POS obbligatorio: i limiti per i pagamenti con carte di Gennaio 2023

Marcia indietro del Governo sul POS obbligatorio sotto i 60 euro. Prima ipotizzato, questo limite è stato depennato dalla legge di Bilancio. Alzato invece a 5.000 euro l’uso del contante nel nuovo anno: le novità della manovra finanziaria su SOStariffe.it, con una panoramica delle migliori offerte dei conti correnti di Gennaio 2023.

In 30 secondi

POS obbligatorio: non ci sono limiti da gennaio 2023, con le carte si potrà pagare qualsiasi importo:
  1. Nulla cambia per l'utilizzo del POS con la nuova legge di Bilancio
  2. Non ci sarà la soglia minima dei 60 euro 
  3. Rimangono le multe per chi rifiuta un pagamento con il POS
  4. Alzato a 5.000 euro il tetto per l'uso del contante
  5. Le migliori offerte dei conti correnti 
POS obbligatorio: i limiti per i pagamenti con carte di Gennaio 2023

Nulla di fatto sul POS obbligatorio: non cambiano i limiti e la manovra finanziaria non ha previsto modifiche nel 2023. Anche nei prossimi 12 mesi i consumatori potranno pagare con carte di debito (bancomat), carte di credito e prepagate qualsiasi importo. Esercenti, professionisti e artigiani non potranno rifiutarsi, saranno costretti ad accettare questa modalità di pagamento alternativa al contante. 

Su pressione della Commissione europea, il governo Meloni ha cancellato, dall’ultima versione della legge di Bilancio, l’ipotesi che permetteva di dire “no” ai pagamenti sotto i 60 euro con il POS. Una proposta che aveva fatto tanto discutere nelle scorse settimane. 

Alla fine, l’esecutivo di centrodestra l’ha stralciata, ma spinge perché a gennaio 2023 si apra un tavolo di confronto tra commercianti e professionisti da un lato e le banche dall’altro sulle commissioni da pagare per i pagamenti con il “denaro elettronico”.

Il governo però sta valutando forme di ristoro a commercianti e professionisti per compensare il costo delle commissioni a loro carico per i clienti che pagano con il dispositivo elettronico.

POS: restano le multe anche nel 2023

DOMANDA 1 DOMANDA 2
Gli esercenti e i professionisti che rifiutano un pagamento con il POS possono essere sanzionati? A quanto ammonta la sanzione?
Sì, anche nel 2023 rimangono in vigore le multe per chi rifiuta un pagamento per mezzo del POS È di 30 euro, più il 4% del valore della transazione rifiutata

Dopo il parere espresso dall’Unione europea, il Governo ha cambiato rotta sugli obblighi del POS: ha depennato l’articolo 69 il comma 2 della legge di Bilancio 2023 in base al quale commercianti, artigiani e professionisti da gennaio 2023 avrebbero potuto autorizzare pagamenti con carte di debito, prepagate o di credito solo per importi superiori a 60 euro.

Caduta quest’ipotesi di tetto minimo, anche nel 2023 rimarranno le multe, che saranno elevate a chi non accetterà pagamenti con il POS anche per micro-transazioni di pochi euro. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, le sanzioni saranno:

  • fino a 30 euro per commercianti, artigiani e professionisti;
  • più il 4% del valore della transazione rifiutata.

La maggioranza di centrodestra e il Governo Meloni sono però al lavoro mettere a punto una soluzione che alleggerisca i costi sostenuti da esercenti e professionisti sulle commissioni, almeno per le transazioni fino a 30 euro. A questo scopo è stato istituito un tavolo permanente tra le categorie interessate e le banche per trovare un accordo. 

Ma qualora non arrivi a un’intesa su un livello dei costi equo e trasparente, secondo un emendamento bipartisan alla manovra, scatterà per i prestatori dei servizi di pagamenti e le banche un “contributo straordinario” per contenere l’incidenza dei costi a carico di commercianti e professionisti. Si tratta di una sorta di “ristoro” per l’eliminazione della norma sul POS diretto “a contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti con ricavi e compensi fino a 400mila euro per transazioni tra 0 e 30 euro”.

Una modifica che andrebbe a potenziare ulteriormente quanto già stabilito dalla normativa attuale che prevede che il 30% delle commissioni legate ai pagamenti elettronici nel corso dell’anno sia convertito in credito d’imposta.

Pagamenti in contanti: le novità del 1° gennaio 2023

CHE COSA CAMBIA
1 Alzata la soglia all’uso del contante fino a 5.000 euro
2 Il nuovo limite massimo in vigore dal 1° gennaio 2023

Va inoltre ricordato che, anche nel 2023, per i consumatori non ci sarà nessun obbligo di pagare con il POS. L’uso del contante sarà sempre possibile, così come la possibilità di effettuare pagamenti tracciabili.

Per l’uso del contante, la legge di Bilancio ha introdotto però una novità dal 1° gennaio 2023:

  • per i pagamenti cash, il limite è stato alzato a 4,999,99 euro;
  • in precedenza era di 1.999,99 euro. 

Di conseguenza, oltre la soglia dei 5.000 euro scatta il divieto al trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera effettuato fra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche.

Chi non rispetta questo “tetto” sarà dunque sanzionato. Le multe saranno elevate:

  • tanto a chi esegue il pagamento;
  • quanto a chi riceve il denaro. 

Conti correnti: le migliori offerte di gennaio 2023

Per coloro che invece con il nuovo anno stia valutando di cambiare banca o di aprire un nuovo conto bancario, con il comparatore per conti correnti di SOStariffe.it è possibile avere una panoramica delle migliori offerte disponibili a gennaio 2023. 

Particolarmente convenienti per i risparmiatori sono i conti correnti online, i quali sono spesso a zero spese oppure con canoni molto bassi, abbattendo le spese di gestione e tagliando anche le commissioni sulle principali operazioni, come per esempio il bonifico.

Così come sono solitamente gratuiti i canoni per la carta di debito, con la quale eseguire pagamenti sia in negozi fisici con il POS che online ed effettuare prelievi di contanti agli sportelli ATM. Altrettanto vantaggiosi sono i costi anche per le carte prepagate e le carte di credito, sia in versione fisica che virtuale.

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