Obiettivo 2030 e SEN: il futuro del fotovoltaico

Aggiornato il: 09/04/2024
di Paolo Marelli
Pubblicato il: 12/07/2018

In 30 secondi

Obiettivo 2030 di efficienza energetica, l’Italia è al lavoro per raggiungerlo. Ecco come:

  • la produzione di energia da fonte fotovoltaica è cruciale
  • che cos'è e cosa prevede il Piano nazionale integrate per l’energia e il clima (PNIEC)
  • cosa prevede la Strategia elettrica nazionale 
  • qual è la situazione energetica italiana

Per raggiungere l'obiettivo 2030 di efficienza energetica, il fotovoltaico gioca un ruolo chiave, così come tutte le fonti rinnovabili. Perché è evidente che l’abbattimento delle emissioni inquinanti in Europa e in Italia, passa dall’aumento delle fonti pulite di energia, come quelle che sfruttano la luce solare per produrre elettricità green. Per scoprire le migliori offerte tra i partner a maggio 2024 per un preventivo fotovoltaico c'è il comparatore di SOStariffe.it.

Obiettivo 2030: fotovoltaico cruciale

OBIETTIVO 2030 E FOTOVOLTAICO

LE CIFRE
Quantità di energia prodotta da fonte fotovoltaica nel 2023 in Italia 30,6 TWh
Aumento di energia prodotta da fonte fotovoltaica nel 2023 in Italia +10,6% rispetto al 2022
Obiettivo UE di energia prodotta da fonte fotovoltaica entro il 2030  425 GW, pari al +63% rispetto a oggi

Per centrare l'obiettivo 2030 dell'efficienza energetica, il fotovoltaico è un pilastro. Per questo motivo, da tempo l’Italia ha deciso di puntare sul solare, con incentivi e detrazioni, anche in virtù di numerose eccellenze produttive presenti nel nostro Paese e dell’ottimo soleggiamento del quale godiamo. E i risultati sono arrivati: secondo Terna, nel 2023, c’è stato un record di produzione da fonte fotovoltaica in Italia pari 30,6 TWh, con una cresciuta del +10,6% rispetto al 2022.

Il ruolo del fotovoltaico è cruciale per il risparmio energetico e per la sostenibilità non solo dell’Italia, ma anche dell’Europa. Ecco perché I 12 Stati membri dell’UE che hanno aggiornato i loro Piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNIEC) hanno aumentato in media i propri obiettivi sul fotovoltaico del 63%, portando la capacità totale installata entro fine decennio a 425 GW, oltre il doppio rispetto ai circa 208 GW attuali.

Non è escluso che alcuni Paesi UE molto virtuosi, soprattutto nel nord Europa, raggiungano i target fotovoltaici con qualche anno di anticipo rispetto al 2030, dato che le installazioni di impianti che producono energia grazie al Sole è in continua espansione.

Anche se c’è da rilevare che nel PNIEC italiano, la quota di energia solare è meno della media europea: la capacità fotovoltaica è aumentata di solo il 55% per arrivare a 79 GW al 2030.

Legambiente, nella XVI° edizione del rapporto sulle Comunità Rinnovabili, ha chiesto al Governo di accelerare sulla transizione energetica, semplificando dell'iter per autorizzare nuovi impianti fotovoltaici e fornendo norme chiare alle aziende per investire nell’energia solare.

Cos'è il Piano integrato nazionale per il clima e l'energia?

Il Piano Integrato nazionale per il clima e l’energia (PNIEC) è uno strumento di pianificazione previsto dall’UE per definire le politiche e misure degli Stati membri per il raggiungimento degli obiettivi energia e clima al 2030. Il PNIEC italiano fissa gli obiettivi nazionali entro la fine del decennio su:

  • efficienza energetica;
  • fonti rinnovabili;
  • riduzione delle emissioni di CO2;
  • sicurezza energetica;
  • interconnessioni;
  • mercato unico dell’energia;
  • competitività, sviluppo e mobilità sostenibile.

Al momento il PNIEC dell’Italia è all’esame della Commissione europea. E, dopo il dibattito in Parlamento, dopo aver raccolto i pareri delle Regioni e dopo aver ricevuto il via libera della Valutazione Ambientale Strategica, il testo definitivo del PNIEC dovrà essere approvato entro il 30 giugno 2024. È questa la scadenza dell’iter stabilita dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Cosa prevede il PNIEC?

