Bonus facciate novembre 2025: le novità rispetto agli anni passati

Aggiornato il 16/12/2024
di Paolo Marelli
In 30 sec.

Quali sono gli incentivi in vigore per riqualificare la facciata esterna del tuo immobile?

  • Il Bonus facciate 2021 non esiste più: è terminato nel 2023
  • Le alternative disponibili oggi, 26 novembre 2025, per cambiare look alla facciata della tua casa
  • Dal Bonus ristrutturazione all’Ecobonus: l’identikit delle detrazioni fiscali e i requisiti per accedervi
  • Ecco come cambiano i bonus casa dal 2025 con il giro di vite previsto dalla Manovra in discussione in Parlamento

Il Bonus facciate 2021 non è più disponibile oggi, 26 novembre 2025. Infatti, l’agevolazione fiscale che consentiva la detrazione Irpef o Ires del 90% delle spese per il recupero delle facciate esterne degli edifici esistenti è cessata dal 1° gennaio 2023.

A novembre 2025, se vuoi effettuare un restyling delle pareti frontali della tua casa, puoi comunque contare su due alternative in grado di aiutarti ad alleggerire il fardello economico dell’investimento. Puoi beneficiare del Bonus ristrutturazione (con una detrazione del 50% su un ammontare complessivo di spesa di 96mila euro), oppure puoi avere accesso all’Ecobonus (con aliquota al 65% e fino al 75% per i condomini) installando contestualmente un cappotto termico.

Bonus facciata 2021

Il Bonus facciate 2021 prevedeva la cumulabilità con altre agevolazioni e per questo motivo nel 2024 può essere ancora richiesto con il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus.

L’Agenzia delle Entrate spiega infatti che “gli interventi ammessi al ‘Bonus facciate’ possono rientrare anche tra quelli di riqualificazione energetica riguardanti l’involucro (già agevolabili secondo le disposizioni contenute nell’articolo 14 del decreto legge n. 63/2013) o tra quelli di recupero del patrimonio edilizio (richiamati all’articolo 16 dello stesso decreto)”.

Nei paragrafi che seguono tracciamo una mappa delle agevolazioni fiscali ancora disponibili A novembre 2025 se hai intenzione di procedere con la riqualificazione della facciata del tuo immobile, anche nell’ottica di una riqualificazione energetica dello stesso.

Bonus facciate addio, giù il sipario dal 2023

Come anticipato poco sopra, non è più possibile sfruttare il Bonus facciate oggi, 26 novembre 2025. Dal 1° gennaio 2023, infatti, questa misura ha cessato di esistere.

 È bene comunque ricordare che il Bonus facciate è stata una detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo:

  • del 90% delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021;
  • del 60% delle spese sostenute nel 2022.

Questa agevolazione fiscale poteva essere richiesta da:

  • persone fisiche;
  • enti pubblici e privati, commerciali e non commerciali;
  • società semplici;
  • associazioni tra professionisti;
  • società di persone e società di capitali che siano in possesso dell’immobile sul quale si vuole effettuare l’intervento sulla facciata. 

Bonus facciate: quali interventi erano ammessi in detrazione

BONUS FACCIATE: PER QUALI IMMOBILI BONUS FACCIATE: PER QUALI INTERVENTI
  • Edifici esistenti
  • Parti di edifici esistenti
  • Unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali 
  • Pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata
  • Pulitura o tinteggiatura di balconi, ornamenti o fregi
  • Consolidamento, ripristino o rinnovo degli elementi costitutivi di balconi, ornamenti e fregi
  • Lavori su grondaie, pluviali, parapetti e cornici

Il Bonus facciate 2021 si applicava sugli interventi per il restauro o il recupero delle pareti esterne di:

  • edifici esistenti;
  • parti di edifici esistenti;
  • unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali. 

Per questa agevolazione non erano previsti limiti massimi di spesa: tuttavia, è bene ricordare che era valida soltanto per il perimetro esterno di un edificio.

Ecco quali erano gli interventi di riqualificazione di un edificio ammessi al Bonus facciate 2021:

  • di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata;
  • su balconi ornamenti e fregi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura;
  • sulle strutture opache verticali della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessavano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio.

Il Bonus facciate 2021 non spettava per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile e per quelli realizzati mediante demolizione e ricostruzione.

Le alternative al Bonus facciate a novembre 2025

ALTERNATIVE AL BONUS FACCIATE DETRAZIONE E SCADENZA CARATTERISTICHE

Bonus ristrutturazione (o Bonus casa)

  • detrazione al 50% per una spesa massima agevolabile di 96.000 €
  • in vigore fino al 31/12/2024
  • vale per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia

Ecobonus

  • detrazione fiscale al 50% e al 65% (l'aliquota sale fino al 75% per i condomini) 
  • in vigore fino al 31/12/2024
  • agevola interventi di efficientamento energetico degli edifici

Nonostante lo stop al Bonus facciate 2021, ci sono altre agevolazioni disponibili per te che sei in procinto di effettuare interventi di rifacimento della facciata del tuo immobile. In particolare, fino al 31 dicembre 2024:

  • puoi tinteggiare le pareti esterne dello stabile usufruendo del Bonus ristrutturazione con detrazione d’imposta del 50% fino a una soglia massima di spesa di 96mila euro;
  • puoi utilizzare l’Ecobonus con “sconto” fiscale al 65% (e fino al 75% per i condomini) nel caso di contestuale installazione del cappotto termico per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio.

