Superbonus 110%: come funziona e ottenerlo a marzo 2024

Aggiornato il: 19/03/2024
di Paolo Marelli
Pubblicato il: 11/01/2024

In 30 secondi

Superbonus 110%, ecco tutto quello che c’è da sapere sull’agevolazione per la riqualificazione energetica degli immobili:

  • Superbonus 110% è stato lanciato nel 2020 con il Decreto Rilancio ed è terminato il 31 dicembre 2023
  • nel 2023 è stato trasformato in Superbonus 90%, con una riduzione della detrazione fiscale, ma anch’esso è finito il 31 dicembre 2023
  • nel 2024 la detrazione è scesa al 70% ed è valida solo per i condomini. Nel 2025 ci sarà un’ulteriore riduzione al 65%
  • Per l’accesso al Superbonus, sono necessari specifici requisiti e occorre seguire il meccanismo degli interventi trainanti e trainati

Terminato il 31 dicembre 2023, il Superbonus 110%, introdotto per la prima volta nel corso del 2020 come contromisura alla crisi economica dovuta alla pandemia da Covid 19, è stato più volte revisionato in quest’arco di tempo. Ma ha sempre garantito una detrazione fiscale per le spese sostenute per la ristrutturazione e l’ammodernamento degli edifici, con un focus sull’efficienza energetica e sul risparmio energetico.

pannelli solari

Il Superbonus 110% e la sua trasformazione in Superbonus 90% nel 2023 hanno entrambi cessato di esistere il 31 dicembre 2023. Come previsto dalla legge Finanziaria, dal 1° gennaio 2024, la detrazione fiscale è ridotta al 70%, ma l’agevolazione continua ad essere vantaggiosa, anche alla luce degli incentivi fotovoltaico. Dal 2025 ci sarà una nuova riduzione al 65%, per poi terminare definitivamente nel 2026.

In questa guida, analizziamo, che cosa succede con la fine del Superbonus 110% e del Superbonus 90% e quali sono le novità del Superbonus 70%, che è riservato solo ai condomini e alle unità immobiliari da due a quattro appartamenti.

Superbonus 110% e Decreto Rilancio

AGEVOLAZIONE

SPIEGAZIONE

Superbonus 110%

In vigore dal 1/7/2020 al 31/12/2023

Superbonus 90%

In vigore dal 1/1/2023 al 31/12/2023

Superbonus 70%

In vigore dal 1/1/2024 al 31/12/2024

Superbonus 65%

In vigore dal 1/1/2025 al 31/12/2025

L’agevolazione del Superbonus 110% è stata introdotta dal Decreto Rilancio, come risposta alla crisi economica causata dalla pandemia. Il Superbonus 110% è entrato ufficialmente in vigore il 1° luglio 2020 anche se la partenza effettiva, con i vari decreti attuativi, è avvenuta nei mesi successivi. Dopo una prima fase senza modifiche, l’agevolazione ha registrato numerose revisioni.

Chi aveva già richiesto il Superbonus 110%, prima della riduzione della detrazione, al fine di ottenere l’agevolazione completa, aveva la necessità di: 

  • completare tutti i pagamenti entro il 31 dicembre 2023;
  • eseguire almeno il 30% al 30 settembre 2022.

Nel 2023, invece, il Superbonus ha garantito una detrazione fiscale del 90% sulle spese sostenute per interventi di ristrutturazione, efficientamento e ammodernamento degli edifici. Inoltre non era più possibile ricorrere:

  • allo sconto in fattura;
  • alla cessione del credito di imposta.

L’agevolazione era accessibile esclusivamente sotto forma di detrazione fiscale in fase di dichiarazione dei redditi.

La normativa attuale prevede che il Superbonus sia attivo fino al 31 dicembre 2025, con queste due modalità:

  • per le spese sostenute nel 2024, la detrazione è del 70%;
  • per le spese sostenute nel 2025, la detrazione sarà del 65%.

Superbonus 110% e 90%: i requisiti per ottenerli 

Il Superbonus 110% prevedeva dei requisiti per beneficiarne. L’agevolazione era accessibile solo a:

  • persone fisiche proprietarie di immobili per cui erano effettuati lavori compatibili con il bonus;
  • condomini;
  • IACP (Istituto Autonomo Case Popolari);
  • società sportive dilettantistiche e associazioni ma solo per gli interventi riguardanti immobili o parte di immobili destinati ad uso spogliatoio;
  • associazioni di promozione sociale e di volontariato.

L’accesso al Superbonus era possibile nel caso in cui gli interventi realizzati garantissero un miglioramento di almeno due classi energetiche, oppure il raggiungimento della massima classe energetica possibile.

Occorre ricordare che, nel 2023, per poter accedere all’agevolazione con detrazione al 90% per le unità unifamiliari era necessario che il “quoziente familiare” non superasse i 15.000 euro. Questo valore era calcolato come il rapporto tra i redditi lordi complessivi di tutti i membri della famiglia diviso il “numero delle parti”, un parametro compreso tra 1 e 4 in base alla composizione del nucleo familiare.