OBIETTIVO 2030: QUOTE DI ENERGIA PULITA IN ITALIA

LE CIFRE

Rinnovabili nei consumi finali lordi di energia 40,5%
Rinnovabili per i consumi solo elettrici 65%
Rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento 36,7%
Rinnovabili nei trasporti 30,7%
Idrogeno da rinnovabili per usi industriali 42%

Il PNIEC è sviluppato dall’Italia per rispondere agli obblighi internazionali assunti con gli accordi dell’Unione europea nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima del 2015. Nelle sue 424 pagine dell’ultimo aggiornamento disponibile (giugno 2023), il PNIEC italiano prevede le seguenti quote di energia pulita:

  • 40,5% da rinnovabili nei consumi finali lordi di energia;
  • 65% da rinnovabili per i consumi solo elettrici;
  • 36,7% da rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento;
  • 30,7% da rinnovabili nei trasporti;
  • 42% di idrogeno da rinnovabili per gli usi dell’industria.

Oltre agli ambiti di intervento chiave elencati nel paragrafo precedente, il PNIEC disegna il quadro di misure da adottare e attuare a livello nazionale gli impegni europei per la riduzione delle emissioni inquinanti.

Cos'è la Strategia energetica nazionale?

La Strategia energetica nazionale (SEN) è un documento di pianificazione che definisce gli obiettivi, le politiche e le azioni per il settore energetico dell’Italia. La SEN rappresenta una guida strategica per la gestione e lo sviluppo del sistema energetico italiano, tenendo conto di:

  • sicurezza dell’approvvigionamento;
  • sostenibilità ambientale;
  • competitività economica;
  • innovazione tecnologica.

La SEN è stata approvata una prima volta nel 2017 ed è un piano decennale del nostro Governo per anticipare e gestire il cambiamento del sistema energetico in collaborazione con altri enti, istituzioni e stakeholder del settore. Il documento copre un orizzonte temporale di medio-lungo termine ed è aggiornato periodicamente per adattarsi alle nuove sfide e opportunità che si presentano nel panorama energetico nazionale e internazionale.

Come spiega l’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), la SEN è uno programma chiave per guidare la transizione green dell’Italia verso un sistema energetico più sostenibile e resiliente, promuovendo:

  • l'uso efficiente delle risorse energetiche;
  • l'adozione di tecnologie pulite;
  • la riduzione delle emissioni di gas serra.

Cosa prevede la Strategia energetica nazionale?

La Strategia energetica nazionale prevede una serie di sfide e di obiettivi nel settore energetico allo scopo di:

  • diversificare le fonti energetiche con il fine di ridurre la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di energia. Obiettivo che si raggiunge aumentando le fonti rinnovabili, come solare, eolico e idroelettrico;
  • migliorare l'efficienza energetica in settori chiave come edilizia, industria e trasporti. L'obiettivo è diminuire il consumo energetico e le emissioni di gas serra senza rinunciare alla competitività economica;
  • promuovere la sostenibilità ambientale con l’adozione di politiche per abbassare emissioni inquinanti, gestione dei rifiuti energetici e tutela degli ecosistemi;
  • garantire sicurezza e resilienza dell'approvvigionamento energetico dell’Italia, diversificando le fonti e promuovendo l'autonomia energetica;
  • sostenere innovazione tecnologica e ricerca nel settore energetico per individuare e sviluppare soluzioni all’avanguardia e sostenibili.

Che cos'è il Piano energetico?

Il Piano energetico è un piano di indirizzo per la valorizzazione energetico-ambientale di un territorio che può essere nazionale, regionale, provinciale e comunale. È lo strumento principale attraverso il quale sono programmati, indirizzati e armonizzati in un territorio gli interventi strategici in tema di energia. Si tratta di un documento tecnico nei suoi contenuti e politico nelle scelte e priorità degli interventi da eseguire in un arco di tempo medio-lungo.

In vista dell'obiettivo 2030 e della roadmap al 2050, l’Italia, sia a livello nazionale che locale, sta compiendo uno sforzo per dotarsi di strumenti di pianificazione finalizzati all’identificazione di politiche e misure coerenti con la strategia di decarbonizzazione europea, funzionali a migliorare la sostenibilità ambientale, la sicurezza e l’accessibilità dei costi dell’energia, promuovendo al tempo stesso una transizione giusta.

