Aumento bollette 2023: le stime per il terzo trimestre

Il saliscendi delle quotazioni gas al TTF di Amsterdam per l’effetto caldo di questi giorni sta rimettendo in fermento il comparto energetico. E un aumento bollette 2023 potrebbe essere dietro l’angolo. Le novità a luglio 2023, con un focus su come trovare le top offerte luce e gas del Mercato Libero con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Aumento bollette 2023, i prezzi di energia e gas nel terzo trimestre 2023:
  1. Quanto costano l'elettricità e il metano per i clienti domestici in Maggior Tutela
  2. L'andamento degli indici PUN e PSV a luglio 2023
  3. I fattori che potrebbero incidere su un aumento delle spese in bolletta in vista dell'autunno
  4. Come risparmiare con le migliori offerte luce e gas del Mercato Libero a luglio 2023
Aumento bollette 2023: le stime per il terzo trimestre

Il mercato energetico torna a essere un “osservato speciale” a luglio 2023. Per quanto i prezzi all’ingrosso di energia e metano abbiano subito un tonfo dall’inizio di gennaio 2023 e siano lontani dalle “fiammate” dell’estate 2022, il saliscendi dei listini gas al TTF di Amsterdam registrato nelle ultime settimane preoccupa gli analisti del settore, che temono che un aumento bollette 2023 sia dietro l’angolo, soprattutto in vista dell’autunno.

Del resto, “la crisi dei prezzi morde con meno intensità, ma i mercati energetici sono ancora tesi”, ha confermato Stefano Besseghini, il presidente di ARERA (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), nella relazione annuale sullo stato dei servizi e sull’attività svolta da ARERA stessa, presentata l’11 luglio al Parlamento.

Prima di passare ai raggi X i prezzi di elettricità e metano nell’estate 2023 e le incognite in vista dell’autunno, ricordiamo che il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas aiuta i consumatori a setacciare le innumerevoli proposte dei gestori energici del Mercato Libero e a trovare quella più in linea con le proprie tasche e il fabbisogno energetico del proprio nucleo familiare.

Cliccando sul pulsante verde qui sotto è possibile avviare gratuitamente il confronto delle offerte luce e gas: basta inserire una stima del proprio consumo annuo di elettricità e gas (è un’informazione riportata in bolletta o che si può stimare impostando i filtri nel comparatore stesso) per avere in pochi secondi una classifica delle top soluzioni luce e metano “parametrate” su quel determinato consumo.

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Luce e gas: quanto costano in Maggior Tutela a Luglio 2023

TIPOLOGIA DI FORNITURA PREZZO IN MAGGIOR TUTELA VARIAZIONE PERCENTUALE
Luce 23,85 centesimi di euro per kilowattora (tasse incluse) – trimestre luglio-settembre 2023 +0,4% (rispetto al trimestre aprile-giugno 2023)
Gas 90,39 centesimi di euro per metro cubo (tasse incluse) – per i consumi di giugno 2023 -1,1% (rispetto a maggio 2023)

Gli ultimi aggiornamenti di prezzo ARERA per i contratti in Maggior Tutela hanno fotografato un lievissimo balzo all’insù (+0,4%) del prezzo dell’energia elettrica nel terzo trimestre 2023 (1° luglio – 31 settembre 2023) rispetto ai tre mesi precedenti e un leggero calo (-1,1%) del prezzo del gas sui consumi di giugno 2023 rispetto a quelli di maggio 2023.

Un quadro che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai clienti domestici ancora nel regime Tutelato: per loro l’elettricità nel periodo compreso tra luglio e settembre costa 23,85 centesimi di euro per kilowattora (tasse incluse), mentre il prezzo di riferimento del gas è pari a 90,39 centesimi di euro per metro cubo (tasse incluse) sui consumi di giugno 2023.

Si tratta di un prezzo sostanzialmente in linea con il trimestre precedente per l’energia elettrica (tra aprile e giugno 2023 costava 23,75 centesimi di euro per kilowattora) e con il mese precedente per quanto riguarda il metano (a maggio 2023 è costato 91,43 centesimi di euro per metro cubo).

