Fotovoltaico e falsi miti: demistifichiamo i più comuni

Aggiornato il: 07/11/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 08/06/2023

In 30 secondi

I luoghi comuni sui pannelli fotovoltaici più popolari:

  1. tecnologia non efficiente: falso;
  2. costo troppo elevato: falso;
  3. il fotovoltaico è una fonte di energia inaffidabile: falso;
  4. installare pannelli fotovoltaici conviene solo al Sud Italia: falso;
  5. i pannelli possono essere orientati solo a sud: falso;
  6. la manutenzione di un impianto è frequente e costosa: falso;
  7. il fotovoltaico permette di essere indipendenti dalla rete elettrica: falso;
  8. l’energia prodotta non ha un prezzo competitivo: falso;
  9. non è possibile realizzare impianti condominiali: falso;
  10. il fotovoltaico compromette il paesaggio: falso;
  11. i pannelli sono difficili da smaltire: falso;
  12. il fotovoltaico non riduce le emissioni di CO2: falso;
  13. l’agrifotovoltaico sottrare terreno alle coltivazioni: falso.

Il fotovoltaico è una fonte di energia inaffidabile, che compromette paesaggio e non sufficientemente verde? In realtà il fotovoltaico è un settore maturo, ottimo come investimento a medio-lungo termine e che garantisce un sostanziale contributo alla riduzione dell’utilizzo di fonti non rinnovabili: demistifichiamo assieme i falsi miti più comuni.

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Negli anni si sono creati diversi luoghi comuni basati spesso sul "sentito dire" e sulla mancata consapevolezza di come il settore dell’energia fotovoltaica abbia completato il proprio processo di maturazione diventando, sempre di più, un punto di riferimento dell’intero settore energetico. Smascheriamoli uno ad uno:

La tecnologia non è ancora efficiente

Uno dei primi miti sul fotovoltaico è rappresentato dalla falsa convinzione che i pannelli presenti sul mercato non siano ancora “maturi”. La tecnologia alla base dei prodotti fotovoltaici è eccellente ed il livello di efficienza raggiunto dai modelli oggi disponibili sul mercato è già molto elevato.

È chiaro che tra 5 o 10 anni arriveranno in commercio pannelli fotovoltaici ancora più efficienti, ma questo discorso vale per qualsiasi categoria di prodotto. Attendere di passare al fotovoltaico perché la tecnologia dei pannelli non è ancora “pronta” non è più una scusa valida. Ad oggi, infatti, i pannelli di nuova generazione hanno raggiunto un livello di efficienza molto elevato, anche in considerazione di un prezzo sempre più accessibile.

Il fotovoltaico è una fonte di energia inaffidabile

Si tratta di un altro falso mito: il fotovoltaico è una fonte molto affidabile anche se la sua produzione non è costante (di sera i pannelli non producono, di inverno la produzione è inferiore rispetto all’estate etc.). Questa incostanza, però, è un elemento noto e non una variabile imprevedibile. Di conseguenza, chi investe nel fotovoltaico è consapevole che la produzione di elettricità non sarà costante e potrà prendere le relative contro-misure. Ad esempio, con un sistema di accumulo è possibile immagazzinare energia da utilizzare nei momenti in cui i pannelli non producono (come la sera).

Il costo del fotovoltaico è ancora troppo elevato

Un altro “mito” sui pannelli fotovoltaici è rappresentato dal prezzo. Negli ultimi 25 anni, infatti, il costo di un impianto fotovoltaico si è notevolmente ridotto, mentre le bollette dell’energia elettrica continuano a crescere. Il calo del prezzo su base annua si è ridotto andando a stabilizzare il mercato e rendendo, quindi, inutile attendere ulteriormente per effettuare l’acquisto.

Da notare, inoltre, che la spesa legata al fotovoltaico è ammortizzabile grazie alla possibilità di sfruttare detrazioni fiscali del 50% che salgono fino al 90% con il Superbonus. Sfruttando le agevolazioni in corso (c’è anche l’IVA ridotta al 10%) è possibile ridurre la spesa complessiva necessaria per sfruttare questa tecnologia, riducendo anche i tempi necessari per rientrare dall’investimento.

Installare pannelli fotovoltaici in zone geografiche dove non c’è tanto sole non conviene

La posizione geografica influenza in modo evidente il livello di energia generata da un impianto fotovoltaico. È anche vero però che i fattori da tenere in considerazione sono numerosi. Naturalmente, al Sud Italia la resa è generalmente maggiore rispetto al Nord Italia, ma è necessario comunque tenere conto di altri aspetti come l’altitudine. Installare in montagna un impianto fotovoltaico, ad esempio, risulterà più conveniente, a parità di tutti gli altri fattori, rispetto all’installazione in pianura.

Senza un tetto rivolto al sud i pannelli fotovoltaici sono inutili

L’orientamento per un pannello fotovoltaico è essenziale. Nonostante ciò, anche i tetti rivolti ad est o ad ovest possono risultare adatti alla produzione di energia solare in assenza di un’esposizione diretta e senza ombreggiamenti naturali verso il sud. Nella scelta dell’orientamento, in generale, i fattori da tenere in considerazione sono numerosi.

La manutenzione di un impianto fotovoltaico è costante e costosa

Si tratta di un altro falso mito molto “popolare”. La manutenzione di un impianto fotovoltaico non è particolarmente costosa, soprattutto in relazione ai vantaggi derivanti dall’impianto stesso. La spesa è compresa tra 100 e 300 euro, per gli impianti domestici. Per impianti più articolati, invece, potrebbe essere necessario mettere in conto una spesa superiore.

