Ritiro dedicato (RID): cos'è, come funziona e quanto paga

Aggiornato il 07/03/2025
di Luana Galanti
In 30 sec.

Con il Ritiro Dedicato (RID) puoi ottenere oggi, 31 ottobre 2025, un guadagno dalla cessione in rete dell’energia elettrica che produci:

  • ne hai accesso se sei titolare di un impianto alimentato da fonti rinnovabili o non rinnovabili
  • le due diverse modalità di calcolo del prezzo con cui ti sarà ricompensata la cessione di energia elettrica
  • le differenze tra Ritiro Dedicato e Scambio sul posto
  • Addio graduale allo Scambio sul posto: le novità del 2025

Se possiedi un impianto fotovoltaicoeolico o alimentato da altre fonti di energia puoi cedere al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) l’energia elettrica prodotta e immessa in rete, ottenendo in cambio un corrispettivo in denaro tramite il Ritiro Dedicato.

In questa guida accendiamo i riflettori su questo regime commerciale a ottobre 2025: come funziona, chi può accedere e come e quanto è possibile guadagnare. 

Cos'è il Ritiro Dedicato?

Il Ritiro Dedicato è un sistema che dal 2008 permette di cedere al GSE l'energia elettrica prodotta da un proprio impianto, alimentato con fonti rinnovabili o non rinnovabili, alla rete elettrica nazionale, ottenendo in cambio un corrispettivo in denaro

Che differenza c'è tra Ritiro Dedicato e Scambio sul Posto? 

Ritiro dedicato (RID) e Scambio sul Posto (SSP) sono sistemi alternativi e incompatibili tra loro: in sostanza, devi optare per l’uno, o per l’altro. Se disponi di un impianto fotovoltaico o alimentato da altre fonti rinnovabili ti consigliamo di considerare attentamente pro e contro di ogni soluzione e scegliere quella che risulta a te più conveniente.

Il 1° gennaio 2025 è scattata la graduale uscita dal regime dello Scambio sul Posto (SSP) e il contestuale passaggio al Ritiro Dedicato (RID). I primi impianti ad essere coinvolti nel superamento del SSP sono quelli più datati. In particolare, al 31 dicembre 2024, sono scadute le convenzioni per le quali siano trascorsi 15 anni dalla prima sottoscrizione. Questi contratti (circa 67.000 in Italia secondo dati ARERA) non sono stati rinnovati, ma sostituiti d’ufficio dal GSE con una convenzione di Ritiro Dedicato.

Cosa succede ai nuovi impianti? Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) chiarisce che sarà possibile presentare una nuova richiesta di accesso allo Scambio sul Posto fino al 26 settembre 2025, ma solo per gli impianti entrati in esercizio entro il 29 maggio di quest’anno.

 

Ritiro Dedicato

Scambio sul Posto

Guadagno sull'energia immessa in rete

Accesso impianti di vario tipo (non solo rinnovabili)

no

Potenza limite degli impianti fotovoltaici

nessun limite

fino a 500 kW

Potenza limite degli impianti di cogenerazione

nessun limite

fino a 200 kW

Obiettivo finale

monetizzare l'energia prodotta

compensare il surplus di energia immessa in rete rispetto a quella prelevata dalla rete

Pagamenti

mensili

2 volte l'anno + conguaglio finale

Prezzo energia

prezzo fisso stabilito in anticipo o prezzo variabile*

prezzo di mercato corrente

Entrambi i sistemi fanno ottenere un guadagno proporzionale alla quantità di energia elettrica immessa nella rete nazionale, ma le loro modalità di funzionamento e i requisiti richiesti per l’accesso differiscono in modo sostanziale.

Innanzitutto, il sistema RID è più flessibile rispetto a quello dello Scambio sul posto: il Ritiro Dedicato RID è infatti accessibile a titolari di impianti di vario tipo, anche alimentati da fonti non rinnovabili, mentre lo Scambio sul Posto è legato solo all'utilizzo di impianti solari, eolici o fotovoltaici.

In secondo luogo, la potenza limite degli impianti da rispettare per poter aderire ai due sistemi è differente. In particolare:

  • possono aderire allo Scambio sul Posto gli impianti fotovoltaici con potenza fino a 500 kW o gli impianti di cogenerazione fino a 200 kW di potenza;
  • puoi accedere al Ritiro Dedicato se hai un impianto alimentato a energia solare indipendentemente dalla sua potenza

Anche l'obiettivo finale dei due sistemi varia in modo considerevole perché:

  • nel Ritiro Dedicato lo scopo è monetizzare l'energia prodotta;
  • nello Scambio sul Posto la mission è compensare il surplus di energia immessa in rete rispetto a quella prelevata dalla rete stessa. 

