Il tethering è una particolare modalità di utilizzo di un telefono cellulare o di un altro dispositivo di telefonia mobile che viene trasformato in un gateway per poter offrire l’accesso ad Internet ad altri dispositivi.
Il termine deriva dall’inglese e può essere tradotto in italiano con “incatenamento”. Con la diffusione delle reti mobili e la possibilità di poter essere sempre connessi, il tethering è diventata una modalità di connessione sempre più utilizzata.
Il tethering può essere effettuato in vari modi. La connessione tra due dispositivi, infatti, può avvenire sia in modalità cablata che in modalità wireless.
Il dispositivo che fornisce la connessione potrà collegarsi al dispositivo sprovvisto dell’accesso ad Internet via cavo, sfruttando l’interfaccia USB. In alternativa, è possibile creare una connessione wireless in grado di utilizzare il protocollo Bluetooth oppure il Wi-Fi.
Nella maggior parte dei casi, un dispositivo in grado di sfruttare il tethering può garantire l’accesso ad Internet sia in modalità cablata che in modalità wireless.
L’utente sarà libero di scegliere la modalità di connessione tra i dispositivi più comoda in base a quelle che sono le proprie esigenze del momento. Il principio di funzionamento del tethering è semplice. Attivando tale modalità, un cellulare connesso ad Internet è in grado di condividere la sua connessione con altri dispositivi.
Dal punto di vista commerciale, il tethering è una pratica che permette di condividere il bundle dati attivo sulla propria SIM con altri dispositivi. Nella maggior parte dei casi, l’utilizzo del tethering non comporta costi aggiuntivi per l’utente che sarà libero di utilizzare il bundle mensile in base alle proprie esigenze.
Alcuni provider potrebbero, però, applicare dei costi all’utilizzo di questa particolare modalità di condivisione del bundle dati mensile.
In altri casi, l’utilizzo di questa modalità di connessione potrebbe essere bloccato dal provider oppure non essere supportato dal dispositivo cellulare in proprio possesso.
