L’ipotesi di reintrodurre un tetto al prezzo del gas in Europa torna sotto i riflettori in questo primo scorcio di 2025 in cui i listini gas al TTF di Amsterdam hanno accelerato la loro corsa sfiorando anche i 60 €/MWh (euro al megawattora).
Nel paragrafo che segue cerchiamo di capire perché il “price cap” sia di nuovo alla ribalta, tra indiscrezioni di stampa, prese di distanza da Bruxelles e timori delle associazioni del settore. Prima, però, ricordiamo che una strategia vincente a tua disposizione per metterti al riparo dalle “fiammate” di prezzo del mercato all’ingrosso è quella di sottoscrivere offerte gas a prezzo fisso del Mercato Libero.
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Tetto al prezzo del gas in Europa: le novità a febbraio 2025
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TETTO UE AL PREZZO DEL GAS: COSA SAPERE |
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Secondo il Financial Times, la Commissione UE starebbe valutando la possibilità di introdurre un nuovo tetto al prezzo del gas |
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Da Bruxelles prendono le distanze: idea non presa in considerazione |
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Intanto, un gruppo di associazioni del comparto si scaglia contro l’ipotesi di un tetto al prezzo gas: avrebbe conseguenze negative |
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Il 31/1/2025 è scaduto il tetto al prezzo del gas introdotto dall’UE nel febbraio 2023 per mettere un freno all’escalation dei prezzi durante la crisi energetica |
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Da quando è entrato in vigore sino alla sua scadenza, il tetto al prezzo del gas UE (fissato a 180 €/MWh) non è mai stato applicato |
Secondo alcune indiscrezioni pubblicate dal quotidiano britannico Financial Times mercoledì 12 febbraio 2025, l’applicazione di un limite temporaneo al prezzo del gas sarebbe una tra le misure al vaglio della Commissione europea nel tentativo di tenere sotto controllo i prezzi dei beni energetici nel Vecchio Continente. Questa mossa, secondo il quotidiano FT, sarebbe allo studio in vista della presentazione del pacchetto di misure del “Clean Industrial Deal“, in programma a fine febbraio 2025.
Tuttavia, la risposta di Bruxelles a questa ipotesi è stata una presa di distanza: “Un alto funzionario UE” ha confermato all’agenzia di stampa Reuters che questa opzione non è stata presa in considerazione.
Eppure, ciò che farebbe prendere quota alle indiscrezioni su un possibile tetto temporaneo al prezzo del gas è la lettera congiunta che le industrie europee del gas e del commercio energetico hanno inviato alla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, martedì 11 febbraio 2025. Nella missiva, 11 associazioni del comparto hanno espresso “forti preoccupazioni” in merito ad una eventuale introduzione di un meccanismo di limitazione del prezzo gas. Tale azione “potrebbe avere conseguenze negative di vasta portata per la stabilità dei mercati energetici europei e per la sicurezza degli approvvigionamenti in tutto il continente”, si legge nella nota congiunta.
A questo proposito, va comunque segnalato che la stessa Commissione UE ha appena deciso di non prorogare il tetto al prezzo del gas: questa misura di emergenza, entrata in vigore il 15 febbraio 2023, è scaduta in via definitiva il 31 gennaio 2025 senza mai essere stata applicata in quanto i listini gas non hanno mai superato la soglia stabilita dei 180 €/MWh tra il 2023 e il 2025.
Nonostante il pressing di alcuni Paesi UE (tra cui l’Italia) affinché il tetto al prezzo del gas fosse rinnovato (anche alla luce dell’elevata volatilità dei mercati energetici a inizio 2025), Bruxelles ha deciso di tirare dritto, evitando di prorogare il “price cap” oltre la sua scadenza naturale. Ecco perché la ventilata introduzione di un (nuovo) tetto temporaneo al prezzo del gas sarebbe una mossa inevitabilmente letta come una marcia indietro dell’Unione europea su questo fronte.