La manovra di Bilancio 2023 (Legge 197/2022) ha stanziato 21 miliardi di euro (sui 35 complessivi) per il settore energia, con l’obiettivo di aiutare famiglie e imprese a mitigare l’impatto di una crisi energetica che continua ad avere pesanti ricadute sul tessuto economico e sociale del Paese.
Aiuti statali – dall’azzeramento degli oneri di sistema delle bollette al potenziamento dei bonus luce e gas – che però si avviano a scadenza dato che la manovra li prevedeva solo per i primi tre mesi del 2023. Con la data del 31 marzo 2023 che incombe e le associazioni dei consumatori in pressing per una proroga delle misure, l’esecutivo di centrodestra guidato dalla premier Giorgia Meloni ha rimesso sul tavolo il “dossier energia” per studiare le prossime mosse.
Nei paragrafi che seguono gli esperti di SOStariffe.it analizzano le principali agevolazioni di cui è possibile beneficiare sino al 31 marzo 2023 e fanno il punto delle ipotesi al vaglio del governo per i prossimi mesi.
Gli aiuti per le famiglie in vigore sino al 31 Marzo 2023
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MISURE PREVISTE IN MANOVRA |
LA SCADENZA DELLE MISURE |
1 |
Azzeramento degli oneri di sistema su luce e gas |
31 marzo 2023 |
2 |
Riduzione dell’Iva al 5% per il gas |
31 marzo 2023 |
3 |
Proroga dello stop alle modifiche unilaterali da parte dei fornitori di luce e gas |
30 giugno 2023 |
4 |
Potenziamento dei bonus luce e gas |
31 marzo 2023 |
5 |
Innalzamento del tetto ISEE per l’accesso ai bonus: da 12 mila a 15 mila euro annui |
anno 2023 |
Come si evince dalla tabella qui sopra e sulla base di quanto previsto dalla manovra di Bilancio 2023, le famiglie italiane possono beneficiare dei seguenti aiuti statali per abbattere le spese in bolletta a marzo 2023:
- azzeramento degli oneri generali di sistema su luce e gas;
- taglio al 5% dell’IVA per il gas metano;
- potenziamento dei bonus luce e gas per famiglie in condizioni di disagio economico e fisico;
- innalzamento del tetto ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per l’accesso ai bonus sociali: da 12mila a 15mila euro annui;
- proroga dello stop alle modifiche unilaterali da parte dei fornitori di luce e gas.
Mentre le prime tre misure sono in scadenza il 31 marzo 2023, l’innalzamento del tetto ISEE a 15mila euro per l’accesso ai bonus sociali resterà in vigore sino a fine anno.
La proroga dello stop alle modifiche unilaterali, invece, ha una scadenza fissata al 30 giugno 2023: fino a tale data, i brand dell’energia non potranno esercitare la clausola contrattuale che consente loro di cambiare in modo unilaterale le condizioni di prezzo di luce e gas, passando ad esempio da un prezzo bloccato a uno indicizzato oppure applicando costi aggiuntivi di vario tipo al prezzo stesso.
Sulla necessità di rinnovare tali sostegni, le associazioni dei consumatori fanno da settimane fronte comune. Il loro pressing sul governo è dettato dal fatto che, per quanto da inizio 2023 si assista a “un progressivo, anche se ancora troppo lento, ridimensionamento dei prezzi di energia elettrica e gas”, tali tariffe “si trovano ancora su livelli estremamente elevati rispetto all’anno passato”, spiegano da Federconsumatori.
Ecco perché l’appello al governo è che il tonfo dei prezzi all’ingrosso dei beni energetici non diventi “l’alibi per abbassare la guardia sul fronte dell’energia”. In assenza di tale proroga, sostengono ancora da Federconsumatori, ci sarebbero in vista aumenti di circa 344 euro annui a famiglia.
Le ipotesi al vaglio del Governo per gli aiuti dopo il 31 Marzo 2023
Conferme ufficiali sulle prossime mosse del governo ancora non ce ne sono. Tuttavia, come ha anticipato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto lo scorso 10 marzo, l’esecutivo starebbe valutando una proroga degli sconti dopo il 31 marzo:
“Stiamo facendo una valutazione in questi giorni in raccordo con il ministero dell’Economia che tiene i cordoni della borsa e questo influirà certamente nell’inserire anche tutto, in parte o nulla dei cosiddetti oneri di sistema nella bolletta. Ma confermo che, dopo un primo ribasso del 20% nel precedente trimestre, dovremo riavere un altro 20% che si unisce al 34% del gas e al successivo 10. Quindi il trend è abbastanza buono”.
Secondo alcune informazioni pubblicate dagli organi di stampa, il taglio agli oneri di sistema potrebbe essere confermato seppur in versione ridotta, così come potrebbe continuare a sussistere il taglio al 5% dell’IVA sul gas. Anche il potenziamento dei bonus luce e gas potrebbe ottenere un nuovo via libera: l’ipotesi su cui i tecnici sono al lavoro sarebbe l’introduzione di un nuovo bonus integrativo per il secondo trimestre del 2023 (per le famiglie con ISEE superiore a 9.530 euro, con meno di quattro figli, l’importo del bonus è però ridotto all’80%).
Per le imprese secondo quanto riportato dall’Agenzia Ansa, si starebbe studiando un credito di imposta modulato sul prezzo del gas: l’idea è quella di fissare una soglia oltre la quale lo “sconto” aumenta.
All’orizzonte un bonus bollette che premia il risparmio energetico
Per quanto riguarda gli aiuti contro il caro bolletta, l’esecutivo Meloni continua a lavorare anche su un altro fronte: un nuovo meccanismo di calcolo delle fatture di luce e gas che tuteli le fasce protette ma al contempo premi le famiglie “virtuose”, cioè quelle che tengono a bada i consumi di energia e metano. È infatti allo studio un “bonus famiglie” che potrebbe scattare dalla seconda metà del 2023 e che si baserebbe sui consumi di elettricità e gas, consentendo di incentivare il risparmio energetico.
In attesa di conoscere le mosse ufficiali del governo sul “dossier energia”, le famiglie italiane possono conquistare margini di risparmio in bolletta affidandosi ai fornitori energetici del Mercato Libero e puntando sulle offerte luce e gas più convenienti a marzo 2023.
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