Volgendo il focus sulla periodicità dei pagamenti, c'è da segnalare che:

  • nel Ritiro Dedicato i pagamenti avvengono mensilmente
  • nello Scambio sul Posto sono liquidati due volte all’anno, a cui si aggiunge un conguaglio finale;

Le modalità di calcolo del prezzo a cui viene venduta l'energia sono:

  • SSP: l’energia immessa in rete è pagata al prezzo di mercato corrente;
  • RID: l’energia è pagata a un prezzo fisso stabilito in anticipo o un prezzo variabile calcolato in base al valore dell’energia nella zona di produzione e nel momento della giornata

Quando conviene il Ritiro Dedicato?

Il Ritiro Dedicato è conveniente soprattutto se:

  • si ha un grande impianto fotovoltaico o che sfrutta altre fonti rinnovabili;
  • l'autoconsumo non è la priorità: non vi si ricorre, o rappresenta una quota marginale della produzione;
  • non si ha bisogno di compensare l'immissione in rete con i prelievi di energia;
  • si vuole monetizzare la produzione di energia elettrica.

Lo Scambio sul Posto può essere vantaggioso se si punta essenzialmente a consumare tutta o quasi l'energia prodotta.

Chi può accedere al Ritiro Dedicato?

Il RID è accessibile ai proprietari di impianti che producono energia elettrica tramite fonti rinnovabili o non rinnovabili. In particolare, possono aderire al sistema di RID i titolari di impianti che utilizzano:

  • energia eolica, geotermica, solare, idraulica, del moto ondoso e maremotrice, senza limiti di potenza;
  • fonti rinnovabili o non rinnovabili, con potenza fino a 10 MVA;
  • fonti rinnovabili, con potenza uguale o superiore a 10 MVA.

Non possono accedere al regime del Ritiro Dedicato gli impianti fotovoltaici che hanno ottenuto gli incentivi previsti dal Conto Energia.

Tutti gli altri incentivi per il fotovoltaico sono compatibili con il RID.

Come accedere al Ritiro Dedicato a ottobre 2025? 

Chi rispetta i requisiti per l'accesso al Ritiro Dedicato può procedere con l'iter ordinario o con quello semplificato

Accesso al RID: iter semplificato

L'iter semplificato prevede la presentazione del Modello Unico al gestore di rete. Questa procedura è accessibile da parte di chi ha un impianto fotovoltaico:

  • installato presso un cliente finale che è già dotato di punti di prelievo attivi in bassa o media tensione;
  • con potenza nominale fino a 200 kW;
  • realizzati su tetto, fuori terra o su pertinenze di un edificio.

Accesso al RID: iter ordinario

L'iter ordinario, invece, è accessibile da parte di chi ha impianti fotovoltaici che non rispettano i requisiti appena visti e prevede la presentazione la presentazione della domanda di accesso al GSE:

  • entro 60 giorni dalla data di entrata in funzione dell'impianto;
  • compilando la domanda disponibile nell'area clienti del GSE. 

In entrambi i casi il contratto di ritiro dedicato dura un anno e l'accordo è soggetto a tacito rinnovo.

Quanto paga il Ritiro Dedicato? Prezzo Zonale Orario (PO) e Prezzi Minimi Garantiti (PMG) 

Prezzo RID

Parametri di calcolo

Prezzo Zonale Orario 

Fascia oraria di produzione dell'elettricità; zona di mercato

Prezzo Minimo Garantito

Definito dall'ARERA su base annua, in base alla fonte rinnovabile usata e alla quantità di energia ritirata annualmente

Il Prezzo Minimo Garantito è riservato agli impianti:

  • alimentati da fonti rinnovabili, con potenza fino a 1 MW e che non hanno ottenuto incentivi in precedenza;
  • fotovoltaici, con potenza fino a 100 kW e incentivati;
  • idroelettrici, con potenza efficiente fino a 500 kW e incentivati.

Agli impianti che non rispettano questi requisiti si applica invece il Prezzo Zonale Orario.

Di seguito la tabella in cui sono dettagliati i prezzi minimi garantiti nel 2025 ai produttori di energia elettrica che abbiano sottoscritto la convenzione per l’accesso al servizio del Ritiro dedicato.

