Il Bonus barriere architettoniche consente di detrarre fino al 75% delle spese sostenute per la sostituzione di pavimenti, porte e infissi esterni della propria abitazione, a condizione che questi interventi assicurino l’accessibilità degli spazi alle persone con limitate capacità motorie.
Questo significa che, per beneficiare dell’agevolazione, è necessario che pavimenti, porte e infissi esterni rispettino una serie di requisiti contenuti nel decreto ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989 (“Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”).
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Bonus barriere architettoniche: cosa prevede la detrazione al 75% a Luglio 2023
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IL BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE IN PILLOLE |
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Prevede una detrazione Irpef al 75% delle spese sostenute per effettuare interventi di eliminazione degli ostacoli alla mobilità |
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Può essere ottenuto solo per interventi su edifici già esistenti |
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Tra gli interventi agevolabili ci sono:
- sostituzione di porte, pavimenti e infissi esterni
- adeguamento di servizi igienici
- rampe, ascensori e piattaforme elevatrici
- interventi di automazione di impianti
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Come accennato poco sopra, il Bonus barriere architettoniche consiste in una detrazione al 75% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 per interventi di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche. Tra queste opere, come precisa la più recente circolare in materia dell’Agenzia delle Entrate (17/E), sono previste anche la sostituzione di pavimenti, porte e infissi esterni di un immobile già esistente. Non solo: rientrano nel raggio d’azione di questo incentivo anche il rifacimento dei bagni e il rifacimento di scale e piattaforme elevatrici (ascensori).
Tutti questi lavori, però, devono avere una caratteristica comune affinché la detrazione al 75% possa essere applicata: devono essere funzionali ad abbattere le barriere architettoniche presenti in un immobile già esistente e devono rispettare una serie di parametri stabiliti dalla normativa nazionale in materia (n. 236 del 14 giugno 1989).
La detrazione, che va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo, deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:
- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Eliminazione barriere architettoniche: quali altre agevolazioni a Luglio 2023
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LE ALTRE AGEVOLAZIONI OTTENIBILI |
QUALE DETRAZIONE È APPLICATA |
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Bonus Ristrutturazione (o bonus Casa) |
detrazione Irpef del 50% su un massimo di spesa di 96mila€ |
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Superbonus |
detrazione al 90%, ma per ottenere l’agevolazione i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche devono essere accompagnati da interventi “trainanti” di efficienza energetica |
Come spiega l’Agenzia delle Entrate sul suo sito internet, ci sono anche altre tipologie di agevolazioni destinate ai contribuenti che effettuino interventi di ristrutturazione edilizia che eliminino le barriere architettoniche a luglio 20213. Eccole sintetizzate di seguito:
- la detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 (36% dopo questa data) per ristrutturazione edilizia dell’immobile (Bonus Ristrutturazione, ribattezzato anche Bonus casa);
- la detrazione del Superbonus prevista per gli interventi “trainati”, se eseguiti congiuntamente a determinati interventi “trainanti”.
Per quanto riguarda il Bonus ristrutturazione, il Fisco chiarisce che è possibile usufruire di una detrazione Irpef pari al:
- 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024;
- 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025.
Tra gli interventi ammessi alla detrazione si annoverano i lavori effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per esempio, ascensori e montacarichi), così come quelli eseguiti per “la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave“.
Capitolo Superbonus 90%. In questo caso, gli interventi che hanno come mission l’eliminazione delle barriere architettoniche sono consideranti “trainati” e necessitano quindi, per ottenere l’agevolazione, di essere realizzati congiuntamente a interventi cosiddetti “trainanti” di efficienza energetica (isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti).
Dal 1° giugno 2021, inoltre, i lavori finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche sono ammessi al Superbonus anche nel caso in cui siano effettuati congiuntamente a interventi “trainanti” antisismici.