Come verificare se un'auto è stata rottamata?

Procedere con la rottamazione della propria automobile richiede una serie di passaggi al fine di smaltirla nel modo più corretto. Una volta terminata la prassi burocratica, è possibile verificare la rottamazione della propria auto? Come? Scopriamolo insieme.

macchina in demolizione
Verificare che un'auto sia stata rottamata

La rottamazione è l’operazione con cui un veicolo ormai non più utilizzabile viene consegnato a un centro di raccolta autorizzato (o, se si acquista contestualmente un’auto nuova, al concessionario) e demolito, nonché cancellato dal PRA, Pubblico Registro Automobilistico.

Quando un veicolo esaurisce il suo ciclo vitale, infatti, non può essere semplicemente ridotto in rottami, smaltito in sicurezza e utilizzato per i ricambi ancora in buone condizioni: ci sono infatti diversi adempimenti burocratici da portare a termine, visto che lo Stato deve sempre avere un perfetto quadro delle auto circolanti in Italia per motivazioni fiscali e di sicurezza. Tra l’altro, smettere semplicemente di usare un’auto senza rottamarla avrebbe comunque un costo, perché bisogna continuare a pagare il bollo e, a meno che il veicolo non sia custodito in uno spazio privato, l’assicurazione auto.

La richiesta di cancellazione al PRA

Secondo la norma di legge, entro 30 giorni dalla consegna del veicolo c’è l’obbligo, per i centri di raccolta e per le concessionarie, di presentare la richiesta di cancellazione al PRA attraverso un apposito documento, la domanda di cessazione della circolazione per demolizione. Il rischio di una rottamazione non portata a termine è quindi quello di credere che la propria auto non generi più obblighi di pagamento per poi scoprire, invece, che l’auto non è stata demolita né cancellata dal registro. Per questo è fondamentale rivolgersi soltanto a centri autorizzati dalla Regione. La prova di un’avvenuta rottamazione è il certificato di rottamazione auto.

Quali documenti servono per la rottamazione

Il proprietario dell’auto non si limita a portare la vettura da demolire e da radiare dal PRA al centro convenzionato, ma deve consegnare anche diversi documenti, tra cui quelli che provano che il veicolo è effettivamente di sua proprietà. La consegna riguarda:

  • l’auto;
  • le targhe;
  • la carta di circolazione;
  • il certificato di proprietà cartaceo o il foglio complementare.

Nel caso in cui l’auto abbia il certificato di proprietà digitale, che il PRA rilascia dal 5 ottobre 2015, il demolitore può usarlo per richiedere la radiazione. Attenzione perché per la radiazione dal PRA è indispensabile anche che il veicolo non sia sottoposto a un fermo amministrativo, motivo per il quale, per essere davvero sicuri che non ci siano problemi, è necessario richiedere e consegnare anche una visura che dimostri l’assenza di motivi ostativi alla demolizione. La visura per targa può essere effettuata online, 24 ore sue 24 e 7 giorni su 7, e viene recapitata in tempo reale: sono forniti i dati anagrafici del proprietario, la presenza o meno di ipoteche e fermo amministrativo sul veicolo, i dati tecnici del veicolo, come numero di telaio, cilindrata, codice di omologazione e così via.

Quanto costa la rottamazione

La rottamazione prevede alcuni costi burocratici, ovvero gli emolumenti ACI e le imposte di bollo, a cui vanno aggiunti i prezzi praticati dal centro di demolizione o dal concessionario, tenendo conto che in quest’ultimo caso, con l’acquisto contestuale di una nuova auto, con tutta probabilità verranno praticati degli sconti o ci saranno offerte speciali peri il cliente, in particolare se si compra un veicolo meno inquinante di quello vecchio. Il costo della rottamazione tiene conto, oltre che della demolizione fisica del veicolo, anche del costo dello smaltimento dei rottami, in quanto rifiuti speciali. Di norma, il totale si aggira intorno ai 70-150 euro, con valori che cambiano a seconda del Comune di riferimento e del centro a cui ci si rivolge.

Un’ultima variabile che può entrare in gioco, se la demolizione viene effettuata dopo un sinistro o dopo un guasto che rende il veicolo inutilizzabile, è il costo del trasporto fino al centro convenzionato tramite carro attrezzi. In questo caso, il prezzo finale sarà ovviamente più alto quanto più saranno stati i chilometri di percorso.

Per non pagare il bollo auto di quell’anno è necessario fare la rottamazione entro il termine del mese successivo alla scadenza del bollo.

Che cosa fare se sono stati smarriti o rubati i documenti per la demolizione

Un evento purtroppo non raro è lo smarrimento dei documenti fondamentali per la demolizione dell’auto, tra cui, in particolare, il certificato di proprietà dell’auto. In questo caso è necessario denunciare la scomparsa presso la Polizia o i Carabinieri e presentare all’autodemolizione la denuncia di smarrimento originale e timbrata. Il problema ovviamente non sussiste nel caso di certificato di proprietà digitale, visto che con i codici di accesso vi si può accedere direttamente online.

Il certificato di rottamazione auto: quando è valido

Per essere sicuri che un’auto sia stata rottamata, è necessario che la concessionaria o il centro di raccolta abbiano lasciato l’apposito certificato, che attesta la consegna del veicolo e l’impegno, da parte di chi lo ha ritirato, a presentare la domanda di cancellazione e radiazione dal PRA entro 30 giorni. Essendo un documento molto importante, il certificato di rottamazione deve seguire un modello ben preciso e contenere i seguenti dati:

  • nome e cognome del proprietario;
  • indirizzo del proprietario;
  • numero di registrazione o di identificazione;
  • firma del titolare dell’impresa che rilascia il certificato;
  • autorità competente che ha rilasciato l’autorizzazione all’impresa di autodemolizione;
  • data e ora di rilascio del certificato;
  • data e ora di presa in carico del mezzo;
  • impegno a provvedere alla pratica di cancellazione dal PRA;
  • dati del veicolo.

Quando sono presenti tutti questi elementi, il proprietario può dirsi tranquillo, visto che è sollevato da qualsiasi responsabilità civile, penale o amministrativa che riguarda il veicolo. Per questo è molto importante conservare il certificato con la massima cura. Successivamente si potrà verificare la cancellazione al PRA effettuando una visura tramite:

  • VISURENET, servizio online usufruibile dal sito ACI;
  • l’app ACI Space, utilizzando la funzione Infotarga;
  • Delegazioni ACI e Agenzia di pratiche auto in possesso dell’autorizzazione provinciale.

Come fare per demolire un veicolo all’estero

Nel caso in cui si sia demolito il proprio veicolo in un Paese estero (ad esempio, per un sinistro avvenuto quando si è fuori dall’Italia), il proprietario deve chiedere al PRA la cessazione della circolazione per demolizione presentando i seguenti documenti:

  • certificato di proprietà (CdP) o foglio complementare, targhe e carta di circolazione: in caso di smarrimento o di furto di documenti e/o targhe si deve consegnare la relativa denuncia (o una dichiarazione sostitutiva di resa denuncia) presentata agli organi di pubblica sicurezza;
  • nota di presentazione al PRA: utilizzare il retro del CdP, oppure il modello NP3C, in doppio originale, stampabile dal sito o in distribuzione gratuita presso gli STA delle Unità Territoriali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC);
  • certificazione del demolitore estero di avvenuta demolizione con allegata traduzione ufficiale del testo.
di Redazione SOSTariffe.it

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