TIPO DI FONTE

ENERGIA RITIRATA ALL'ANNO

PREZZI MINIMI 2025

Biogas e biomasse (esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili ex regolamento europeo CE n. 73/09)

  • fino a 2.000.000 kWh
  • 110,06 €/MWh

Gas da discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili ex regolamento europeo CE n. 73/09

  • fino a 1.500.000 kWh
  • 58,7 €/MWh

Eolica

  • fino a 1.500.000 kWh
  • 58,7 €/MWh

Solare fotovoltaica

  • fino a 1.500.000 kWh
  • 46,8 €/MWh

Geotermica

  • fino a 1.500.000 kWh
  • 61,3 €/MWh

Idrica

  • fino a 250.000 kWh
  • 178,7 €/MWh

Idrica

  • oltre 250.000 e fino a 500.000 kWh
  • 121,5 €/MWh

Idrica

  • oltre 500.000 e fino a 1.000.000 kWh
  • 74,9 €/MWh

Idrica

  • oltre 1.000.000 e fino a 1.500.000 kWh
  • 64,3 €/MWh

Fonti rinnovabili diverse dalle quelle indicate qui sopra

  • fino a 1.500.000 kWh
  • 46,8 €/MWh

Simulazione Ritiro Dedicato

Per poter fare una simulazione della somma di denaro che è possibile ottenere tramite il Ritiro Dedicato è necessario considerare:

  1. la grandezza dell’impianto;
  2. il tipo di fonte rinnovabile usata;
  3. la quantità di energia prodotta;
  4. il tipo di regime di prezzo a cui si fa riferimento. 

Per chi utilizza il sistema di Prezzo Zonale Orario (PO) fare una previsione dei ricavi ottenibili con il Ritiro Dedicato è più complesso, perché i prezzi variano a seconda della fascia oraria in cui l'energia viene prodotta e ceduta e a seconda della zona in cui si risiede.

Risulta invece più semplice fare una simulazione se si aderisce al sistema dei Prezzi Minimi Garantiti (PMG). Ecco un esempio pratico:

Ipotizzando di avere un piccolo impianto fotovoltaico da 6 kW di potenza, che produce annualmente 8.000 kWh di energia e, stimando che il 50% dell'energia prodotta sia destinata all’autoconsumo, si cederanno in rete 4 MWh di energia. Dato che, per il 2025, il PMG (prezzo minimo garantito) per l’energia solare è di 46,8 €/MWh, grazie al Ritiro Dedicato si possono guadagnare 187,20 euro.

Come spiega l’Agenzia delle Entrate, i profitti che il proprietario dell’impianto fotovoltaico (persona fisica non esercitante attività di impresa) ha ricevuto in seguito alla vendita dell’energia elettrica prodotta in eccedenza dal suo impianto, tramite il regime del Ritiro dedicato, rappresentano fiscalmente “redditi diversi” e vanno, quindi, indicati nella dichiarazione dei redditi. Tali redditi devono essere riportati, con il codice 1, nel rigo D5 del modello 730 (quadro D - “Altri redditi”). Per chi presenta il modello Redditi Persone fisiche, il rigo in cui indicare questi redditi è RL14 (colonna 2).

Ritiro dedicato e superbonus 110%

Chi ha installato un impianto fotovoltaico nell'ambito dei lavori svolti con il Superbonus 110% ha aderito in automatico al regime di RID, dato che il Superbonus e il sistema di Scambio sul Posto sono incompatibili

Risorse utili

Domande correlate

Quanto viene pagato il ritiro dedicato nel 2025?

Il prezzo del Ritiro Dedicato per il 2025 varia a seconda del regime di prezzo a cui si fa riferimento. Per il regime di Prezzo Minimo Garantito (PMG) il compenso per impianti fotovoltaici per il 2025 è di 46,8 €/MWh.

Quando paga il GSE per il ritiro dedicato?

Il GSE paga il ritiro dedicato secondo il sistema di PMG, in base al quale l'energia viene pagata a un prezzo fisso predeterminato dall'ARERA, oppure secondo il sistema di Prezzo Zonale Orario (PO), che prevede il pagamento dell'energia in base al suo valore di mercato, variabile in base alla zona e alla fascia oraria di produzione.

Quanto viene pagato un kWh con ritiro dedicato?

Con il Ritiro Dedicato 1 kWh di energia prodotto da un impianto alimentato da energia solare è pagato come minimo 0,046 euro

Come si calcola il ritiro dedicato?

Per calcolare il ritiro dedicato è necessario considerare il regime di prezzo a cui si ha accesso e la quantità di energia che si vende al GSE.

Cosa cambia nel 2025 per lo scambio sul posto?

Il 1° gennaio 2025 è partita la graduale uscita dallo Scambio sul Posto (SSP) e il contestuale passaggio al Ritiro Dedicato (RID). I primi impianti ad essere usciti dalla convenzione SSP sono i più datati, ovvero quelli per cui siano trascorsi 15 anni dalla data di decorrenza. Questi contratti sono già stati sostituiti d’ufficio dal GSE con convenzioni RID. Si potrà presentare una nuova richiesta di accesso al SSP fino al 26 settembre 2025, ma solo nel caso di impianti entrati in esercizio entro il 29 maggio 2025.