Gli aiuti contro il caro energia rappresentano un pilastro dei primi due provvedimenti economici messi in campo dal governo Meloni per mitigare l’impatto delle spese alle stelle per luce e gas. Sia il decreto Aiuti quater (in vigore dal 19 novembre 2022) sia la legge di Bilancio (operativa dal 1° gennaio 2023) prevedono infatti una serie di interventi per sostenere le famiglie nel pagamento delle bollette.
Ma quali sono le principali novità di questi due provvedimenti e quale sarà il loro impatto sulle fatture di energia elettrica e metano nel 2023? La risposta degli esperti di SOStariffe.it è sintetizzata nei paragrafi che seguono.
Gli aiuti contro il caro bolletta introdotti dalla manovra di Bilancio 2023
Tra le agevolazioni statali volute dal governo Meloni per aiutare le famiglie italiane ad affrontare il caro bolletta, c’è il potenziamento dei bonus luce e gas nel primo trimestre 2023 (1° gennaio – 31 marzo 2023). Tali bonus sono speciali sconti che sostengono i nuclei familiari in condizioni di disagio economico e fisico (quanti necessitano di apparecchiature elettromedicali salvavita) nel pagamento delle spese di elettricità e metano.
Con il via libera definitivo alla legge di Bilancio lo scorso 29 dicembre (legge n. 197/2022), è stata allargata la platea dei beneficiari di tale sostegno: potranno infatti accedere ai bonus le famiglie con ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 15mila euro annui (con un balzo all’insù, dunque, dalla precedente soglia di 12mila euro annui, stabilita dal decreto Aiuti bis firmato dall’ex premier Mario Draghi).
Secondo ARERA, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, l’innalzamento del tetto ISEE aumenterebbe di circa 500-600mila unità la platea degli aventi diritto allo sconto in bolletta.
Confermato in manovra anche il rafforzamento del bonus ordinario: all’assegno ordinario continuerà ad essere affiancato, sempre nel trimestre gennaio-marzo 2023, un bonus integrativo il cui importo sarà definito da ARERA sulla base dei fondi disponibili.
Sempre nell’ottica di alleggerire le bollette per le famiglie saranno azzerati anche gli oneri di sistema su luce e gas, misura già prevista nel 2022 e che è stata estesa anche al primo trimestre 2023. Confermata anche la riduzione dell’Iva al 5% per il gas.
Infine, è stato prorogato al 30 giugno 2023 lo stop alle modifiche unilaterali imposto dall’ex governo Draghi con il decreto Aiuti bis. Grazie alla norma, i brand dell’energia non potranno esercitare la clausola contrattuale che consente loro di cambiare in modo unilaterale le condizioni di prezzo di luce e gas, passando ad esempio da un prezzo bloccato a uno indicizzato oppure applicando costi aggiuntivi di vario tipo al prezzo stesso.
Con il decreto Aiuti quater, fine Tutela gas posticipata al 2024
Nel pacchetto di misure ribattezzato “decreto Aiuti quater” (e che si innesta nel solco dei decreti Aiuti varati dall’ex premier Mario Draghi) è contenuta la proroga di un anno della scadenza della Maggior Tutela gas: quest’ultima, infatti, resterà in vigore fino al 10 gennaio 2024, data in cui scatterà anche la completa liberalizzazione del mercato elettrico.
Quale effetto avrà questo slittamento sulle forniture gas dei clienti domestici nel 2023? Anche quest’anno ARERA (l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente) continuerà ad aggiornare il prezzo del gas in regime di Maggior Tutela e lo farà su base mensile, come previsto dal nuovo meccanismo di calcolo del prezzo del gas entrato in vigore il 1° ottobre 2022.
Dal canto loro, i 7,3 milioni di clienti domestici ancora nel Mercato Tutelato avranno più tempo per scegliere a quale compagnia energetica del Mercato Libero affidarsi. A questo proposito è bene ricordare che tale passaggio potrà avvenire in qualsiasi momento, in modo gratuito, senza interruzione della fornitura e senza la necessità di cambiare contatore.
Perché il Mercato Libero aiuta ad alleggerire le bollette nel 2023
La proroga di un ulteriore anno della Maggior Tutela gas non è però vincolante per i clienti domestici. Essi possono, al contrario, considerare già da subito il passaggio al Mercato Libero, che resta una leva su cui agire per ridurre le spese di luce e gas in fattura.
Per coloro che si stiano chiedendo perché il Mercato Libero sia più vantaggioso della Maggior Tutela, ecco la risposta: nel Mercato Libero il prezzo della materia prima è stabilito dal fornitore e per il cliente c’è la possibilità di valutare la tariffa più conveniente sulla base del proprio fabbisogno energetico.
Nel regime di Maggior Tutela, invece, è ARERA a stabilire tutte le condizioni di fornitura, compreso il prezzo della componente energia e del gas: il cliente, quindi, non ha alcun controllo sulle condizioni tariffarie della fornitura nel Mercato Tutelato.
Per individuare le soluzioni luce e gas casa più vantaggiose è possibile affidarsi al confronto online, tramite il comparatore di SOStariffe.it. La comparazione è semplice e intuitiva. Basta indicare una stima del proprio consumo annuo di gas (il dato è consultabile nell’ultima bolletta inviata dall’attuale fornitore oppure stimabile con i filtri del comparatore) per individuare le tariffe migliori da attivare per il proprio profilo di consumo.
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