Tetto al prezzo del gas e ribassi in bolletta: i risultati a febbraio 2023

Lo scorso dicembre, l'UE ha varato la normativa relativa al tetto al prezzo del gas, detto anche "price cap". Si tratta di uno strumento pensato per evitare nuovi picchi alle quotazioni all'ingrosso del gas naturale in Europa. Nelle settimane successive l'approvazione di questa norma si è registrato un netto calo del prezzo del gas che si tradurrà in bollette più leggere per i consumi di inizio 2023. Vediamo qual è il collegamento tra il tetto del prezzo del gas e i ribassi in bolletta confermati anche dalle quotazioni di febbraio 2023.

In 30 secondi

C'è un legame tra il price cap e il calo delle bollette ad inizio 2023?
  • Le prime analisi confermano che non c'è un legame diretto tra il tetto al prezzo del gas e il calo delle bollette ad inizio 2023
  • Ad influenzare la riduzione dei prezzi all'ingrosso (che si tradurrà in bollette più leggere) ci sono altri fattori come il clima mite, il calo della domanda di gas e un aumento della produzione delle rinnovabili
  • Per tagliare le bollette a febbraio 2023, sfruttando il calo dei prezzi all'ingrosso, è possibile attivare le offerte luce e gas più convenienti del momento
Tetto al prezzo del gas e ribassi in bolletta: i risultati a febbraio 2023

Il tetto al prezzo del gas è stato definito lo scorso dicembre, dopo circa 6 mesi di proposte e dibattiti, dall’UE. La norma punta a definire un limite massimo per le quotazioni del gas all’ingrosso con l’obiettivo di evitare i picchi registrati la scorsa estate. Il cosiddetto “price cap” diventerà effettivo dal prossimo 15 febbraio 2023 e si attiverà solo se si registreranno alcune condizioni ben precise sul mercato energetico, necessarie per poter attivare il tetto al prezzo del gas.

Dallo scorso dicembre ad oggi, però, si è registrato un netto calo delle quotazioni del gas all’ingrosso. Le prime analisi sull’andamento del mercato confermano che il price cap non ha avuto un effetto diretto sul calo dei prezzi che si tradurrà in bollette più leggere già a febbraio 2023 o, in ogni caso, per le bollette relative ai consumi di inizio 2023. A spingere verso il basso le quotazioni del gas all’ingrosso sono altri elementi.

Controlla i tuoi consumi e scopri il risparmio Seleziona i tuoi elettrodomestici

Ribassi in bolletta: ecco cosa sta influenzando il calo del prezzo del gas a febbraio 2023

COSA HA DETERMINATO IL CALO DEI PREZZI DELL’ENERGIA A FEBBRAIO 2023
1. Non c’è un legame diretto tra il price cap e le quotazioni all’ingrosso in ribasso
2. Fattori esterni come l’inverno più mite, il calo della domanda e un livello elevato degli stock spingono verso il basso il costo del gas all’ingrosso
3. Anche l’aumento della produzione di energia rinnovabile gioca a favore del calo dei prezzi

Il mese di febbraio 2023 è iniziato con un prezzo dal gas all’ingrosso, con riferimento all’indice TTF che regola il mercato europeo, inferiore a 60 euro al megawattora. Si tratta di meno di un terzo del “price cap”, fissato dall’UE in 180 euro al megawattora. Il prezzo del gas all’ingrosso si mantiene su questi livelli, al netto delle inevitabili oscillazioni quotidiane e settimanali, dalla fine del mese di dicembre.

Le prime analisi dell’ACER, l’Agenzia UE per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia, e dell’ESMA, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, confermano che non c’è un collegamento diretto tra il price cap e il calo del prezzo del gas all’ingrosso registrato nel corso delle ultime settimane. Ad influenzare questo trend in discesa del prezzo del gas sono altri elementi.

In particolare, l’inverno più mite del previsto, con temperature superiori alle medie stagionali tra fine 2022 e inizio 2023, ha generato una riduzione della domanda, incentivata anche dalle politiche di risparmio energetico adottate dai Paesi UE. In Italia, ad esempio, per questa stagione invernale è attivo un Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas che ha fissato una temperatura più bassa per i riscaldamenti andando anche a ridurne l’orario giornaliero di accensione.

Controlla i tuoi consumi e scopri il risparmio Per quali scopi utilizzi il gas?

Ad influenzare il calo del prezzo del gas c’è anche un livello elevato degli stock. Durante la scorsa estate, infatti, è stata posta grande attenzione al riempimento degli stock di gas naturale (con un conseguente aumento della domanda sul mercato all’ingrosso che ha spinto verso l’alto le quotazioni). Il clima mite e il calo della domanda si traducono in stock ancora elevati e, quindi, in una minore necessità di acquistare gas all’ingrosso.

