Fotovoltaico in Italia: nonostante la crescita record del 2022 gli obiettivi UE sono lontani

Nel 2022 il fotovoltaico in Italia è cresciuto a ritmi superiori rispetto al passato, ma la strada da percorrere per raggiungere i target Ue al 2030 è ancora in salita. La situazione a giugno 2023 e un focus su come trovare le offerte luce green del Mercato Libero.

In 30 secondi

È corsa al fotovoltaico in Italia nel 2022, ma non basta per raggiungere i target Ue al 2030:
  1. Il GSE ha pubblicato il rapporto 2022 sul fotovoltaico solare: le cifre di una crescita record
  2. La strada verso gli obiettivi Ue al 2030 è però ancora lunga: ecco perché
  3. Le offerte luce green che sposano efficienza energetica e risparmio: come trovarle con il comparatore di SOStariffe.it a giugno 2023
Fotovoltaico in Italia: nonostante la crescita record del 2022 gli obiettivi UE sono lontani

L’ultimo rapporto statistico sul solare fotovoltaico in Italia, redatto dal GSE (Gestore Servizi Energetici) certifica, nelle sue 62 pagine, che il 2022 è stato un anno record per questa fonte di energia pulita.

I ritmi di crescita registrati nel 2022, superiori agli anni precedenti, riguardano tutte le classi di potenza degli impianti, e tutte le regioni”, si legge nella nota di sintesi che accompagna il report, online sul sito del GSE dal 4 maggio 2023.

Tuttavia, nonostante l’aumento degli impianti fotovoltaici installati nel 2022 in Italia (+20,6% rispetto a fine 2021) e della potenza da essi generata (+10,9%), il cammino del nostro Paese verso il raggiungimento dei target europei “Fit for 55”, ovvero la riduzione, entro il 2030, delle emissioni di gas serra del 55% (rispetto ai livelli del 1990), sembra ancora lungo e irto di ostacoli.

Report GSE: il 2022 del solare fotovoltaico in cifre

REPORT SOLARE FOTOVOLTAICO 2022: LE VOCI REPORT SOLARE FOTOVOLTAICO 2022: LE CIFRE
Nuovi impianti fotovoltaici installati nel 2022 210.000
Impianti fotovoltaici in esercizio a fine 2022 1.225.000 (+20,6% rispetto alla fine del 2021)
Nuova potenza installata nel 2022 Poco inferiore a 2,5 GW
Potenza complessiva nel 2022 25 GW (+10,9% rispetto al 2021)
Regioni con la maggior capacità fotovoltaica Lombardia e Puglia

Secondo i dati contenuti nell’indagine annuale del GSE, al 31 dicembre 2022 risultano in esercizio in Italia oltre 1.225.000 impianti fotovoltaici (+20,6% rispetto alla fine del 2021), per una potenza complessiva di 25 GW (+10,9%), mentre la produzione annuale, pari a 28 TWh, è aumentata del +12,3% rispetto al 2021.

Un’impennata che riguarda tutte le classi di potenza degli impianti, tutte le regioni e le principali città del Paese. Proprio restringendo il focus sulla classe dimensionale degli impianti, il rapporto 2022 sul solare fotovoltaico del Gestore dei Servizi Energetici rileva che “il 98% degli oltre 210.000 impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel corso dell’anno ha potenza non superiore a 20 kW; il restante 2% (poco meno di 5.000 impianti) concentra però il 49% della nuova potenza installata (20% nella sola classe dimensionale superiore a 1 MW)”.

In generale, poi, “gli impianti di potenza inferiore o uguale a 20 kW costituiscono il 93% del totale in termini di numerosità e il 26% in termini di potenza; la taglia media degli impianti è poco superiore a 20 kW”.

Altri dati GSE sul fotovoltaico solare rivelano che:

  • nel 2022 sono stati installati in Italia circa 210.000 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva poco inferiore a 2,5 GW;
  • il 34% della capacità in esercizio a fine 2022 è associata a impianti collocati a terra (8,4 GW);
  • la regione con maggiore capacità fotovoltaica è la Lombardia, con 3,15 GW (12,6% del totale nazionale), seguita dalla Puglia (3,06 GW, 12,2% del totale);
  • a fine 2022 la potenza complessivamente installata in Italia si concentra per il 45% nelle regioni settentrionali, per il 37% in quelle meridionali, per il restante il 18% in quelle centrali.

Target Ue, la strada per raggiungerli è ancora in salita

Tra i pilastri del pacchetto “Fit for 55”, il piano integrato dall’Unione Europea per centrare gli obiettivi climatici nel Vecchio Continente entro il 2030, c’è anche l’accelerazione della transizione energetica in Europa: non a caso, una proposta di modifica dell’attuale direttiva sulle energie rinnovabili, che attende ora il via libera definitivo di Europarlamento e Consiglio Ue, fa salire al 42,5% la quota di energia che dovrà essere coperta da fonti rinnovabili in Europa, entro il 2030.

In tal caso, quindi, il contributo obbligatorio delle rinnovabili aumenterebbe non solo rispetto al target attuale del 32% (quota fissata nella versione in vigore della direttiva sulle energie rinnovabili e approvata nel 2018), ma anche a quanto proposto dalla Commissione nel pacchetto clima del 2021 (40%).

Per fare la sua parte, anche l’Italia dovrà garantire un aumento della potenza installata, nel comparto delle rinnovabili, di oltre 70 GW entro il 2030, come recentemente confermato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Un obiettivo ambizioso su cui l’Italia dovrà schiacciare l’acceleratore se si considera, come si legge nel report GSE, che, nel corso del 2022, la nuova potenza complessiva installata nel comparto del fotovoltaico è di poco inferiore a 2,5 GW.

Secondo una recente indagine di Legambiente dal titolo “Scacco matto alle rinnovabili”, la burocrazia sarebbe uno degli ostacoli più rilevanti allo sviluppo delle fonti di energia pulita nel nostro Paese. In questa ricerca, Legambiente ha rilevato che, nel 2022, gli enti locali (Regioni e Comuni) hanno rallentato l’iter dei progetti, autorizzando solo l’1% dei progetti di centrali solari e lo 0% di quelli di centrali eoliche. Indice puntato anche contro le Soprintendenze ai beni culturali accusate di frenare le procedure di approvazione.

Come trovare le offerte luce green del Mercato Libero a Giugno 2023

Se anche nelle famiglie italiane aumenta la consapevolezza per la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica, altrettanta priorità è riservata al risparmio in bolletta.

Chi è alla ricerca di una soluzione strutturale per abbattere le spese di energia elettrica (pur senza rinunciare all’attenzione all’ambiente), può affidarsi alle offerte luce del Mercato Libero, che sono accomunate da un prezzo più basso della materia prima rispetto a quello proposto dalla Maggior Tutela. Ridurre al minimo il costo unitario dell’energia è infatti l’unico modo (insieme alla riduzione dei consumi) per evitare le stangate in bolletta.

Un valido alleato nella scelta delle offerte luce che sposano energia green a prezzi competitivi a giugno 2023 è il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce.

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Si tratta di uno strumento online e gratuito che consente ai titolari di utenze domestiche di mettere a confronto le promozioni dei gestori energetici del Mercato Libero a partire da una stima reale dei propri consumi annui. Si può trovare questa informazione consultando la bolletta dell’attuale fornitore oppure stimarlo tramite il tool del comparatore, accessibile cliccando sul widget qui sotto:

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