Tutte le nuove regole sul riscaldamento e quanto si risparmierà sul Gas

Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas è una delle risposte del Governo uscente alla crisi energetica. Con i mesi freddi dell'anno sempre più vicini, infatti, si avvicina anche l'accensione dei riscaldamenti in tutta Italia, con un conseguente aumento dei consumi di gas. Quest'anno, a causa dell'aumento senza precedenti del costo della materia prima, è necessario prendere delle contromisure per limitare i consumi. L'indagine dell'Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it riepiloga le nuove regole sul riscaldamento e va a stimare il possibile risparmio in bolletta per le famiglie.

Tutte le nuove regole sul riscaldamento e quanto si risparmierà sul Gas

La nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it si concentra sulle caratteristiche e sugli effetti del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas. Il provvedimento voluto dal Governo uscente, infatti, punta a tagliare i consumi di gas nel corso dei mesi freddi dell’anno, intervenendo sul modo in cui viene utilizzato il riscaldamento, principale fonte di consumo di gas naturale.

Quest’anno, a causa degli elevati costi della materia prima, consumare molto gas comporterà una spesa elevatissima. Il Piano nazionale diventa, quindi, un intervento necessario per tentare di arginare un peggioramento della crisi economica a causa dell’impatto di bollette insostenibili, per famiglie e imprese. Il piano interviene in vari modi e potrebbe tradursi in un significativo risparmio per le famiglie che, secondo le stime dell’Osservatorio, potrebbero registrare bollette più leggere fino a 265 euro.

Cosa cambia con le nuove regole sul riscaldamento

PIANO NAZIONALE DI CONTENIMENTO DEI CONSUMI DI GAS
1. I riscaldamenti si accenderanno 8 giorni dopo e si spegneranno 7 giorni prima rispetto alle normali tempistiche
2. L’orario di utilizzo si riduce di un’ora al giorno
3. La temperatura massima consentita si riduce di 1° C

Con il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas si registrano diverse novità. Per prima cosa, infatti, cambiano le date di accensione e spegnimento dei riscaldamenti con un taglio complessivo di 15 giorni rispetto alle tempistiche normalmente applicate. I riscaldamenti si accenderanno con 8 giorni di ritardo e si spegneranno con 7 giorni d’anticipo rispetto a quanto avvenuto lo scorso anno e negli anni precedenti.

Da notare, inoltre, che è previsto un taglio di 1 ora al giorno per quanto riguarda gli orari di utilizzo. Sia le date di accensione e spegnimento dei riscaldamenti che gli orari di utilizzo giornalieri variano in base alla Zona Climatica dove è ubicata l’abitazione. Il territorio italiano è suddiviso in 6 Zone Climatiche. Nelle aree con clima più rigido, naturalmente, sarà possibile utilizzare i riscaldamenti per più tempo.

  • Zona A: i riscaldamenti si accendono l’8 dicembre e si spengono il 7 marzo; tempo di accensione di 5 ore al giorno
  • Zona B: i riscaldamenti si accendono l’8 dicembre e si spengono il 23 marzo; tempo di accensione di 7 ore al giorno
  • Zona C: i riscaldamenti si accendono il 22 di novembre e si spengono il 23 di marzo; tempo di accensione di 9 ore al giorno
  • Zona D: i riscaldamenti si accendono l’8 di novembre e si spengono il 7 di aprile; tempo di accensione di 11 ore al giorno
  • Zona E: i riscaldamenti si accendono il 22 di ottobre e si spengono il 7 di aprile; tempo di accensione di 13 ore al giorno
  • Zona F: non ci sono limitazioni all’utilizzo del riscaldamento

L’immagine qui di seguito riassume le zone climatiche italiane. La Zona A è in rosso, la Zona B in arancione, la Zona C in giallo, la Zona D in azzurro, la Zona E in blu e la Zona F in blu scuro.

[caption id="attachment_353826" align="aligncenter" width="1292"]zone climatiche Credit: Dihade1144 – Wikipedia[/caption]

Cambia anche la temperatura massima consentita. Il taglio previsto dal Piano nazionale è di 1° C. Si passa, quindi, da 20° C a 19° C ma resta il margine di tolleranza di 2°. Di fatto, quindi, il limite massimo previsto è ora di 21° C. Da notare, però, che per i Comuni c’è un margine di flessibilità. In caso di condizioni climatiche avverse, infatti, sarà possibile, per le amministrazioni locali, emettere un’ordinanza per modificare i limiti di utilizzo del riscaldamento, per tutto il tempo necessario.

Da notare, in ogni caso, che le nuove norme prevedono diverse eccezioni. Le limitazioni all’utilizzo del riscaldamento, infatti, non si applicheranno a strutture come ospedali, asili, piscine ed edifici utilizzati per attività industriali o artigianali che hanno ricevuto specifiche deroghe. Il nuovo Piano nazionale, in ogni caso, punta ad alleggerire notevolmente i consumi complessivi di gas.