Le industrie energivore e gasivore, intanto, non hanno ancora ripreso appieno le attività, nonostante il calo dei prezzi all’ingrosso. Il fabbisogno energetico del comparto produttivo europeo, quindi, fa registrare consumi inferiori al passato, contribuendo al calo della domanda di gas e al mantenimento delle quotazioni all’ingrosso su livelli tutto sommato ridotti rispetto al passato.

In alcuni Paesi, inoltre, sta crescendo il contributo delle rinnovabili, grazie all’aumento degli impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici che, anche per questioni di clima, stanno producendo una quantità di energia elettrica superiore, riducendo il ricorso al gas naturale come fonte primaria di produzione di elettricità in Europa. La combinazione di questi elementi ha reso possibile il calo del prezzo all’ingrosso.

Per il momento, quindi, il “price cap” sul gas fissato dall’UE (e non ancora entrato in vigore) non ha avuto un impatto reale sul mercato energetico pur rappresentando un’importante rassicurazione per il futuro. In caso di aumento improvviso delle quotazioni di gas, infatti, il price cap potrà intervenire per evitare nuovi picchi da record sul mercato energetico.

Quando diminuiranno le bollette se il prezzo del gas diminuisce?

I RIBASSI ATTESI PER LE BOLLETTE DI LUCE E GAS AD INIZIO 2023
Maggior Tutela
  • Luce: -19,5% nel primo trimestre 2023 rispetto al trimestre precedente
  • Gas: spesa in calo del -40% (dato stimato e non ancora ufficiale)
Mercato Libero (con tariffe indicizzate)
  • PUN e PSV in calo di circa il 40% rispetto a dicembre (dati provvisori

Le bollette del gas e dell’energia elettrica relative ai consumi dei primi mesi del 2023 saranno più leggere rispetto a quanto registrato sul finire del 2022. Questo vale sia per le forniture in regime di Maggior Tutela che per le forniture del Mercato Libero con tariffe indicizzate all’andamento del mercato all’ingrosso (si tratta della maggioranza delle offerte attualmente disponibili sul mercato).

Per la Maggior Tutela, infatti, ARERA ha annunciato un calo del -19,5% della spesa per l’energia elettrica nel primo trimestre del 2023 con la spesa per la materia energia che si attesta a circa 41 centesimi al kWh. Anche per il gas ci sarà un calo rispetto a dicembre ma il prezzo di gennaio deve ancora essere annunciato. Le stime parlano di una riduzione del 40% rispetto a gennaio e, quindi, un prezzo intorno ai 75 centesimi al metro cubo.

Buone notizie arrivano anche per chi è passato al Mercato Libero, scegliendo tariffe indicizzate rispetto al PUN per l’energia elettrica e al PSV per il gas naturale. I due indici del mercato all’ingrosso, infatti, a gennaio 2023 hanno fatto registrare valori nettamente inferiori rispetto a quelli di dicembre 2022. Quest’elemento si tradurrà in bollette più leggere per i consumi del primo mese dell’anno e, molto probabilmente, anche per il mese di febbraio.

Il PUN ha chiuso il mese di gennaio 2023 con una media di circa 18 centesimi al kWh (quindi un valore molto più conveniente rispetto al costo della luce per il Mercato Tutelato) mentre il PSV supera di poco i 70 centesimi al metro cubo (anche in questo caso dovrebbe esserci un risparmio rispetto al servizio di Tutela). Chi ha una tariffa indicizzata o chi ne attiverà una registrerà un netto risparmio rispetto a dicembre.

Come ridurre le bollette a febbraio 2023?

Anche se il price cap non ha avuto un impatto diretto sulle bollette, è chiaro che in questo momento ci sono tutte le condizioni per risparmiare. Le quotazioni all’ingrosso delle materie prime energetiche sono in calo e quest’elemento si tradurrà in un risparmio per gli utenti nel corso dei prossimi mesi. Tale risparmio, però, arriverà a condizione che vengano attivate tariffe davvero convenienti.

Per ridurre le bollette a febbraio 2023, quindi, è necessario scegliere le tariffe luce e gas più convenienti del momento. Per farlo basta affidarsi alla comparazione delle offerte tramite il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas, disponibile dal link qui di sotto. Basta inserire una stima del proprio consumo annuo (il dato è riportato nelle ultime bollette) per accedere ad una panoramica completa delle tariffe più vantaggiose.

Scopri qui le offerte luce e gas »

Una volta scelta la tariffa sarà possibile procedere con l’attivazione online, raggiungendo il sito del fornitore che la propone e completando una veloce procedura di sottoscrizione. Tale procedura richiede l’inserimento dei dati dell’intestatario della fornitura oltre che dei dati della fornitura (in particolare il codice POD per la luce e il codice PDR, entrambi riportati nelle rispettive bollette).

Per assistenza nella scelta e nell’attivazione della tariffa giusta è possibile fare riferimento al servizio di consulenza di SOStariffe.it, disponibile al numero 02 5005 111.