L’agrifotovoltaico è in pericolo? L’Italia frena sugli impianti nei terreni agricoli

di

Agrifotovoltaico al centro del dibattito politico dopo lo stop al fotovoltaico a terra contenuto nel decreto legge Agricoltura, varato dal Consiglio dei ministri. Sì ai pannelli fotovoltaici sulle aree agricole, ma solo se sollevati, così da consentirne la coltivazione. La filiera delle rinnovabili teme pesanti ricadute sul comparto e una battuta d'arresto nella transizione energetica. Le novità e come trovare un preventivo fotovoltaico vantaggioso a maggio 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Le novità sul fotovoltaico in aree agricole a maggio 2024:
  1. Stop all'installazione dei moduli fotovoltaici a terra su campi coltivabili
  2. Gli impianti fotovoltaici in aree agricole ammessi solo se sollevati da terra
  3. La filiera delle rinnovabili teme pesanti ricadute per il futuro dell'agrifotovoltaico
  4. Come trovare un preventivo fotovoltaico conveniente con il comparatore di SOStariffe.it
L’agrifotovoltaico è in pericolo? L’Italia frena sugli impianti nei terreni agricoli

Fa discutere il divieto al fotovoltaico a terra sui terreni agricoli contenuto nel decreto legge di aiuti all’agricoltura. Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 6 maggio 2024 e ora dovrà passare all’esame di Camera e Senato. Mentre gli agricoltori plaudono alla mossa del Governo, la filiera delle rinnovabili ha paura che questa decisione possa avere pesanti ricadute sull’agrifotovoltaico in Italia, oltre che mettere a rischio i target di decarbonizzazione nel nostro Paese.

Prima di analizzare nel dettaglio cosa comporti l’altolà e quali pannelli solari siano, invece, autorizzati alla messa in posa sui terreni agricoli, ricordiamo che puoi anche tu giocare un ruolo da protagonista nella transizione green tricolore dotando la tua casa di un impianto fotovoltaico chiavi in mano.

Se sei a caccia di un preventivo fotovoltaico con un buon rapporto qualità/prezzo a maggio 2024, puoi affidarti, nella fase di ricerca, al comparatore di SOStariffe.it per pannelli fotovoltaici, accessibile cliccando direttamente sul link qui sotto:

CONFRONTA I PREVENTIVI FOTOVOLTAICO »

Il tool di SOStariffe.it, che è gratuito, ti permette di confrontare i preventivi proposti dai partner a maggio 2024 e di ottenere una classifica delle stime di spesa più in linea con le tue esigenze. Usare il comparatore di SOStariffe.it è semplice e intuitivo: basta inserire una serie di informazioni (senza alcun impegno) sul luogo in cui intendi installare il dispositivo, la tipologia del prodotto stesso e il fabbisogno energetico della tua famiglia, per vederti restituito l’elenco dei preventivi più adatti a te.

Agrifotovoltaico: le novità per i pannelli solari a maggio 2024

FOTOVOLTAICO SU AREE AGRICOLE: COSA SAPERE
1 Il decreto legge Agricoltura autorizza l’installazione degli impianti fotovoltaici sui terreni coltivabili, ma solo se sollevati da terra
2 Altolà ai moduli fotovoltaici a terra in aree agricole
3 Sono esenti dal divieto solo i progetti per i quali l’iter autorizzativo è in corso e quelli legati alle Comunità energetiche rinnovabili
4 Permessa anche l’installazione a terra su terreni degradati, o in cave, miniere e impianti industriali

Una delle questioni più spinose legate al decreto legge Agricoltura approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 6 maggio riguarda l’agrifotovoltaico, ovvero la produzione di energia elettrica tramite pannelli solari sui terreni coltivabili. Le nuove norme, che sono il risultato di una mediazione tra i dicasteri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, autorizzano l’installazione degli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, ma solo se questi sono sollevati da terra, così da consentire l’attività agricola al di sotto degli stessi.

Dal governo arriva, dunque, un altolà agli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra sui terreni classificati ad uso agricolo dai piani urbanistici. Sono però “salvi” i progetti il cui iter autorizzativo è già in corso, così da non vanificare gli investimenti già avviati, e quelli legati alle Comunità energetiche rinnovabili (CER), finanziati dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Esenti dal divieto anche i terreni degradati, come quelli vicini a ferrovie, autostrade ed aeroporti, oppure in cave, miniere e impianti industriali.

Dopo quattro anni poniamo fine alla installazione selvaggia di fotovoltaico a terra, ovviamente con grande pragmatismo”, ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, secondo cui il decreto “dice sì all’agrisolare, ai pannelli che permettono di coltivare al di sotto. Gli agricoltori potranno continuare a produrre energia”.

L’agrivoltaico che permette la coltivazione rimane totalmente” ha precisato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, chiarendo che il decreto concede di installare i pannelli in terreni agricoli “compromessi, come quelli a 300 metri dalle autostrade o fra autostrade e ferrovie”.

Ma la filiera delle rinnovabili insorge contro il divieto al fotovoltaico a terra sui terreni agricoli. Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, l’associazione delle imprese del fotovoltaico, sostiene che, con il decreto legge agricoltura “si impedisce l’agrivoltaico a terra, se non con strutture elevate e molto costose che necessitano di incentivi. Senza contare l’impatto paesaggistico di questa tipologia di impianti, che creerà problemi in fase autorizzativa”.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.