TIM e rimborso 28 giorni: tutte le novità

TIM rimborso 28 giorni: il Tribunale di Milano obbliga l'operatore a risarcire i clienti che hanno subito questa pratica fraudolenta da aprile 2017 ad aprile 2018

TIM e rimborso 28 giorni: tutte le novità

Grandi notizie per i clienti TIM che nel recente passato hanno subito la fatturazione della propria bolletta di rete fissa o mobile ogni quattro settimane e non alla fine del mese. Oggi il TIM rimborso 28 giorni che spetta ai clienti dell’operatore colpiti da questa pratica fraudolenta è stato ampliato.

TIM rimborso 28 giorni: le ultime novità

Mercoledì scorso il Tribunale di Milano ha confermato con una sentenza l’obbligo per TIM di rimborsare i clienti che tra il 2017 e il 2018 hanno subito la pratica della bolletta a 28 giorni. La stessa sentenza era stata emessa lo scorso luglio nei confronti di WindTre. Nel recente passato diversi operatori di telefonia mobile e fissa, infatti, avevano preso l’abitudine di rinnovare le proprie offerte ogni quattro settimane invece di farlo ogni 30 giorni come sarebbe corretto per una tariffa su base mensile. Questa pratica riduce i tempi di fatturazione e consente di aumentare i costi per gli abbonati (si stima che gli operatori abbiano ottenuto l’8,6% di ricavi in più), che alla fine dell’anno si trovavano a pagare 13 mensilità invece di 12. Il TIM rimborso 28 giorni con questa nuova sentenza è stato non solo confermato ma anche esteso. Fino alla scorsa settimana avevano diritto all’indennizzo i clienti colpiti delle bollette a 28 giorni da giugno 2017 ad aprile 2018. Ora invece possono richiedere il TIM rimborso 28 giorni nel periodo che va da aprile 2017 allo stesso mese dell’anno successivo.

La sentenza nasce una denuncia contro TIM da parte del Movimento Consumatori, associazione che si occupa della tutela dei diritti di consumatori in tutti i settori. Tre anni fa il Tribunale di Milano aveva stabilito anche che TIM avrebbe dovuto informare i propri clienti sulla possibilità di poter ottenere un rimborso e l’ha obbligato ad accogliere le eventuali richieste entro 30 giorni dalla ricezione delle stesse. L’ultimo punto è stato confermato anche dalla sentenza di mercoledì.

Non solo TIM ma anche altri operatori di telefonia mobile hanno adottato in passato la pratica delle bollette a 28 giorni ma dopo le proteste di diverse associazioni dei consumatori nel marzo del 2017 è arrivata la diffida dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), che aveva chiesto a tali aziende di ritornare alla tradizionale tariffazione mensile. Nel dicembre dello stesso anno il Parlamento ha poi approvato una legge per obbligare i provider a passare dalla fatturazione a 28 giorni a quella mensile a partire dall’aprile del 2018.

La sentenza, affermano i legali del Movimento Consumatori, Paolo Fiorio e Corrado Pinna- “riconosce ancora una volta l’illegittimità e la scorrettezza della fatturazione basata sul mese lunare anziché su quello solare, con due novità: i giudici, accogliendo la tesi di MC, hanno stabilito che l’adozione e l’uso di tale periodicità ha leso e lede i diritti e gli interessi collettivi dei consumatori, non solo con riferimento ai contratti sottoscritti tra il giugno 2017 e l’aprile 2018 (quando l’AGCOM con la delibera n. 121/17/Coms ha vietato l’adozione della cadenza quadrisettimanale), ma addirittura in relazione agli abbonamenti stipulati con la compagnia dall’1 aprile 2017 (ossia dal momento in cui Tim ha abbandonato la cadenza mensile solare, per quella a 28 giorni)”.