Come per la detrazione fiscale al 110% e al 90%, anche per accedere al Superbonus 70%, è necessario che le spese per cui si chiederà l’applicazione dell’agevolazione siano pagate tramite bonifico “parlante” (ossia tracciabile) con data successiva alla data della fattura.

Intanto, dall’ultimo rapporto annuale dell’ENEA, dedicato alle detrazioni fiscali, emerge una fotografia in cifre di come siano stati spesi dagli italiani i soldi per il Superbonus 110%. Anzitutto alcuni dati generali: nel 2022, i cantieri per l'agevolazione al 110% sono stati 352.101 e hanno comportato progetti per 61,78 miliardi di euro, di cui 60,76 miliardi ammessi agli sconti fiscali. Più in dettaglio, dall'indagine firmata dell’ENEA, risulta che gli interventi hanno riguardato:

  • per il 13,2% i condomini;
  • per il 58% le case con una singola unità immobiliare;
  • per il 28,8% le unità immobiliari indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali.

Dallo studio dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile si rileva che, in termini di investimenti ammessi alle detrazioni, le percentuali cambiano in modo significativo:

  • il 45,2% sono i condomini;
  • il 38,6% gli edifici unifamiliari;
  • il 16,2% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

Dall’analisi del report dell’ENEA, inoltre, è possibile evidenziare che gli investimenti sostenuti per il Superbonus 110% sono stati così utilizzati:

  • il 25,7% (pari a 15,86 miliardi di euro) per la realizzazione del cappotto termico;
  • il 20,2% per la sostituzione di infissi (12,50 miliardi di euro);
  • l’8,4% per lavori a soffitti e tetti disperdenti (5,17 miliardi di euro).

Interventi trainanti e trainati: la distinzione

TIPO DI INTERVENTO

SPIEGAZIONE

Trainante 

  • Isolamento termico degli involucri edilizi
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari

Trainato

  • Efficientamento energetico
  • Eliminazione delle barriere architettoniche
  • Installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo
  • Realizzazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici

La tabella qui sopra illustra uno dei pilastri per l’accesso al Superbonus, ovvero il meccanismo che distingue tra “interventi trainanti” (necessari per poter ottenere la detrazione) e “interventi trainati”, le cui spese possono beneficiare della detrazione ma solo se, in contemporanea, sono realizzati anche interventi trainanti.

Va poi sottolineato che il Superbonus 110% e la versione con detrazione al 90% prevedevano il rispetto di precisi limiti di spesa. In base alla tipologia di intervento da realizzare, infatti, la normativa stabiliva delle soglie massime dei costi che era possibile detrarre.

Superbonus 110%, più tasse per chi vende casa ristrutturata

Nella legge di Bilancio 2024, il Governo ha deciso che, dal 1° gennaio 2024, le plusvalenze sulla vendita di immobili su cui siano stati effettuati interventi con il Superbonus conclusi da non più di 10 anni non saranno considerati “redditi diversi”, tenendo conto del maggior valore dovuto ai lavori di ristrutturazione. Di conseguenza, il 26% di tasse sarà quindi calcolato sull'intera plusvalenza e non su quella “scontata” del costo della ristrutturazione.

Per le plusvalenze il contribuente può scegliere se applicare:

  • l’imposta sostitutiva del 26%;
  • le aliquote progressive Irpef, in genere meno convenienti.

Questa misura sulla tassazione delle plusvalenze è stata introdotta al fine di frenare eventuali vendite speculative immobiliari, garantendo che le detrazioni fiscali siano effettivamente utilizzate per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

Da questa stretta sarebbero esclusi gli immobili acquisiti per successione e adibiti a prima casa del cedente o dei familiari per la maggior parte dei 10 anni precedenti o per la maggior parte degli anni tra acquisto/costruzione e vendita se sono meno di 10.

Superbonus 70%: l’agevolazione per il 2024

SUPERBONUS 2024

SPIEGAZIONE

Cosa cambia

La detrazione fiscale scende al 70% dal 1/1/2024

Sconti fiscali

È permessa esclusivamente la detrazione fiscale. Non è più possibile richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura

Quali interventi

L’agevolazione al 70% si applica per i lavori iniziati nel 2024 e per quelli iniziati nel passato e non ancora conclusi

Quali immobili

La misura si applica esclusivamente ai condomini e alle persone fisiche proprietarie di edifici da 2 a 4 unità immobiliari accatastate distintamente, possedute in comproprietà da più persone fisiche o anche da un solo proprietario

Archiviata la percentuale del 110%, dal 1° gennaio 2024 ha chiuso anche la stagione del 90% per lo sconto fiscale dedicato all’efficientamento energetico. Per tutto il 2024 si scende al 70% e il Superbonus è riservato soltanto ai condomini e agli edifici da 2 a 4 unità immobiliari.