Quanto risparmieranno le famiglie con le nuove regole sul riscaldamento

PROFILO DI CONSUMO QUANTO SI RISPARMIA CON LE NUOVE REGOLE
Single 163 euro
Coppia 204 euro
Famiglia 265 euro

Il risparmio effettivo garantito dalle nuove regole sul riscaldamento deve essere valutato caso per caso. Ad ogni modo, è possibile anticipare che la riduzione del tempo di utilizzo e della temperatura massima consentita avranno effetti positivi sui consumi e, quindi, sulle bollette. A stimare il risparmio è la simulazione effettuata dall’Osservatorio SOStariffe.it e Seguigio.it che ha evidenziato i margini di risparmio per 3 profili di consumo.

Per un Single (consumo annuo complessivo di 500 Smc) c’è la possibilità di ottenere un risparmio di 80 Smc all’anno rispettando con attenzione le regole previste dalla normativa. Con le attuali condizioni del mercato, tale risparmio si traduce in un taglio della bolletta di circa 163 euro. Da segnalare, invece, che per una Coppia (consumo annuo di 800 Smc) si registrerà un risparmio di circa 100 Smc e, quindi, le bollette saranno più leggere di circa 204 euro.

Per una Famiglia (consumo annuo di 1400 Smc) c’è la possibilità di risparmiare 130 Smc e, quindi, 265 euro per tutta la stagione invernale. Naturalmente, chi registra consumi più alti potrà ottenere un risparmio ancora maggiore grazie al contenimento dell’uso del riscaldamento. Le simulazioni ci confermando che con il nuovo Piano nazionale c’è una concreta possibilità di tagliare le spese in bolletta in questo momento di crisi del settore energetico.

I consigli per tagliare i consumi e le bollette

I CONSIGLI PER TAGLIARE LE BOLLETTE
1. Tagliare il costo del gas con le migliori offerte del Mercato Libero
2. Massimizzare l’efficienza della caldaia
3. Migliorare l’isolamento termico
4. Scegliere la giusta temperatura obiettivo e ridurre gli orari di utilizzo
5. Attenzione agli sprechi di gas per la cottura e l’acqua calda

Risparmiare sulle bollette durante i mesi freddi in arrivo è possibile. Ci sono vari accorgimenti da mettere in pratica che ci permetteranno di ottenere il risparmio sperato, fronteggiando la crisi energetica per i prossimi mesi. L’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Seguigio.it ha raccolto questi accorgimenti andando a stilare un elenco di tutti gli elementi da considerare per raggiungere il risparmio.

La prima cosa da fare per tagliare le bollette è ridurre il costo del gas. Per raggiungere quest’obiettivo è possibile scegliere la tariffa gas più conveniente del Mercato Libero. In questo momento, ci sono diverse opzioni particolarmente vantaggiose da considerare. Per un quadro completo sulle offerte è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it per offerte gas che consente di individuare subito l’offerta giusta da attivare, direttamente online, per iniziare a risparmiare.

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Un’altra strada per il risparmio in bolletta passa per il taglio dei consumi. Oltre alle nuove regole sul riscaldamento, tale obiettivo può essere raggiunto andando a massimizzare l’efficienza della caldaia, effettuando gli interventi di manutenzione necessari per garantire un funzionamento corretto. È anche possibile valutare la sostituzione della caldaia, passando ad un modello più efficiente che può garantire un notevole calo dei consumi. Il passaggio può avvenire in modo semplice grazie alle detrazioni fiscali.

Bisogna, inoltre, considerare la possibilità di munire i caloriferi di valvole termostatiche e di utilizzare un termostato smart, in grado di garantire un controllo completo del proprio impianto di riscaldamento. In questo modo, l’intero sistema dovrebbe funzionare in modo migliore, con notevoli vantaggi in termini di efficienza e, quindi, con un calo drastico dei consumi di gas naturale a parità di utilizzo.

Da non sottovalutare, inoltre, è la questione dell’isolamento termico. Quando si attivano i riscaldamenti è opportuno verificare che non ci siano spifferi e che tutte le finestre siano chiuse correttamente. È anche possibile investire in infissi ad alta efficienza per minimizzare la dispersione termica verso l’esterno. Tra gli elementi da valutare c’è anche la “temperatura obiettivo” da raggiungere con il riscaldamento.

Come anticipato dall’analisi sul Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, viene fissato un limite alla temperatura da raggiungere in casa. Da notare, però, che è possibile restare ampiamente sotto questo limite. Non è necessario esagerare con la temperatura in casa. In questo modo è possibile contenere i consumi. Anche riducendo gli orari di utilizzo, sempre nel rispetto della normativa, è possibile risparmiare.

Da non dimenticare, inoltre, che il gas non viene utilizzato solo per il riscaldamento. Bisogna tenere d’occhio anche i consumi di gas per altri scopi come la cottura e, soprattutto, l’acqua calda sanitaria. Utilizzare il gas con moderazione, evitando sprechi, è necessario per affrontare la crisi energetica nel modo migliore, evitando così una stangata in bolletta.