 Allo stesso modo, gli interventi di manutenzione non sono così frequenti come si pensa: per garantire un corretto funzionamento, infatti, è sufficiente effettuare un intervento annuale di manutenzione ordinaria e pulizia. In ogni caso, solo gli impianti con potenza superiore a 11,08 kW devono essere obbligatoriamente soggetti ad una manutenzione periodica, con una revisione dei componenti elettrici.

Il fotovoltaico permette di essere completamente indipendenti dalla rete elettrica

Un altro mito da sfatare legato al fotovoltaico è la possibilità di “isolarsi” dalla rete elettrica. Si tratta di una soluzione sconveniente per diversi fattori come la necessità di avere a disposizione sistemi di accumulo di energia molto costosi o il rischio di restare senza energia in caso di guasto, anche di semplice risoluzione, dell’impianto. Affiancando ad un impianto fotovoltaico un sistema di accumulo dimensionato in modo adeguato si potrà portare la soglia di autoconsumo sino al 90%.

L’energia solare non ha un prezzo competitivo

L’evoluzione del mercato energetico ha portato, negli ultimi anni, a rendere sempre più competitiva l’energia solare. La crisi energetica del 2022 ha portato il costo dell’energia elettrica su livelli record. La quotazione dell’elettricità all’ingrosso è ancora ben superiore ai livelli pre-crisi. Di conseguenza, poter contare su un sistema di auto-produzione di energia (riducendo il prelievo dalla rete) rappresenta un vantaggio notevole, trasformandosi in un risparmio significativo in bolletta.

Gli impianti fotovoltaici non possono essere installati in condominio

Come previsto dalla normativa attuale, è possibile installare un impianto fotovoltaico in un condominio. Tale impianto può essere sia di tipo centralizzato, garantendo un vantaggio per tutti i condomini e riducendo così la spesa per l’energia, che privato (in questo caso è possibile utilizzare anche superfici comuni, purché non siano pregiudicate stabilità e decoro architettonico, come chiarito da una recente sentenza della Cassazione).

La realizzazione di un impianto fotovoltaico centralizzato va discussa durante l’assemblea condominiale e deve ottenere il voto favorevole di almeno la metà dei condomini. I condomini contrari non dovranno sostenere costi ma non potranno beneficiare dei vantaggi derivanti dall’impianto. È anche possibile abbinare all’impianto un sistema di accumulo, per massimizzare l’autoconsumo e, quindi, i vantaggi derivanti dall’investimento.

Un impianto fotovoltaico condominiale garantirà un risparmio enorme sulla spesa per l’energia elettrica, grazie all’auto-consumo. L’elettricità prodotta in eccesso (e non immagazzinata in sistemi di accumulo) potrà essere immessa nella rete di distribuzione, trasformando il condominio da semplice produttore di elettricità a vero e proprio venditore. Per ogni kWh immesso in rete viene riconosciuto un rimborso seguendo meccanismi, come quello del Ritiro Dedicato o dello Scambio sul Posto.

Il fotovoltaico compromette il paesaggio e la biodiversità

Non è vero: le aree di pregio paesaggistico o naturalistico, per cui sono previsti vincoli normativi, non possono essere utilizzate per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Rispettando la normativa, quindi, non c’è alcun rischio di causare danni al paesaggio o all’ambiente con l’installazione di un impianto fotovoltaico. I pannelli possono, quindi, essere installati solo in aree in cui non sono presenti vincoli e, quindi, non c’è il rischio di danni derivanti dalla loro installazione.

Le difficoltà di smaltimento rendono i pannelli altamente inquinanti

I pannelli fotovoltaici non sono altamente inquinanti e possono essere smaltiti senza causare gravi danni all’ambiente. Chi ha un pannello fotovoltaico da smaltire, infatti, può contattare un centro di raccolta RAEE per effettuare l’operazione. In questo modo, è possibile recuperare buona parte dei materiali che compongono il pannello. Tali sostanze potranno poi essere riciclate in modo efficiente, con un riutilizzo quasi completo all’interno della stessa industria del fotovoltaico (molte materie prime possono essere utilizzate per produrre nuovi pannelli). Si stima che circa il 95% del materiale di cui è composto un pannello fotovoltaico di nuova generazione può essere recuperato.

I pannelli solari fotovoltaici non riducono le emissioni di CO2

I pannelli fotovoltaici sono in grado di produrre energia elettrica a zero emissioni permettendo di ridurre il quantitativo di energia elettrica prodotta da fonti fossili. Di conseguenza, quindi, il fotovoltaico è in grado di ridurre le emissioni di CO2 in modo indiretto. Incrementando la produzione di elettricità tramite il fotovoltaico, infatti, è possibile ridurre la produzione da fonti non rinnovabili e, quindi, abbassare le emissioni di CO2 (e di altre sostanze derivanti dalla combustione).

L'agrofotovoltaico sottrae terreno utile alle coltivazioni

Con il termine agrofotovoltaico si intende una particolare attività che abbina la produzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici alla tradizionale agricoltura. I pannelli fotovoltaici vengono installati su terreni agricoli senza sottrarre spazio all’agricoltura e all’allenamento. Si tratta di due attività che posso coesistere senza problemi.

Con l’agrifotovoltaico è possibile ottenere vantaggi aggiuntivi: l’energia elettrica prodotta, infatti, può essere utilizzata immediatamente per alimentare i processi dell’agricoltura e dell’allevamento con elettricità a zero emissioni e, soprattutto, a costo zero. Investire nell’agrofotovoltaico è, quindi, un’opportunità per molte aziende agricole che possono ottenere vantaggi economici significativi.

Altre risorse utili:

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