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, dal prossimo anno scatterà una stretta sui bonus casa. Il giro di vite riguarderà anche il Bonus Ristrutturazione e l’Ecobonus, così come ci sarà una sforbiciata sulle spese ammesse in detrazione per chi ha un reddito oltre i 75mila euro.

Bonus ristrutturazione

Oggi, 26 novembre 2025, puoi approfittare del Bonus ristrutturazione (ribattezzato anche Bonus casa). Questa agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie fino a un tetto di spesa di 96mila euro.

I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione sono relativi a manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Non sono ammessi in detrazione gli interventi di manutenzione ordinaria (che spettano solo per i lavori condominiali).

Non puoi beneficiare del Bonus casa con la sola tinteggiatura delle facciate esterne della tua casa. Questo intervento deve essere associato a lavori edili in casa.

La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Per ottenere tale aliquota, la spesa deve essere sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024.

Dal 1° gennaio 2025, la detrazione al 50% del Bonus ristrutturazione sarà valida solo per i lavori eseguiti nell’abitazione principale. Per gli interventi sulle seconde case, invece, si tornerà all’aliquota ordinaria del 36% su un tetto di spesa di 48mila euro, come previsto dal Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi), il provvedimento che disciplina questa misura.

Ecobonus

L’Ecobonus consiste in una detrazione Irpef e Ires con aliquota al 50% oppure al 65% (e fino al 75% per i condomini) per interventi di efficientamento energetico degli edifici. La detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, titolari di qualsiasi tipologia di reddito. In particolare, sono ammessi all’agevolazione:

  • le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
  • i contribuenti titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
  • le società semplici;
  • le associazioni tra professionisti;
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

L’Ecobonus è in scadenza il 31 dicembre 2024. Dal 2025 sarà prorogato, ma lo sconto fiscale scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per edifici diversi dall’abitazione principale.

Quali bonus sono stati prorogati nel 2024?

BONUS CASA NEL 2024 DETRAZIONE E DETTAGLI

Superbonus 70%

Aliquota al 70%, ma vale solo per edifici da due a quattro unità, posseduti da un unico proprietario

Bonus ristrutturazione

Aliquota al 50% per interventi di ristrutturazione edilizia

Bonus barriere architettoniche

Detrazione del 75% delle spese per lavori di superamento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti

Ecobonus

Detrazione al 50% e al 65% per interventi di efficientamento energetico del tuo immobile

Bonus mobili

Detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green che arredano un immobile oggetto di ristrutturazione

Bonus verde

Detrazione del 36% delle spese per il restyling del tuo giardino

Sismabonus

Detrazione del 50% per misure antisismiche sugli edifici

Non solo bonus per rifare il look alle facciate di casa. Ecco una panoramica degli “sconti” fiscali di cui puoi beneficiare sino alla fine del 2024 per la riqualificazione della tua abitazione. Oltre al Bonus ristrutturazione all’Ecobonus, già descritti nel paragrafo precedente, vanno annoverati:

  • Superbonus 70%;
  • Bonus barriere architettoniche;
  • Bonus mobili;
  • Bonus verde;
  • Sismabonus.

Superbonus 70%

Fino al 31 dicembre 2024, puoi beneficiare del Superbonus 70%, ma attenzione: l’aliquota può essere sfruttata solo dai condomini o dagli edifici da due a quattro unità, posseduti da un unico proprietario.

Nel 2025 il Superbonus scenderà al 65%. Dal 2026 l’agevolazione cesserà definitivamente di esistere.

Bonus barriere architettoniche

Il Bonus barriere architettoniche prevede una detrazione Irpef al 75% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 per lavori di superamento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti. 

Gli interventi ammessi in detrazione riguardano scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

La detrazione, da ripartire in 5 quote annuali, può coprire un importo massimo variabile, da 30mila a 50mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.

Bonus mobili

Oggi, 26 novembre 2025, puoi richiedere anche il Bonus mobili, la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici green destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Spalmata su 10 anni, la detrazione è ammissibile fino a un tetto massimo di spesa di 5mila euro nel 2024.

Il bonus mobili sarà rinnovato anche nel 2025 e manterrà le stesse caratteristiche: sconto del 50% su una spesa massima di 5mila euro.

Bonus verde

Il Bonus verde è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile e non vale per gli interventi di manutenzione ordinaria.

Il Bonus verde ha i giorni contati: non sarà infatti rinnovato nel 2025. Questa agevolazione è dunque in scadenza il 31 dicembre 2024.

Sismabonus

Il Sismabonus, rivolto ai contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici, prevede una detrazione del 50% che va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

La detrazione ha effetto sulle spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2024.

Dal 2025, il Sismabonus avrà un’aliquota al 50% per l’abitazione principale e al 36% per gli edifici diversi dalla prima casa.

Risorse utili

Domande correlate

Quali sono i bonus prorogati al 2024?

Nel 2024, sono stati prorogati il Superbonus 70%, il Sismabonus al 75% e 85%, il Bonus ristrutturazione con detrazione al 50% (per una spesa massima fino a 96.000 euro), il Bonus barriere architettoniche al 75%, l’Ecobonus con detrazione fiscale al 50% o al 65% e fino al 75% per i condomini, il Bonus mobili al 50% (fino a 5.000 euro) e il Bonus verde al 36% (fino a 5.000 euro).