Stop al price cap, il tetto al prezzo del gas in Europa. La Commissione UE ha deciso di non prorogare questa misura di emergenza varata durante la crisi energetica del 2022, che non è più attivo dal 1° febbraio 2025.
La mossa di Bruxelles, però, avviene in un avvio d’anno all’insegna dei rincari per il mercato energetico: le quotazioni al TTF di Amsterdam, la principale Borsa europea del gas, sono arrivate a un passo dai 54 euro al megawattora (MWh). Un valore che, per quanto lontano dai picchi del 2022 (340 €/MWh), è ai massimi dall’ottobre 2023. Un trend al rialzo che allarma gli analisti del comparto, così come preoccupa famiglie e imprese alle prese con bollette luce e gas più care.
Nel paragrafo che segue entriamo nel dettaglio della decisione UE sul tetto al prezzo del gas e i suoi effetti in fattura. Prima, però, ricordiamo che, se vuoi metterti al riparo dai rialzi delle spese per le tue utenze domestiche, puoi orientare il radar della convenienza sulle offerte luce e gas a prezzo fisso del Mercato Libero.
Queste tariffe bloccano il costo kWh e il costo metano al metro cubo per almeno 12 mesi: in pratica, la tariffa della materia prima che il fornitore ti propone alla sottoscrizione dell’offerta non subirà variazioni durante tutto il periodo contrattuale, pur nel caso di oscillazioni dei prezzi all’ingrosso. Per trovare offerte luce e gas a prezzo fisso vantaggiose a febbraio 2025, puoi affidarti al comparatore di SOStariffe.it (link qui sotto).
CONFRONTA LE OFFERTE LUCE E GAS »
Questo strumento online e gratuito ti consente ti confrontare le soluzioni proposte dai gestori energetici partner e trovare la più adatta ai consumi della tua famiglia. Se non conosci questa informazioni, la puoi consultare facilmente in una bolletta recente, oppure la puoi stimare impostando i filtri integrati nel comparatore stesso, accessibili cliccando sul widget qui di seguito:
Tetto al prezzo del gas: niente proroga dall’UE, stop da febbraio 2025
Il meccanismo di correzione del mercato del gas (MCM) dell’UE non è più operativo. Il tetto al prezzo del gas in Europa, entrato in vigore il 15 febbraio 2023, ha terminato la sua efficacia il 31 gennaio 2025, giorno della sua scadenza naturale.
La Commissione europea ha deciso di non estenderne la validità, dal momento che il tetto al prezzo del gas “è stato proposto in un contesto specifico e per un periodo di tempo limitato”, come ha chiarito la portavoce dell’esecutivo UE per l’energia, Anna-Kaisa Itkonen.
A questo proposito, va ricordato che il tetto al prezzo del gas UE (fissato a 180 euro al megawattora) è stato introdotto all’apice della crisi energetica del 2022, quando il gas era arrivato a costare anche 340 euro al megawattora. L’obiettivo di questa misura di emergenza (peraltro mai applicata perché i listini gas non hanno da allora superato i 180 €/MWh) era evitare le “fiammate” dei prezzi dei beni energetici all’ingrosso, proteggendo così i cittadini UE dai rincari in bolletta.
Nelle settimane precedenti alla scadenza del meccanismo di correzione del mercato del gas, l’Italia è stata tra i Paesi UE a caldeggiare un ulteriore rinnovo di questa misura, dopo la proroga del 2024. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, aveva chiesto all’Europa di mantenere il cosiddetto “price cap” non più a 180 euro al megawattora come il precedente, ma a 50-60 euro al megawattora così da “porre un freno a operazioni puramente finanziarie che non c’entrano nulla con la materia prima ma pesano sulle famiglie e sulle imprese“, aveva detto durante un’intervista a Radio Radicale.
Tetto al prezzo del gas non più in vigore: l’effetto sulle bollette a febbraio 2025
|
MESE DI RIFERIMENTO |
VALORE DELL’INDICE PSV |
VALORE DELL’INDICE PUN |
|
Giugno 2024 |
0,386 €/Smc |
0,103 €/kWh |
|
Luglio 2024 |
0,378 €/Smc |
0,112 €/kWh |
|
Agosto 2024 |
0,433 €/Smc |
0,128 €/kWh |
|
Settembre 2024 |
0,415 €/Smc |
0,117 €/kWh |
|
Ottobre 2024 |
0,436 €/Smc |
0,116 €/kWh |
|
Novembre 2024 |
0,482 €/Smc |
0,130 €/kWh |
|
Dicembre 2024 |
0,509 €/Smc |
0,143 €/kWh |
|
Gennaio 2025 |
0,528 €/Smc (valore non ancora consolidato) |
0,148 €/kWh (valore non ancora consolidato) |
La mossa di Bruxelles di non prorogare la validità del tetto al prezzo del gas conferma, dunque, che il peggio della crisi energetica UE è ormai alle spalle e che, per la Commissione europea, tale misura d’emergenza non ha più ragione di esistere.
Tuttavia, in questo inverno 2024/2025 i prezzi di gas naturale ed energia elettrica all’ingrosso hanno ripreso ad accelerare, per quanto ben lontani dai picchi del 2022. A incidere sul rialzo dei prezzi ci sono:
- le temperature invernali più rigide degli anni precedenti;
- lo stop al transito del gas russo via Ucraina dal 1° gennaio 2025;
- la riduzione dei flussi di gas provenienti da Algeria e Azerbaijan;
- l’offerta stagnante di GNL (il gas naturale liquefatto).
Questi fattori, di cui ha parlato anche il ministro Pichetto Fratin in un’informativa alla Camera, hanno accelerato il ritmo di prelievo degli stoccaggi di gas in Europa, portando i prezzi dei beni energetici all’ingrosso a salire.
Lunedì 3 febbraio 2025, le quotazioni gas al TTF di Amsterdam hanno sfiorato i 54 euro al megawattora, un valore ai massimi da 15 mesi. L’andamento della Borsa europea del gas influisce direttamente anche sul PSV italiano, in aumento negli ultimi mesi, come si evince dalla tabella qui sopra. Stesso trend anche per l’energia elettrica, il cui prezzo è legato all’andamento dei listini metano.