La wallbox è considerata una delle alternative più affidabili per ricaricare l’auto elettrica a casa. Questo dispositivo, di piccole dimensioni e che può essere installato a parete in garage, assicura uno scambio omogeneo dell’energia elettrica, preservando anche l’integrità delle batterie del veicolo. Tuttavia, gli esperti di Dmove.it, il quotidiano online specializzato sui temi della mobilità innovativa, tecnologica e smart, si sono fatti portavoce di un dubbio che accomuna molti proprietari di veicoli elettrici: “È davvero necessaria la wallbox per ricaricare l’auto elettrica a casa?”.
Prima di capire quale risposta abbiano dato gli esperti di Dmove.it, ricordiamo che il comparatore di SOStariffe.it per assicurazioni auto (accessibile cliccando sul pulsante verde qui sotto) è un valido alleato nella ricerca del preventivo RC Auto con il miglior rapporto qualità/prezzo tra le compagnie assicurative partner a maggio 2024.
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Wallbox: serve davvero per ricaricare l’auto elettrica a casa?
Secondo le conclusioni a cui giungono gli esperti di Dmove.it, la wallbox non è l’unica soluzione (per quanto consigliabile) per ricaricare l’auto a casa. Per tanti proprietari di vetture elettriche potrebbe essere sufficiente servirsi di un “caricatore tradizionale a cavo da collegare ad una presa shuko”, si legge ancora nell’approfondimento online.
Questa soluzione, più economica della wallbox e che non mette sotto pressione la batteria, potrebbe bastare per alimentare di notte le batterie di un’auto elettrica che sia però utilizzata prevalentemente in città o per un semplice tragitto casa-lavoro. Tuttavia, come rilevano gli esperti di Dmove.it, questa alternativa ha comunque alcuni limiti.
Innanzitutto, si legge ancora sul sito specialistico, la maggior parte dei modelli di caricatore non può essere controllata tramite app. In secondo luogo, (a differenza di una wallbox) non sono in grado di calibrare la potenza dell’impianto elettrico domestico a quella dell’auto in ricarica. Il risultato? C’è il rischio che si verifichino spiacevoli blackout quando altri elettrodomestici siano contemporaneamente in funzione, a meno che non si proceda a un aumento di potenza del contatore. “Ecco perché questo tipo di caricatore viene usato solitamente per la ricarica notturna, quando non c’è il rischio di avere altri elettrodomestici che consumino troppo”, precisano da Dmove.it.
Ricarica domestica: come abbassare il costo dell’energia elettrica a maggio 2024
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COME TROVARE UN’OFFERTA LUCE CONVENIENTE |
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Primo passo: conoscere il fabbisogno energetico annuo della tua famiglia e la potenza contatore di cui hai bisogno |
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Seconda mossa: confrontare le offerte luce con un tool online e gratuito, come il comparatore di SOStariffe.it |
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Terzo passaggio: trovare le tariffe energia elettrica con un costo kWh quanto più possibile basso |
Per ricaricare a casa un veicolo alimentato a batteria si paga l’energia elettrica alle stesse condizioni tariffarie di un qualsiasi consumo domestico. Ecco perché, per tenere a bada le bollette, è di fondamentale importanza scegliere un’offerta luce del Mercato Libero che proponga un costo kWh quanto più possibile ridotto.
Infatti, il prezzo kWh di una soluzione luce, che varia da fornitore a fornitore, è la base di partenza su cui poi le compagnie energetiche calcolano i consumi contabilizzati da una famiglia nell’arco di un mese. Più tale costo è basso, minore è il costo dell’energia elettrica al kilowattora e, di conseguenza, più leggere saranno le bollette, a parità di consumi registrati.
Come trovarle? Utilizzando il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce, accessibile cliccando sul pulsante verde qui sotto:
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Grazie a questo strumento digitale e gratuito, puoi confrontare le tariffe energia elettrica proposte dai gestori energetici partner a maggio 2024 e trovare quella che più si adatta al fabbisogno energetico annuo della tua famiglia e alla potenza del contatore necessaria.
Non esiste, infatti, l’offerta luce del Mercato Libero più vantaggiosa in assoluto. Il risparmio in bolletta passa dalla scelta di una tariffa “cucita” sulle proprie esigenze. Per questo motivo, uno dei tratti distintivi del comparatore di SOStariffe.it è la possibilità per l’utente di confrontare le offerte luce a partire dai kWh contabilizzati in un anno dal proprio nucleo familiare, oltre che in base alla potenza del contatore di cui si ha bisogno (nel comparatore c’è la possibilità di impostare i filtri avanzati e optare tra le seguenti potenze: 3 kW, 4,5 kW, 6 kW, 10 e 15 kW).
Una volta inserito (senza alcun impegno) questi parametri, il comparatore di SOStariffe.it è in grado di stilare una classifica “personalizzata” delle migliori tariffe energia elettrica tra quelle presenti nel comparatore stesso e proposte dalle compagnie che collaborano con SOStariffe.it a maggio 2024.
Qualora non sapessi il tuo consumo annuo di energia, puoi trovare questa informazione in bolletta (ecco come leggere la bolletta luce), oppure stimarla impostando i filtri integrati nel comparatore di SOStariffe.it, raggiungibili cliccando sul widget qui sotto:
Una volta individuata la tariffa più conveniente per te, puoi procedere all’attivazione approdando direttamente sul sito del fornitore energetico scelto dal comparatore di SOStariffe.it. La procedura digitale è semplice e intuitiva. Basta solo tenere a portata di mano i seguenti documenti:
- i dati dell’intestatario della fornitura (nome, cognome e codice fiscale);
- i dati della fornitura (il codice POD che si trova in bolletta);
- i recapiti (telefonici o mail);
- il codice IBAN per chi scelga la domiciliazione bancaria.