Truffe carte di pagamento: la guida per evitarle

Aggiornato il: 18/09/2023
di Davide Raia
Pubblicato il: 18/09/2023

In 30 secondi

Tutto quello che c'è da sapere sulle truffe sulle carte di pagamento:

  • si tratta di una minaccia seria per i consumatori
  • tra le principali truffe troviamo il phishing, la clonazione della carta, le truffe all'ATM e al POS oltre che quelle sugli acquisti online
  • le truffe online sono un fenomeno in crescita e rappresentano una nuova minaccia per gli utenti
  • SOStariffe.it ha raccolto alcuni consigli per difendersi dalle truffe sulle carte di pagamento

Le truffe sulle carte di pagamento sono sempre più numerose e pericolose. SOStariffe.it che mette a disposizione un tool per il confronto carte, ha scelto di fare il punto sulle truffe più frequenti sulle carte di pagamento (considerando carte di credito ma anche carte di debito e prepagate) andando ad illustrare alcuni consigli per prevenire ed individuare le truffe e alcuni accorgimenti per prevenirle o limitare al minimo i danni.

Le truffe ai danni di proprietari di carte di pagamento sono sempre più frequenti. Tali raggiri possono avvenire direttamente online, a causa di un acquisto su di un sito poco sicuro, oppure dopo un prelievo all’ATM. I sistemi dei truffatori diventano sempre più ingegnosi e “tecnologici”

Nel corso degli ultimi anni, alle truffe “tradizionali” note da tempo si sono affiancate anche nuove truffe, con un focus sui canali digitali dove le minacce si moltiplicano e, per i truffatori, entrare in possesso dei dati degli utenti e dei dati delle carte diventa ancora più semplice.

Vediamo alcuni consigli per evitare tutte le possibili truffe sulle carte di pagamento.

I consigli per evitare le truffe sulle carte di pagamento

LE TRUFFE SULLE CARTE DI PAGAMENTO

Il Phishing

La sottrazione del PIN della carta

La clonazione della carta

La truffa all’ATM

La truffa al POS

La truffa sugli acquisti online

La truffa del finto bancario

Utilizzare una carta di pagamento espone a diversi rischi, con la possibilità concreta di dover imbattersi in raggiri di vario tipo che mirano, generalmente, a sottrarre denaro dalle tasche degli utenti. Ecco quali sono le principali truffe sulle carte di pagamento e come individuarle e evitarle con i consigli raccolti da SOStariffe.it:

Il phishing: una minaccia concreta per le carte di pagamento

Il phishing è diventata una delle principali minacce informatiche. I truffatori, via e-mail o SMS, cercheranno di convincere l’utente a fornire i dati della carta di pagamento (o altri dati personali come i codici d’accesso degli account).

Per portare a segno la truffa, i malintenzionati si fingeranno membri di un’organizzazione affidabile (una compagnia assicurativa, un operatore telefonico o la stessa banca che ha emesso la carta) per convincere l’utente a fornire i dati della carta di pagamento di sua spontanea volontà, adducendo una richiesta pretestuosa.

Nel 2022 la Polizia Postale ha registrato un aumento del +9% delle persone identificate e indagate per attività di phishing e altri fenomeni mirati alla sottrazione di dati personali e bancari dei consumatori.

Una volta entrati in possesso di tali dati, i truffatori li sfrutteranno per sottrarre denaro dal saldo della carta o dal conto corrente ad essa abbinato. Per prevenire questo tipo di truffe è fondamentale evitare di fornire i dati della carta di pagamento a seguito di richieste arrivate via e-mail o SMS da parte di soggetti non identificativi.

È sempre opportuno verificare con la massima attenzione questo tipo di richieste che, nella stragrande maggioranza dei casi, provengono da fonti non legittime e sono alla base di un tentativo di phishing.

Conviene, inoltre, contattare subito il servizio clienti dell’istituto bancario o dell’azienda mittente della comunicazione per verificare che si tratti di una richiesta legittima. È fondamentale non agire d’impulso, comunicando i dati della carta senza aver valutato con attenzione la richiesta.

Un’indagine di Revolut e Dynata a inizio 2023 ha evidenziato che il 10% degli italiani non ha strumenti adatti a riconoscere un tentativo di frode online. Il rischio di cadere in una truffa di phishing bancario è, quindi, molto elevato.

Sottrazione del PIN della carta di pagamento: ecco come evitare questa truffa

Il PIN rappresenta un importante codice di protezione per la carta di pagamento. Per questo motivo, i truffatori cercheranno di impossessarsi del PIN, oltre che della carta stessa, per portare a segno i propri attacchi. Un malintenzionato che riesce ad entrare in possesso sia della carta che del PIN potrà, ad esempio, prelevare all’ATM tutto il denaro disponibile prima (nei limiti dei massimali previsti dalla carta stessa) prima che l’utente riesca a bloccare la carta. Per questo motivo, è fondamentale non comunicare mai a nessuno il PIN oltre che evitare di annotarlo su appunti cartacei o digitali da portare con sé, insieme alla carta stessa.

