L'assicurazione auto ibrida costa meno? Vantaggi e svantaggi

Un'auto ibrida ha un prezzo di listino maggiore rispetto a una vettura tradizionale, ma i vantaggi sono diversi. Si risparmia, infatti, su consumi e assicurazione: inoltre, il nuovo Ecobonus consentirà di usufruire degli incentivi all’acquisto anche per il 2022.

Una giovane donna carica un veicolo elettrico in un garage sotterraneo dotato di carica per auto
Auto ibrida e RC auto

Sempre più automobilisti italiani scelgono di acquistare una vettura ibrida. Nel 2021 la quota di mercato di questi veicoli ha superato sia i modelli a benzina che quelli diesel: i 12 mesi si sono infatti chiusi con il 29% del totale immatricolato. La quota è cresciuta ulteriormente a febbraio del 2022, rappresentando il 34,2% del mercato.

L’ascesa negli ultimi anni delle auto ibride è da attribuire anche all’Ecobonus, l’incentivo sotto forma di sconto sul prezzo di listino. Nell'ultima parte dello scorso anno l’incentivo ammontava a 2.500 euro, un importo che saliva a 4.500 euro per chi rottamava una vecchia auto. Per il 2022 gli sconti non sono ancora stati definiti: secondo alcune fonti, gli importi dell’Ecobonus dovrebbero essere minori rispetto al 2021. Le plug-in potrebbero usufruire di un incentivo di 2.500 euro con rottamazione di un vecchio veicolo di categoria inferiore ad Euro 5 o 1.000 euro senza rottamazione, mentre per le mild hybrid e le full hybrid lo sconto dovrebbe attestarsi sui 1.250 euro (solo con rottamazione).

È vero che l’assicurazione auto ibrida costa meno?

Secondo le statistiche, i premi assicurativi per auto ibride sono più bassi in media del 10% rispetto all’RC di una vettura a carburante tradizionale.

Alla base di questo risparmio ci sarebbero due motivi fondamentali:

  • le caratteristiche della clientela: chi acquista questo tipo di veicoli appartiene solitamente alla fascia di età compresa tra i 40 e i 60 anni, un profilo che viene ritenuto dalle compagnie meno rischioso da assicurare perchè maturo e consapevole;
  • le assicurazioni considerano le auto ibride come veicoli che effettuano percorrenze minori: il chilometraggio annuo più basso riduce il potenziale rischio di sinistri e anche il premio assicurativo da pagare.

Assicurazione auto ibrida: come risparmiare

È fondamentale scegliere con attenzione la polizza per auto ibrida giusta, valutando una serie di aspetti per sottoscrivere una copertura adeguata.

Un modo per avere una riduzione sull’importo dell’RC Auto è quello di installare la scatola nera, il dispositivo che permette di monitorare le informazioni sul mezzo di trasporto e sullo stile di guida del suo conducente. Queste informazioni consentono alla compagnia di tutelarsi da eventuali frodi e inganni nell’ambito della definizione dell’incidente: dunque, consente al contraente della polizza di avere uno sconto sul premio di circa il 20-25%.

È, inoltre, importante valutare il metodo di pagamento annuale, visto che pagare in due o più rate può costare circa l’8% in più. Tuttavia, è sempre bene informarsi presso la compagnia, perché in alcuni casi offrono la possibilità di spalmare le rate sui 12 mesi a tasso zero.

Un altro modo per poter risparmiare è di utilizzare i diversi siti che offrono la comparazione tra preventivi delle compagnie assicurative. SosTariffe.it è il portale che individua e confronta le assicurazioni auto più convenienti sul mercato, aiutando l’utente a risparmiare centinaia di euro ogni anno sulla polizza RC.

Auto ibride: quali altri vantaggi?

Le auto ibride consentono di risparmiare sul consumo di carburante, perché abbinano un propulsore elettrico al motore termico convenzionale. Per questo motivo, sono anche minori le emissioni di inquinanti che consentono a queste vetture di non essere soggette ai blocchi del traffico presenti soprattutto nel nord Italia: dunque, le auto ibride possono circolare sempre.

I proprietari di auto ibride si possono inoltre avvantaggiare dell'esenzione dall’imposta di proprietà (o bollo auto). In particolare, il bollo auto ibride non si paga in quasi tutte le Regioni italiane, con l’esenzione che può essere per i primi tre anni o cinque anni dalla data di prima immatricolazione.

di Redazione SOSTariffe.it

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