L’azienda dovrà inoltre informare i propri clienti sulla possibilità di poter richiedere il rimborso TIM 28 giorni con un avviso sul proprio sito, inviando una lettera agli ex clienti, inserendo una nota informativa in fattura e attraverso una campagna ad hoc su alcuni quotidiani nazionali.

“La seconda novità della sentenza – continuano i legali  – è che l’obbligo di restituzione delle somme indebitamente percepite dalla compagnia dovrà riguardare anche i consumatori che, pur avendo attivato un contratto di telefonia fissa all’interno del periodo 1 aprile 2017 – 5 aprile 2018, hanno poi deciso di recedere dall’abbonamento“.

TIM rimborso 28 giorni: come ottenerlo

Il rimborso TIM 28 giorni ha un’entità variabile a seconda del lasso di tempo durante il quale il cliente è stato sottoposto a questa pratica. Con la sentenza del Tribunale il diritto all’indennizzo è stato ampliato fino a coprire il periodo che va da aprile 2017 ad aprile 2018. “TIM ricorda ai propri clienti di rete fissa, attivi da prima del 31 marzo 2018 e che sono stati oggetto di fatturazione a 28 giorni, – si legge in un post sul sito dell’operatore dello scorso marzo – che è possibile chiedere il rimborso dei giorni erosi di cui alla delibera AGCOM n. 269/18/CONS, accedendo all’Area Web MyTIM o contattando gratuitamente il Servizio Clienti linea fissa 187. E’ importante ricordare che il rimborso TIM 28 giorni può essere richiesto anche dai clienti “attivi da prima del 31 marzo 2018, che abbiano cessato di usufruire del servizio di rete fissa di TIM successivamente alla data del 23 giugno 2017“.

Come è già successo con altri operatori, anche TIM per evitare di distribuire i rimborsi dovuti o perdere clienti propone delle forme di compensazione alternative che possono essere rischieste sempre contattando il Servizio Clienti al 187 o collegandosi all’area MyTIM sul sito o dall’app MyTIM. Nello specifico, si legge sempre nella nota sul sito del provider, è possibile ottenere “in promozione gratuita” l’attivazione dei seguenti servizi:

  • TIMVISION – la TV di TIM con tanti contenuti a disposizione;
  • Chi è – per visualizzare il numero di chi chiama sul display del telefono di casa;
  • Extra Voice – per chiamare senza limiti i telefoni nazionali fissi e mobili;
  • Voce internazionale – per chiamare senza limiti i telefoni fissi di Stati Uniti, Canada ed Europa occidentale;
  • Max Speed – per sfruttare al massimo la connessione Internet e navigare fino a 100 Mbit/s (per i clienti che già navigano con tecnologia FTTCab fino a 30MB, chiama il Servizio Clienti linea fissa 187 per verificare la compatibilità con la tua offerta)

Chi sceglierà di attivare uno di questi servizi in alternativa al rimborso TIM 28 giorni, se non ancora attivi sulla propria linea fissao mobile, potrà utilizzarli gratuitamente per 6 mesi dalla data di attivazione. Al termine della promozione il servizi di disattiverà in automatico senza alcun costo aggiuntivo. “Affinché i Clienti interessati all’attivazione dei servizi gratuiti possano effettuare una scelta pienamente consapevole, – continua la nota – si evidenzia che l’accettazione di uno dei servizi in promozione comporta la rinuncia al diritto di richiedere il rimborso per i giorni erosi di cui alla delibera AGCOM n. 269/18/CONS“.

Gli utenti TIM comunque non sono costretti ad accettare le condizioni dell’operatore senza colpo ferire. Chi non è interessato al rimborso TIM 28 giorni e ai servizi proposte come compensazione, o semplicemente non è più convinto della buona fede del gestore, può recedere dall’offerta gratuitamente o cambiare piano di telefonia mobile.

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Per ulteriori informazioni sul rimborso TIM 28 giorni e sui servizi in promozione gratuita è comunque sempre possibile chiamare gratuitamente il Servizio Clienti al 187.