diversi valori, visto che ogni gruppo è da 8 bit, o 1 byte). Nell’IPv6 invece le cifre sono esadecimali, ognuno degli 8 gruppi rappresenta 2 byte ciascuno e può quindi variare da 0 a 65535 (2^16 valori).
Gli IP statici e dinamici
Di norma, quando ci si collega al proprio provider Internet dopo aver scelto una tra le tante tariffe ADSL, il fornitore del servizio (TIM, Infostrada, Vodafone, Fastweb, Tiscali e così via) fornisce automaticamente un IP tra i vari indirizzi che ha a disposizione, e a ogni connessione questo cambia.
Confronta le offerte ADSL e fibra »
Si tratta cioè di un IP dinamico (è la forma standard) nonché privato, visto che il numero oltre identificare il dispositivo fornisce il percorso per raggiungerlo da parte degli altri indirizzi IP pubblici.
Con gli IP statici, invece, l’indirizzo IP (pubblico) fornito dal provider è sempre lo stesso. Questo può essere un vantaggio piuttosto importante, non solo per chi fa da server per altre connessione (che, ovviamente, devono conoscere sempre l’indirizzo a cui collegarsi) ma anche per chi magari tiene il PC acceso in casa e vuole accedervi da lavoro, senza doversi segnare ogni volta l’IP dinamico, e così via.
L’IP statico è un servizio che viene fornito da alcuni provider con un sovrapprezzo rispetto al canone ordinario delle offerte adsl e telefono fisso. Non si tratta, comunque, di una funzionalità che aggiunge né toglie nulla rispetto a una connessione comune con IP dinamico in termini di velocità, e quindi va richiesto solo se ne si ha realmente bisogno.
Oltre agli IP pubblici, ci sono anche gli IP privati, che vengono utilizzati per identificare un dispositivo all’interno di una specifica rete locale o LAN. Gli indirizzi qui vengono assegnati dal router, o in maniera automatica (con il protocollo DHCP) oppure manuale; il gestore della rete può scegliere.
Proprio perché gli IP sono privati, non c’è quindi ambiguità se un determinato dispositivo ha lo stesso indirizzo IP di un altro in un’altra rete, anche a poca distanza. Questo perché i blocchi di indirizzi IP privati sono gli stessi per tutti i router del mercato. È lo stesso principio per cui, per configurare il proprio modem o router, ci si collega a indirizzi come 192.168.0.1 o 192.168.1.1, che stanno a identificare proprio il router.
Anche per gli IP privati è possibile operare una distinzione tra IP statici e IP dinamici: i primi sono quelli stabilimenti manualmente dal gestore della rete, i secondi quelli assegnati in automatico dal DHCP. L’utilità dell’IP privato statico è chiara, ad esempio, con le stampanti di rete, in modo che possano essere raggiunte comodamente senza che si debba conoscere un nuovo indirizzo ogni volta.
Come fare a conoscere il proprio indirizzo IP
Per conoscere il proprio IP, dopo aver valutato quale adsl solo dati scegliere e per i diversi scopi per cui questa informazione può essere necessaria (ad esempio gestire un firewall), ci sono molti modi.
In primo luogo è possibile visitare uno dei tanti siti Internet che offrono questo semplicissimo servizio, visto che ogni server può registrare l’indirizzo IP di chi lo visita. In alternativa ci sono programmi per PC free e molto semplici (come What is my IP) che forniscono lo stesso servizio.
Per conoscere invece il proprio indirizzo IP privato, basta rivolgersi al proprio stesso computer in rete.
Su PC bisogna seguire i seguenti passi:
- Accedere al campo di ricerca del menu Start
- Digitare nella barra di ricerca cmd e premere invio
- A questo punto è sufficiente digitare ipconfig nella finestra apparsa e premere ancora una volta invio
L’IP del PC è quello che compare nella finestra seguente vicino alla dicitura “IPv4”.
Su Mac, invece, la procedura è questa:
- Accedere alle Preferenze di sistema
- Selezionare la sezione Network
- Selezionare la connessione in uso nella barra laterale che compare a sinistra
L’indirizzo compare in alto, sopra il menu a tendina.