Per le villette unifamiliari lo sconto fiscale è terminato al 31 dicembre 2023. Rammentiamo che, per poter beneficare della detrazione, dovevano completare le spese entro la fine 2023:

  • coloro che avevano interventi avviati al 30 settembre 2022, con un avanzamento almeno del 30%;
  • coloro che avevano avviato i lavori nel corso 2023, rispettando i criteri del quoziente familiare.

Come detto, dal 1° gennaio 2024 il Superbonus non solo scende al 70%, ma cambia anche volto, con una serie di nuove regole disposte dal Governo su:

  • interventi ammessi;
  • beneficiari dell’agevolazione;
  • limiti di spesa per avere la detrazione.

Superbonus 2024: interventi agevolati e procedure

Il Superbonus 70% è riservato ai condomini e agli edifici composti da due a quattro unità immobiliari. I lavori devono migliorare di almeno due classi energetiche l’immobile. Per esempio, dotandoli di un impianto fotovoltaico (per sapere come funziona vai alla guida, mentre per un preventivo a marzo 2024 consulta il comparatore di SOStariffe.it). Soltanto con questo "salto" energetico è possibile beneficiare dell’agevolazione.

Nella tabella qui sotto sono illustrati sia gli interventi tramite i quali è possibile avere la detrazione fiscale al 70%, sia le procedure da seguire:

SUPERBONUS 70%

DETTAGLI

Quali interventi

  • Efficientamento energetico: installazione di impianti fotovoltaici, sostituzione degli impianti di climatizzazione e isolamento termico
  • Riduzione del rischio sismico
  • Consolidamento statico
  • Ristrutturazione edilizia

Quali procedure

  • Controllo che i lavori previsti siano tra gli interventi agevolati
  • Richiesta di un esame energetico dell’immobile prima e dopo l’effettuazione dei lavori
  • Archiviazione di tutti i documenti relativi ai costi sostenuti
  • Presentazione della dichiarazione dei redditi, riportando i costi sostenuti
  • Richiesta dell’agevolazione fiscale

Superbonus 2024: fondo per i redditi più bassi

C’è un’altra novità legata al Superbonus 2024 e riguarda i redditi più bassi. Il governo Meloni ha varato con il Decreto salva spese un’agevolazione per compensare il passaggio dell’aliquota dal 110% al 70%. Di che si tratta? È un tesoretto che ricalca il “fondo indigenti”, che ricordiamo era nato per attutire il taglio dello sconto dal 110% al 90%.

Il nuovo fondo è rivolto alle famiglie con ISEE sotto i 15.000 euro annui (calcolato in base al quoziente familiare) e che abbiano raggiunto il 60% dei lavori entro il 31 dicembre 2023. A queste famiglie sarà garantito un contributo sulle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024, che di fatto assicurerà l’agevolazione per intero al 110% grazie a questi fondi che pagheranno la differenza tra l’aliquota massima e quella al 70%.

Per chi sia invece alla ricerca di un prestito per ristrutturazione o di un mutuo per finanziare i costi di riqualificazione energetica un aiuto oggi, 28 marzo 2024, nel trovare le offerte più convenienti tra i partner arriva dal comparatore di SOStariffe.it.

Il Decreto legge numero 11 del 16 febbraio 2023 ha previsto lo stop allo sconto in fattura e la cessione del credito per i lavori relativi al Superbonus e per gli altri bonus edilizi. Con l’eccezione per Onlus e cooperative, enti del terzo settore, IACP, Sismabonus. Inoltre, la cessione del credito può essere ancora usata per gli interventi per i quali era già stata presentata la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata) prima del 17 febbraio 2023.

Superbonus 2024: calendario delle scadenze

Nella tabella qui sotto sono riportate le principali scadenze per fruire del Superbonus 70% nel corso del 2024:

SCADENZE

DETTAGLI

16/3/2024

Scade il termine per comunicare all’Agenzia delle Entrate le opzioni per i costi sostenuti nel 2023, ossia se usare lo sconto in fattura o la cessione del credito

31/12/2024

Scade il termine per sostenere le spese per i soggetti a basso reddito e che vogliono utilizzare il contributo del Governo

31/12/2024

Termine dei lavori per i condomini che intendono beneficiare della detrazione fiscale al 70% sugli interventi eseguiti

1/1/2025

Il Superbonus si riduce al 65% e vale solo per i condomini

Superbonus: le sanzioni previste

Il Governo ha stabilito dei requisiti specifici che devono essere rispettati per poter avere accesso al Superbonus. Nel caso in cui chi ne facesse richiesta dovesse rilasciare attestazioni false, sarebbe soggetto ad alcune sanzioni.

Il documento più importante attraverso il quale ottenere il Superbonus è il visto di conformità, seguito dall’asseverazione: chi rilascia documenti infedeli rischia una sanzione che va da un minimo di 2.000 euro fino a un massimo di 15.000 euro.

Nel momento in cui è scoperta una truffa:

  • si perdono fin da subito tutti i benefici fiscali del Superbonus;
  • le somme della detrazione non spettante vengono recuperate dall’Agenzia delle Entrate;
  • l’importo recuperato dall’Erario è maggiorato con interessi e sanzioni.

Risorse utili