Differenza tra saldo contabile e saldo disponibile

Nella gestione del proprio conto corrente ci si può imbattere in un gran numero di voci e definizioni non sempre intuitive. Talvolta, infatti, termini comunemente utilizzati a livello bancario risultano molto simili ma indicano aspetti completamente differenti di un conto. Ecco, quindi, qual è la differenza tra il saldo contabile ed il saldo disponibile di un conto corrente e come fare a distinguere queste due voci del proprio conto. 

Differenza tra saldo contabile e saldo disponibile

Tra le tante definizioni che caratterizzano un conto corrente ci sono i termini “saldo contabile” e “saldo disponibile” che, in molti casi, vengono confusi tra loro dai correntisti meno avvezzi a vocaboli tecnici che, comunemente, sono utilizzati in ambito bancario. Il settore bancario include un gran numero di termini “tecnici” che possono confondere le idee e complicare, di molto, la gestione delle proprie risorse finanziare. E’ importante, quindi, prendersi tutto il tempo necessario per analizzare tutti i vocaboli che potrebbero risultare importanti per la gestione del proprio conto corrente.

Il saldo contabile ed il saldo disponibile di un conto corrente indicano due valori che, potenzialmente, possono essere ancora molto diversi tra loro. Questi due termini, infatti, sono il risultato di una somma di fattori diversi. Il rischio di confondere il saldo contabile con il saldo disponibile, o viceversa, è quindi concreto e potrebbe far credere al correntista di avere a disposizione una liquidità maggiore rispetto a quella effettivamente disponibile.
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Per questo motivo è opportuno analizzare con attenzione le caratteristiche del saldo contabile e del saldo disponibile al fine di evidenziarne le principali differenze ed annullare il rischio di confondere queste due voci che, come vedremo, indicano aspetti diversi del proprio conto. Ecco tutti i dettagli:

Cos’è il saldo contabile

Viene definito saldo contabile il totale frutto della somma di tutte le operazioni (sia quelle registrate a credito che quelle registrate a debito) effettuate sul proprio conto corrente sino ad un preciso istante in cui viene calcolato tale saldo. In questa particolare tipologia di saldo vengono inseriti tutti i movimenti registrati sul conto corrente (alla data in cui è stato rilevato il saldo) comprese le scritture contabili di operazioni che presentano una valuta successiva all’effettiva chiusura. Nel saldo contabile, quindi, sono considerate anche le operazioni “a scadere” e le operazioni “postpagate”.

Il saldo contabile, a conti fatti, può essere considerato come il risultato della somma di tutte le operazioni registrate sul conto corrente che verranno visualizzate nella lista movimenti. Il fatto che nel saldo contabile vengano conteggiate anche le operazioni con valuta successiva può trarre in inganno per questo motivo è importante tener ben presente questa particolare caratteristica di questa tipologia di saldo.

Tra le operazioni che presentano una data di disponibilità successiva a quella contabile troviamo, ad esempio, i bonifici in uscita o i versamenti. Queste operazioni possono avere effetto sul conto corrente nel giro di qualche giorno. I tempi tecnici sono legati a doppio filo alle tempistiche con cui la propria banca gestisce questo tipo di operazioni. Il titolare di un conto corrente, quindi, può richiedere tutte le informazioni relative ai tempi necessari affinché un’operazione abbia effetto sul conto direttamente al proprio istituto bancario.

Ad esempio, quando viene versato un assegno su di un conto corrente si registra un aumento del saldo contabile del conto stesso. Il denaro disponibile non potrà però essere utilizzato dal titolare del conto sino al giorno in cui la banca non procederà con il completamento dell’operazione. Solo superati i tempi tecnici dell’operazione stessa, il denaro versato tramite assegno potrà essere utilizzato dal correntista che, come vedremo nel paragrafo seguente, ritroverà l’importo nel saldo disponibile.

Cos’è il saldo disponibile

Il saldo disponibile di un conto corrente viene definito come l’effettiva liquidità a disposizione del titolare del conto corrente. In questo saldo vengono incluse anche le spese più recenti che non sono ancora state registrate nella lista movimenti. Di fatto, quindi, l’importo relativo al saldo contabile rappresenta l’effettivo ammontare di denaro presente sul conto che il correntista può prelevare o utilizzare per effettuare spese di vario tipo.

Il saldo disponibile ha, chiaramente, un ruolo molto importante nella gestione delle proprie spese e dei pagamenti che vengono effettuati. Il titolare di un conto corrente, infatti, deve sempre tenere sott’occhio il saldo disponibile in quanto è questa la voce che indica l’effettivo quantitativo di soldi utilizzabili in un preciso momento. Confondere il saldo contabile con il saldo disponibile può creare alcuni problemi al titolare del conto che potrebbe tentare di effettuare un’operazione credendo di avere a disposizione una liquidità maggiore rispetto a quella disponibile.

In questi casi, il rischio di dover fare i conti con uno scoperto è concreto. Per questo motivo, è prioritario distinguere con precisione le due tipologie di saldo. L’assenza della giusta liquidità, infatti, potrebbe tradursi nell’impossibilità di portare a termine l’operazione desiderata oppure in un conto in rosso con la necessità per il titolare del conto di dover versare degli interessi, spesso anche molto elevati, al proprio istituto di credito.

Per poter gestire nel modo migliore il proprio conto è consigliabile puntare su di un conto online che permette di effettuare tutte le principali operazioni, oltre che in filiale, anche tramite il proprio PC, in modo completamente sicuro. I conti online tendono ad essere più convenienti per diverse tipologie di operazioni ed offrono la possibilità di monitorare in tempo reale il saldo disponibile e quello contabile. In questo modo, sarà più semplice gestire le proprie risorse finanziarie in modo quotidiano.