Come cambiare fornitore di energia entro 24 ore secondo ARERA

Cambio fornitore energia in 24 ore: è online la consultazione pubblica di ARERA per garantire questo diritto ai consumatori dal 2026. Suggerimenti e proposte di operatori del settore, addetti ai lavori e cittadini da inviare entro il 3 febbraio 2023.

In 30 secondi

È possibile cambiare fornitore energia in 24 ore a Gennaio 2023?
  1. No, il passaggio dal precedente fornitore al nuovo richiede oggi da uno a 2 mesi
  2. L'obiettivo è però quello di garantire questo diritto ai consumatori al più tardi dal 1° gennai0 2026
  3. In vista di quel traguardo, ARERA ha lanciato una consultazione pubblica sul suo sito
  4. Qual è la procedura per effettuare un cambio fornitore a Gennaio 2023 e i documenti richiesti
Come cambiare fornitore di energia entro 24 ore secondo ARERA

È possibile cambiare fornitore di energia nell’arco di 24 ore? Oggi ancora no (servono da 1 a 2 mesi per il passaggio), ma (al più tardi) dal 1° gennaio 2026 questa opzione diventerà un diritto garantito ai consumatori.

In una prima tappa di avvicinamento a tale traguardo, ARERA (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) ha dato avvio alla consultazione pubblica sul tema che ha l’obiettivo di ricevere pareri, suggerimenti e osservazioni in merito al documento dal titolo “Primi orientamenti in merito alla riforma del processo di cambio fornitore “in 24 ore” nel settore elettrico, da attuare entro l’1° gennaio 2026, ai sensi del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 210”.

Avviata il 23 dicembre 2022 sul sito di ARERA, la consultazione pubblica si chiuderà venerdì 3 febbraio 2023: entro questa data operatori del comparto energetico, addetti ai lavori, cittadini e tutti i soggetti interessati potranno inviare le proprie osservazioni e proposte sul tema. Nelle 19 pagine del documento (suddiviso in 4 sezioni), ARERA “delinea i primi orientamenti in merito alla riforma del processo di cambio fornitore che preveda delle tempistiche di processo non superiori alle 24 ore di un giorno lavorativo, riducendo al minimo i tempi di cambio, al fine di incoraggiare i clienti finali a cercare offerte energetiche migliori e cambiare fornitore, stimolando la concorrenza fra gli operatori”, si legge nella premessa del documento.

L’architrave normativo su cui poggia il documento di ARERA è il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 210, che a sua volta ha recepito nell’ordinamento nazionale la direttiva europea 2019/244 relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica.

Ribattezzata “Clean Energy Package”, questa direttiva europea ha posto il consumatore di energia al centro del mercato “rafforzando – si legge nel documento di orientamento di ARERA oggetto della consultazione – il suo diritto di esercizio della libera scelta del fornitore, con un deciso accorciamento dei tempi di switching al fine di permettergli di cogliere le opportunità di offerte commerciali più vantaggiose presenti sul mercato”.

Proprio per dare seguito a questo obiettivo, ARERA ha messo in campo i primi orientamenti relativi agli aspetti di innovazione che si intendono apportare al processo di switching (il termine tecnico che indica il passaggio di fornitore), oggetto della consultazione pubblica.

Come avviene il cambio fornitore di energia a Gennaio 2023

LE DOMANDE DEI CONSUMATORI LE RISPOSTE DEL TEAM DI SOSTARIFFE.IT
Quanto tempo serve per passare dal vecchio al nuovo fornitore? Servono normalmente da uno a due mesi per effettuare il passaggio
Quanto costa cambiare venditore? È gratuito (salvo eventuali imposte di bollo)
Si può restare senza energia elettrica nel passaggio di fornitore? No, l’erogazione dell’energia è sempre garantita

In attesa che il passaggio dal precedente fornitore di energia alla nuova compagnia energetica si concluda in 24 ore, gli esperti di SOStariffe.it hanno acceso i riflettori su modalità e tempi in vigore oggi per effettuare il cambio fornitore. Innanzitutto, è bene precisare che il passaggio non ha costi (salvo eventuali imposte di bollo) e non comporta né interruzioni del serviziointerventi tecnici sul contatore o sugli impianti.

Cosa è necessario fare per cambiare brand dell’energia? Una volta scelta l’offerta del Mercato Libero più in linea con i propri stili di consumo, basta stipulare il nuovo contratto di fornitura in sostituzione del precedente. Come confermano da ARERA, è il nuovo venditore ad attivare la procedura di cambio, con cessazione del vecchio contratto. Per effettuare questo passaggio, a gennaio 2023, servono da uno a due mesi. Perché è una procedura così lunga?

A spiegarlo è la stessa Autorità del comparto energetico nella sezione del suo portale dedicata ai consumatori: “I cambi venditore (switching) vengono eseguiti di norma il primo giorno di ogni mese; se il nuovo venditore (venditore entrante) attiva la procedura di switching entro il giorno 10 di un dato mese, il cambio decorrerà dal primo giorno del mese successivo, altrimenti slitterà di un mese”.

Inoltre, “se il nuovo contratto non è stipulato presso gli uffici o uno sportello del venditore entrante, questi deve attivare la procedura di switching solo dopo che siano trascorsi, se applicabili, i 14 giorni previsti per l’esercizio del diritto di ripensamento, a meno che il cliente non richieda di dare corso alla stessa prima della scadenza di tale termine. La data prevista per il passaggio deve essere indicata nel contratto di fornitura concluso con il nuovo venditore”.

Infine, ecco le informazioni da avere sottomano quando si sottoscrive un contratto luce con un nuovo fornitore:

  • i dati dell’intestatario (ovvero nome, cognome e codice fiscale);
  • i dati della fornitura (per l’energia elettrica serve il POD mentre per il gas il codice PDR; i codici sono indicati in bolletta);
  • i recapiti (telefonici o mail);
  • il codice IBAN del proprio conto corrente per chi scelga la domiciliazione bancaria.

Come scegliere l’offerta luce più conveniente a Gennaio 2023

Mesi di bollette alle stelle hanno spinto sempre più famiglie a valutare il cambio di fornitore come una delle opzioni a propria disposizione per attutire l’impatto del caro energia. Ad aiutare i clienti domestici nella fase di ricerca e selezione delle soluzioni luce più vantaggiose tra quelle proposte dai fornitori energetici del Mercato Libero, c’è il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce. Si tratta di uno strumento online, gratuito e semplice da utilizzare, che consente di confrontare le soluzioni luce attivabili a gennaio 2023 e individuare quella maggiormente “cucita” sui propri stili di consumo.

Come? Basta indicare una stima del proprio consumo annuo di energia elettrica (il dato è riportato anche nell’ultima bolletta inviata dall’attuale fornitore) per individuare le soluzioni che attraggono il risparmio senza intaccare gli stili di vita. Qualora non si abbia il polso dei propri consumi annui, il comparatore di SOStariffe.it arriva in soccorso con i suoi filtri integrati. Cliccando sul widget qui sotto, è possibile impostare i filtri sulla base della tipologia di utilizzo dei grandi elettrodomestici di casa, così da calcolare quanti kilowattora si utilizzino nell’arco dei 12 mesi.

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