Clonazione della carta di pagamento: ecco come proteggersi

La clonazione di una carta di pagamento è una minaccia concreta per gli utenti. Esistono, infatti, diversi stratagemmi che possono essere messi in atto per duplicare una carta che, successivamente, potrà essere utilizzata all’oscuro del titolare, senza che questo si accorga in tempo dell’utilizzo non autorizzato della carta stessa.

Per proteggersi contro il rischio di una clonazione della carta di pagamento è importante attivare tutti i sistemi di alert previsti dalla propria banca per monitorare l’utilizzo della carta stessa. La banca può avvisare l’utente via e-mail, SMS o tramite una notifica via app del tentato utilizzo della carta di pagamento. In questo modo, sarà facile accorgersi della clonazione e procedere con il blocco dela carta.

Bisogna, inoltre, attivare i sistemi di sicurezza per la verifica dell’identità delle transazioni online. Le carte possono essere abilitate all’utilizzo di un sistema di autorizzazione a due o più fattori che permette di accertare l’identità dell’utente. Tali sistemi prevedono l’invio di un codice via SMS e l’inserimento di una password statica (diversa dal PIN) per la convalida della transazione.

Attenzione alle truffe all’ATM

Massima attenzione va posta anche a tutte le operazioni di prelievo all’ATM. Spesso, infatti, gli sportelli automatici potrebbero essere stato opportunamente modificati da qualche malintenzionato con l’installazione di un dispositivo, detto skimmer, che ha l’obiettivo di clonare la carta di pagamento. Potrebbe, inoltre, essere stata installata una telecamera per rilevare il codice PIN della carta stessa.

Quando si effettua un prelievo, quindi, conviene controllare con la massima attenzione che l’ATM scelto non sia stato manomesso. Al termine dell’operazione, inoltre, è opportuno verificare che l’importo prelevato sia stato correttamente addebitato sul conto o sul saldo della carta. Se possibile, inoltre, conviene utilizzare gli ATM “cardless”, sportelli automatici che consentono il prelievo anche senza l’inserimento della carta fisica.

La truffa del POS: controllare sempre l’importo della transazione

Quando si paga con il POS ci si espone ad una serie di rischi. Un commerciante disonesto potrebbe tentare di eseguire più operazioni con la stessa carta oppure potrebbe effettuare un’operazione con un importo più alto di quello pattuito. Anche quando si paga al POS, quindi, bisogna avere la massima attenzione.

Prima di avvicinare la carta al POS, ad esempio, è necessario verificare sul display che l’importo della transazione sia quello corretto. Subito dopo il pagamento, inoltre, è necessario consultare la ricevuta emessa e controllare che l’addebito sia avvenuto correttamente (e con l’importo giusto) sul saldo della carta. Meglio diffidare, inoltre, degli esercenti che richiedono la carta senza mostrare il POS.

Gli acquisti online e le possibili truffe

Acquistare online espone, inevitabilmente, ad una serie di potenziali truffe sulle carte di pagamento. Per questo motivo, è fondamentale verificare che il sito scelto rispetti gli standard più elevati di sicurezza e garantisce la massima trasparenza nella gestione delle operazioni di pagamento.

Bisogna, inoltre, diffidare da offerte troppo vantaggiose, con sconti completamente fuori mercato, soprattutto quando questi arrivano da siti sconosciuti o da venditori poco affidabili (attenzione sempre ai feedback degli utenti) su marketplace affidabili come Amazon e eBay.

In ogni caso, è meglio adoperare una carta prepagata (anche virtuale) o affidarsi ad un servizio terzo, come PayPal, che fungerà da intermediario tra il venditore e l’utente, senza comunicare i dati della carta al venditore. In questo modo, i pagamenti online potranno registrare un livello di sicurezza decisamente superiore.

Un’indagine di Yarix pubblicata a fine 2022 conferma un incremento del 20%, rispetto alle stime precedenti, delle truffe online legate al mondo e-commerce che diventando, quindi, una minaccia sempre più rilevante per i consumatori.

La truffa del finto bancario

Una versione tradizionale del phishing che sfrutta i canali digitali è quella del “finto bancario”, un truffatore che, fingendosi un rappresentante della banca, contatta l’utente con una scusa con l’obiettivo di entrare in possesso dei dati della carta, del PIN e di qualsiasi altro dato sensibile. Il contatto avviene, solitamente, via telefono oppure di persona.

Per prevenire queste truffe è importante ricordare che nessuna banca richiederà mai i dati di una carta di pagamento ad un proprio cliente e che contatti “porta a porta” o via telefono sono estremamente improbabili se non impossibili. Per questo motivo, è opportuno diffidare dalle richieste di questo tipo, eventualmente contattando immediatamente il servizio clienti della banca per conferme.