Bonus ristrutturazione per la seconda casa: le novità di ottobre 2025
            
    
    Bonus ristrutturazione seconda casa, ecco cosa sapere a ottobre 2025:
- Fino al 31/12/2024 puoi beneficiare di uno sconto fiscale del 50% delle spese sostenute per ristrutturare il tuo immobile, fino a un importo massimo di 96.000 €
- Dall’1/01/2025 scatta la stretta sull’agevolazione per le seconde case: la detrazione per gli interventi edilizi scende al 36% su una spesa massima di 48.000 €
- Tra i beneficiari del Bonus ristrutturazione seconda casa ci sono anche inquilini e usufruttuari
Il Bonus ristrutturazione seconda casa è una misura che ti consente di portare in detrazione parte delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione di un immobile diverso dalla tua abitazione principale.
Tra i lavori agevolabili ci sono quelli di ristrutturazione, così come la manutenzione straordinaria di un edificio, il restauro o il risanamento conservativo dello stesso.

Dagli esperti di SOStariffe.it, ecco una panoramica del Bonus ristrutturazione seconda casa: beneficiari, requisiti di accesso, modalità di richiesta e documentazione da presentare.
        
    Requisiti per l'accesso al bonus
                    
            
 
| BONUS RISTRUTTURAZIONE | REQUISITI | 
| Chi può ottenere l'agevolazione | 
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| Entro quando si può usufruire della misura | 
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| Limiti di spesa ammissibili | 
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Nella tabella qui sopra sono sintetizzati i requisiti che occorre soddisfare per usufruire del Bonus ristrutturazione (ribattezzato anche “Bonus casa”). Fino al 31 dicembre 2024, il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione fiscale Irpef del 50% è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
“Questa soglia è annuale e riguarda il singolo immobile e le sue pertinenze unitariamente considerate, anche se accatastate separatamente - spiega l'Agenzia delle Entrate -. Gli interventi edilizi effettuati sulla pertinenza non hanno, infatti, un autonomo limite di spesa, ma rientrano nel limite previsto per l’unità abitativa di cui la pertinenza è al servizio”.
        
    Importo e modalità di erogazione
                    
            
 Il Bonus ristrutturazione seconda casa prevede (fino al 31 dicembre 2024) i seguenti importi e modalità di erogazione:
- è erogato sotto forma di detrazione fiscale;
- si può portare in detrazione il 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 96.000 euro;
- lo sconto fiscale è valido ai fini Irpef ed è ripartito in 10 anni.
        
    Tipologie di interventi ammissibili
                    
            
 
| LAVORI DETRAIBILI | SPIEGAZIONE | 
| Ristrutturazione edilizia | 
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| Restauro e risanamento conservativo | 
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| Manutenzione straordinaria | 
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| Manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni dei condomini) | 
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    Procedura per richiedere il bonus
                    
            
 Per accedere al Bonus ristrutturazione non bisogna inviare alcuna comunicazione di inizio lavori. Basta indicare in dichiarazione dei redditi le spese sostenute e portare in detrazione l’importo corrispondente alla rata di competenza dell'anno fiscale in corso.
Ecco i passi da compiere per usufruire del bonus ristrutturazione per la seconda casa:
- verificare che gli interventi da realizzare rientrino nell’ambito delle spese ammissibili per l'agevolazione fiscale;
- pagare le spese tramite bonifico parlante;
- indicare la detrazione in dichiarazione dei redditi.
        
    Scadenze e tempistiche
                    
            
 Il bonus per la ristrutturazione della seconda casa resterà in vigore con l'aliquota e gli importi maggiorati fino al 31 dicembre 2024.
Per poter ottenere l'agevolazione fiscale, quindi:
- bisogna completare i lavori di restauro, ristrutturazione o manutenzione straordinaria entro fine 2024;
- bisogna iniziare a detrarre le spese a partire dalla dichiarazione dei redditi 2024.
        
    Documentazione necessaria
                    
            
 
I documenti richiesti per poter ottenere il bonus casa variano a seconda del tipo di intervento che si deve svolgere e a seconda di chi usufruisce del bonus.
La normativa richiede infatti di possedere:
- copia della ricevuta di pagamento, che riporti la causale del pagamento e i dati identificativi della persona beneficiaria dell'agevolazione e di quella che riceve il pagamento;
- il consenso di chi ha la proprietà dell'immobile, se la misura è richiesta da un’altra persona;
- la domanda di accatastamento dell’abitazione, nel caso in cui non sia già presente nel registro catastale.
 
                