Va però sottolineato che, nel caso dell’energia elettrica, l’ultimo aggiornamento ARERA ha segnato una battuta d’arresto alla caduta libera del prezzo della materia prima: dopo due trimestri in picchiata (-19,5% per il periodo gennaio-marzo 2023 e -55% per aprile-giugno 2023), la bolletta della luce per il Mercato Tutelato è ritornata a salire (seppure di solo il +0,4%). E il principale imputato per questo aumento è proprio l’incremento del costo di approvvigionamento della materia prima energia (+1,7%). Un aumento che, tra l’altro, arriva quando l’utilizzo dell’energia è al suo picco trainata dall’utilizzo dei condizionatori in questa calda estate 2023.

Luce e gas: l’andamento nel Mercato Libero e le incognite in vista dell’autunno

INDICE DI RIFERIMENTO VALORE DI MAGGIO 2023 VALORE DI GIUGNO 2023
PUN (Prezzo Unico Nazionale) 0,105730 €/kWh 0,105340 €/kWh
PSV (Punto di Scambio Virtuale) 0,361620 €/Smc 0,351490 €/Smc

I clienti domestici che abbiano attivato offerte luce e gas a prezzo indicizzato del Mercato Libero sono quelli che, in questo momento, intercettano maggiormente la parabola discendente del prezzo dei beni energetici. Come si evince, infatti, dalla tabella qui sopra, gli indici PUN (Prezzo Unico Nazionale) e PSV (Punto di Scambio Virtuale), che sono rispettivamente gli indici di riferimento per la vendita di elettricità e metano  nel mercato all’ingrosso, sono ancora in calo a giugno 2023 (ultimi valori disponibili).

Anche l’andamento di tali indici (aggiornati mensilmente) fotografa la relativa stabilizzazione dei prezzi nei primi 6 mesi del 2023. Tuttavia, sono in molti a segnalare le fragilità di questo equilibrio, soprattutto in vista della stagione autunnale e invernale. Un indizio? Il saliscendi che sta registrando i listini gas al TTF di Amsterdam, il principale hub europeo per la compravendita del gas naturale, il cui andamento influenza anche l’indice PSV di casa nostra. Nella settimana dal 17 al 21 luglio 2023, le quotazioni gas al TTF sono state altalenanti, passando dai 24,3 euro al megawattora di lunedì 17 ai 28,16 euro al megawattora di venerdì 21. E lunedì 24 luglio 2023, in chiusura delle contrattazioni, il prezzo è balzato a 30,5 euro al megawattora (+8,5%).

A contribuire a queste continue (sebbene ora contenute) oscillazioni c’è, da una parte, la guerra tra Russia e Ucraina che non trova spiragli di pace e, dall’altra, l’effetto “caldo”, ovvero l’impennata dei consumi di energia elettrica per alimentare gli impianti di climatizzazione sulla scia dell’ondata di caldo che sta colpendo l’Italia (a questo proposito ricordiamo che il gas naturale incide ancora per il 40% sulla produzione di energia elettrica nel nostro Paese). Sotto i riflettori anche l’andamento dei flussi del gas naturale liquefatto (Gnl): un’impennata della domanda da parte dei due principali importatori asiatici (Cina e Giappone) genererebbe un inevitabile aumento dei prezzi con l’arrivo della stagione fredda.

Un mix di fattori che tengono con il fiato sospeso gli analisti del comparto energetico, che temono che il calo dei prezzi di energia e metano all’ingrosso sia ormai concluso e che nuovi rincari potrebbero incombere all’orizzonte. “La crisi energetica non è finita. Se l’inverno sarà freddo e la fornitura di metano dalla Russia mancherà del tutto, il prezzo del gas potrebbe salire, pur rimanendo sotto i 100 euro. E anche l’elettricità salirebbe”, sono le previsioni di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia (società di consulenza e ricerca in campo energetico), anticipate all’Agenzia Ansa lo scorso 28 giugno.