Conto Energia: come è cambiato il fotovoltaico dal 2005 a oggi

Aggiornato il: 01/03/2024
di Paolo Marelli
Pubblicato il: 12/07/2018

In 30 secondi

Fotovoltaico e il ruolo chiave del Conto energia nella sua diffusione in Italia:

  • Breve storia del Conto Energia ed evoluzione di questo incentivo negli anni
  • Il sipario su questa misura si è chiuso nel 2013: cos’è successo dopo
  • Il ventaglio di detrazioni fiscali disponibili a aprile 2024 per ridurre l’investimento iniziale per l’acquisto e installazione di un impianto fotovoltaico

Dal 2005 ad oggi il settore del fotovoltaico ha subito cambiamenti e influenze radicali, ma si è sempre fondato su una tecnologia di produzione energetica che è diventata costantemente più matura ed economicamente conveniente, conservando il carattere ecologico che la contraddistingue dagli inizi.

Breve storia dei Conti Energia

Da incentivi statali diretti sino ad una serie di detrazioni fiscali, il fotovoltaico negli anni è stato oggetto di diversi interventi tesi alla sua espansione e diffusione nel nostro Paese.

Tra il 2005 ed il 2013 questo settore è stato sostenuto, in modo considerevole, da una serie di incentivi statali di durata ventennale che hanno contribuito alla crescita ed alla diffusione di questa particolare soluzione energetica. A sostenere la crescita del fotovoltaico è stato il Conto Energia, un piano europeo di incentivazione mirato a sostenere la diffusione di impianti di produzione di elettricità da fonte solare perennemente collegati alla rete elettrica. Il 1° Conto Energia è iniziato in Italia nel 2005 mentre l’ultimo, il quinto, si è concluso nel 2013, quando gli incentivi veri  e propri sono stati sostituiti da un sistema di detrazioni fiscali legato al costo effettivo dell’impianto fotovoltaico.

timeline fotovoltaico

Primo Conto Energia (CE)

Il primo conto energia prevedeva un sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica consumata. In sostanza, il privato che sceglieva il fotovoltaico riceveva somme di denaro a cadenza generalmente mensile per i primi 20 anni di attività dell’impianto e soltanto sull'energia auto-consumata. Inoltre tutta l'energia prodotta, ma non consumata direttamente, bensì immessa in rete veniva retribuita a prezzi ancora superiori. La condizione necessaria per poter ottenere tali incentivi era rappresentata dal collegamento dell’impianto alla rete elettrica. Gli impianti “stand-alone” non collegati alla rete elettrica non sono stati incentivati dal primo conto energia. Questo sistema ha aperto le porte alla speculazione finanziaria rappresentata dalla possibilità di acquistare all’estero (fuori UE) i pannelli fotovoltaici rientrando dell’investimento in pochi anni e approfittando dei significativi guadagni derivanti dalla rivendita di energia.

2° e 3° CE

Con una serie di interventi correttivi ed ottimizzazioni di tipo burocratico e tecnico, il secondo conto energia (2007-2010) e il terzo conto energia (2010-2011) hanno seguito le stesse linee guida del primo, discostandosi per alcuni aspetti.

In particolare, con il 3° CE sono stati definiti limiti di potenza incentivabile in relazione alle varie tipologie di impianto. Si verifica inoltre una sostanziale riduzione del costo dei componenti fotovoltaici, che incide sulla decisione di ridurre progressivamente la tariffa incentivante. Inoltre sempre all'interno del 3° CE vengono stabilite normative che rendono lo "scambio sul posto" un meccanismo con convenienza a lungo termine (prima era valido solo per i primi 20 anni di vita dell'impianto) e di cui si può godere per l'intero arco di tempo in cui l'impianto continuerà a produrre.

Verso la fine: 4° e 5° CE

A partire dal quarto Conto Energia (2011-2012), e successivamente con il Quinto Conto Energia (2012-2013), viene introdotto un importante principio legato al premio dell’auto-consumo dell’energia elettrica prodotta tramite impianti fotovoltaici. Sostenere l’auto-consumo domestico e, quindi, la riduzione dell’energia prodotta tramite fonti non rinnovabili ha permesso di ridurre la speculazione finanziaria sulla realizzazione degli impianti fotovoltaici. In precedenza, infatti, rivendere l’energia prodotta risultava più conveniente che auto-consumarla.

Con l’introduzione della distinzione tra piccoli e grandi impianti, sono stati previsti dei limiti alla potenza incentivabile per tutti gli impianti di produzione che rientrano nella categoria “grandi impianti” e, nello stesso tempo, c'è stata l’introduzione di un bonus extra pari al 10% per chi sceglieva di realizzare impianti costituiti da almeno il 60% dei componenti prodotti in UE (manodopera esclusa).

In questo periodo, inoltre, il costo effettivo dei pannelli fotovoltaici inizia a scendere contribuendo a rendere questa tecnologia di produzione energetica sempre più conveniente e alla portata di un numero di utenti maggiore, anche in relazione ad un concreto incremento dell’efficienza energetica.

Dagli incentivi alle detrazioni fiscali

Dal luglio del 2013, tutte le disposizioni e il sistema di incentivi del conto energia non sono più applicabili, ma la scelta del fotovoltaico continua a rivelarsi una soluzione particolarmente vantaggiosa, anche grazie alla possibilità di sfruttare un ventaglio di detrazioni fiscali in grado di ridurre l’impatto economico dell’investimento iniziale di acquisto e messa in posa dell’impianto fotovoltaico stesso.

In particolare, il 28 aprile 2024, si può contare su una detrazione fiscale del 50% del costo d’acquisto dell’impianto fotovoltaico, nel caso in cui ciò sia contestuale a interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia di un immobile. Il bonus casa prevede un tetto massimo di spesa per gli interventi di 96mila euro e vale per lavori realizzati tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024.

Tra le agevolazioni attualmente in vigore c’è anche la possibilità di sfruttare l’IVA agevolata al 10%, sempre per acquisto e installazione di un impianto fotovoltaico, oltre che per le batterie nel caso si opti per un sistema di accumulo per la conservazione dell’energia non consumata.

Attualmente, lo sviluppo del settore fotovoltaico è uno dei fondamenti della SEN (Strategia Energetica Nazionale) e trainerà il cambiamento del settore energetico italiano dei prossimi anni, grazie a nuove iniziative (alcune delle quali riguardanti la manutenzione degli impianti già esistenti) e all'ulteriore sviluppo dei Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) e alla progettazione delle Smart Grid.

Il fotovoltaico continua a vivere una fase di espansione e continua trasformazione. I primi incentivi previsti dalle varie edizioni del “Conto energia” hanno contributo ad incrementare la produzione nazionale di energia fotovoltaica, mentre il nuovo sistema di detrazione fiscale abbinato ad una tecnologia sempre più matura ed affidabile ha rappresentato finora un sostegno per le tante famiglie interessate ad investire in questo settore.

La produzione “in proprio” di energia elettrica pulita rappresenta oggi una scelta conveniente. L’incremento dell’efficienza dei pannelli fotovoltaici e l’arrivo sul mercato di batterie utili per accumulare i surplus di energia permettono di ridurre al minimo - e in alcuni casi persino di azzerare - il prelievo di energia dalla rete con evidenti vantaggi economici. Scegliere il fotovoltaico come sistema di approvvigionamento energetico ed anche come vero e proprio investimento economico è uno scenario concreto, particolarmente vantaggioso e, soprattutto, alla portata di numero sempre maggiore di utenti.

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