Numerosi sono i documenti strategici e di pianificazione di rilievo che sono stati adottati in questi ultimi anni che disegnano a livello nazionale un contesto favorevole all’attuazione dei nuovi e più ambiziosi obiettivi energetici, a cominciare dal PNIEC.

Qual è la situazione energetica in Italia?

Secondo l’ultimo rapporto dell’ENEA sull’analisi della situazione energetica in Italia e nell’Eurozona aggiornata al 2023, emerge che le tensioni sui mercati dell’energia sono progressivamente rientrate nel corso degli ultimi 12 mesi. Scrive l’ENEA: “I prezzi del gas e dell’elettricità, sia all’ingrosso sia al dettaglio, hanno seguito un trend marcatamente ribassista (il gas -70% nel I semestre, -20% nel II, e cali simili ha avuto l’elettricità nelle borse elettriche europee). Fattori determinanti dell’inversione del trend sono stati, sul mercato del gas, la decisa contrazione della domanda (-10% sia nell’UE sia in Italia), sul mercato elettrico la debole domanda (-3% sia nell’UE sia in Italia) e la ripresa della produzione idroelettrica e nucleare”.

Guardando all'obiettivo 2030, i consumi italiani di energia primaria nel 2023 sono stimati in calo di circa il 2,5%, valore molto vicino al -2% dell’indice dei driver. Ciò induce a considerare con cautela il comunque positivo nuovo calo dell’intensità energetica (-3%), prodotto della combinazione di calo dei consumi energetici e di crescita del PIL.

A proposito di transizione energetica, sempre l’ENEA nel suo report osserva che l’indice sintetico della transizione energetica ISPRED (Indice sicurezza prezzi energia decarbonizzazione) ha registrato nel 2023 una decisa ripresa (+33%) rispetto al minimo della serie storica raggiunto nel 2022. Nell’anno il valore medio dell’indice è pari a 0,37, dunque ancora ben al di sotto del valore soglia di 0,5 che indica uno stato della transizione equivalente a quello medio dell’orizzonte temporale, cioè dal 2010 ad oggi.

C’è infine da notare che il miglioramento dell’ISPRED è dovuto al forte progresso registrato

  • nella decarbonizzazione +90%;
  • nei prezzi dell’energia +20%;
  • nella sicurezza energetica +25%.

Obiettivo 2030: gli ultimi provvedimenti varati dall'UE

Come chiarisce il grafico qui sopra, l'Unione europea ha aggiornato l'obiettivo 2030 di efficienza energetica dopo la pandemia da Covid 19 e dopo lo scoppia della guerra in Ucraina. Non solo per l'Europa, ma per il mondo intero il 2022 passerà alla storia come un anno di grandi cambiamenti sul piano geopolitico ed energetico. Quel che è certo è che il successo della transizione energetica dipende:

  • dalla transizione del settore energetico globale dalle fonti fossili a quelle prive di carbonio;
  • dalla riduzione delle emissioni di anidride carbonica per frenare il cambiamento climatico;
  • dalla limitazione della temperatura globale a 1,5 gradi °C rispetto ai livelli pre-industriali.

A questo proposito va ricordato che, con l'obiettivo di aumentare la produzione di energia da fonti di energia rinnovabile l’Unione europea ha accelerato l’installazione di più impianti da FER (Fonti energia rinnovabili), anche grazie a processi di autorizzazione più rapidi. Infatti nel 2022, il 39% dell'elettricità è stata generata da fonti rinnovabili e, nel maggio 2023, l'energia eolica e quella solare hanno superato per la prima volta la produzione totale di elettricità fossile.

Il 2022 è stato un anno record per la nuova capacità solare fotovoltaica installata (+41 GW), ovvero il 60% in più rispetto al 2021 (+26 GW).

Mentre gestiva la ripresa dalla crisi post pandemica e da quella provocata dal conflitto Russia-Ucraina, oltre a indirizzare ulteriori investimenti verso gli obiettivi del Green Deal europeo, la Commissione europea ha avviato diverse azioni legislative per portare avanti la transizione all’energia pulita verso l'obiettivo 2030.

Nel dettaglio, l’UE ha concordato target più ambiziosi per la transizione all’energia pulita in linea con REPowerEU e il Green Deal europeo: 42,5% di energie rinnovabili nel mix energetico dell'UE entro il 2030, con l'ambizione di raggiungere il 45%, e l'obiettivo di ridurre il consumo energetico finale a livello dell'UE dell'11,7% entro il 2030 rispetto al riferimento del 2020 proiezioni di scenari.

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