L’Italia apre all’ipotesi di un ritorno al gas russo una volta raggiunto un accordo di pace tra Mosca e Kiev. “Se si arriva a un accordo, si riapre il South Stream”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista al quotidiano “La Stampa”.
Una posizione, quella assunta dal ministro in tema energia, che è stata criticata dai partiti d’opposizione, per i quali la potenziale riapertura dei rubinetti dalla Russia significherebbe esporre il nostro Paese al “rischio di un nuovo ricatto energetico”, come chiarito dal presidente di +Europa e Radicali Italiani, Matteo Hallissey.
Prima di accendere i riflettori sulle parole del ministro, ricordiamo che se vuoi difenderti dai rincari dei beni energetici all’ingrosso in questo primo scorcio di 2025 puoi puntare sulle offerte gas a prezzo fisso del Mercato Libero. Questa tipologia di tariffe ti consente di bloccare il costo del gas al metro cubo per almeno 12 mesi: così il prezzo stabilito in fase di sottoscrizione dell’offerta rimane lo stesso per tutta la durata del vincolo contrattuale, pur nel caso di oscillazioni del mercato all’ingrosso.
Per trovare offerte gas a prezzo fisso vantaggiose a febbraio 2025, puoi rivolgerti al comparatore di SOStariffe.it (link qui sotto).
CONFRONTA LE OFFERTE GAS »
Questo strumento gratuito ti permette di confrontare le soluzioni gas messe a disposizione dai gestori energetici partner a febbraio 2025 e a trovare la più adatta al consumo annuo della tua famiglia. Se non conosci questa informazione, la trovi in una bolletta recente, oppure la puoi stimare impostando i filtri integrati nel comparatore stesso, accessibili cliccando sul widget qui di seguito.
Energia e ritorno al gas russo: cosa sapere a febbraio 2025
Intervistato da “La Stampa”, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, non ha escluso la possibilità di una riapertura degli scambi con la Russia per quanto riguarda le forniture di gas naturale.
Infatti, l’esponente di Forza Italia ha chiarito che “se un accordo di pace c’è, a quel punto entra in gioco tutto. Mi rendo conto che è ancora difficile parlarne a guerra in corso. Ma viene naturale pensare che si potrebbero riaprire molti tavoli, dalla ricostruzione dell’Ucraina alla riapertura degli scambi”.
Il titolare del dicastero dell’Ambiente ha, inoltre, evidenziato che “dal punto di vista economico un accordo determinerebbe sicuramente un effetto positivo. Si tenga presente comunque che io ho autorizzato il prelievo dalla Russia fino al 31 dicembre, quindi fino a due mesi fa”.
A questo proposito, infatti, c’è da ribadire che i flussi di gas dalla Russia all’Italia non si sono mai interrotti del tutto durante il conflitto Russia-Ucraina, anche se le importazioni di gas russo tramite l’hub di Tarvisio sono comunque scese in picchiata rispetto al periodo precedente l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Prima del febbraio 2022, del resto, il Cremlino rappresentava il primo fornitore di gas per il nostro Paese, mentre a febbraio 2025, il principale Paese di riferimento dell’Italia per l’approvvigionamento del metano è l’Algeria.
L’andamento del prezzo gas all’ingrosso: le novità a febbraio 2025
|
MESE DI RIFERIMENTO |
VALORE DELL’INDICE PSV |
|
Luglio 2024 |
0,378 €/Smc |
|
Agosto 2024 |
0,433 €/Smc |
|
Settembre 2024 |
0,415 €/Smc |
|
Ottobre 2024 |
0,436 €/Smc |
|
Novembre 2024 |
0,482 €/Smc |
|
Dicembre 2024 |
0,509 €/Smc |
|
Gennaio 2025 |
0,533 €/Smc |
Intanto, le trattative che il presidente americano Donald Trump ha voluto avviare con Mosca per porre fine alla guerra in Ucraina hanno riportato un certo ottimismo sui mercati energetici: le quotazioni gas al TTF di Amsterdam, che a inizio febbraio avevano sfiorato i 60 €/MWh (euro al megawattora), sono ora scese a 43,3 €/MWh, anche se resta la preoccupazione relativa alle scorte gas in Europa. A gennaio 2025, infatti, il livello degli stoccaggi di metano in UE si è abbassato più velocemente rispetto agli anni precedenti, portando oggi le riserve europee a una media di riempimento del 44%.
La parabola discendente dei listini gas al TTF di Amsterdam influenza direttamente anche il PSV (Punto di Scambio Virtuale), il cui andamento (come si evince dalla tabella qui sopra) ha registrato un’impennata negli ultimi mesi, con un effetto domino sul costo della materia prima e, quindi, sulle spese in bolletta.